martedì 5 marzo 2024

Una profonda prova d'amore

Mi chiamo Carlo. Ho sempre cercato la ragazza dei sogni senza riuscirci. Quando mi accorsi degli sguardi interessati di Diana, al pub, credetti di aver vinto alla lotteria, come minimo. Come si fa a non notare un'avvenente bambola tinta di rosso, con un corpo stupendo in splendide calze autoreggenti? Tutta la osservavano con interesse. Mi avvicinai e le diedi a parlare. Bastarono pochi minuti di conversazione per capire che si trattava della persona adatta a me, la donna che avevo sempre immaginato al mio fianco. Quando mi disse di seguirla a casa sua pensai semplicemente che, la Dea Bendata, mi avesse baciato in bocca con tutta la lingua! La limonai, volevo subito concludere con lei. Il seno rifatto non mi spaventò. Mi piacevano le sue tettone e poi tante donne se le cambiano spesso e volentieri. Esaltato, mi spogliai, le mostrai il cazzo. Lei sembrava frenare in parte il mio entusiasmo, chiese se intendessi "rallentare" ma io risposi di no. La sua parziale ritrosia mi lasciò intendere che avesse un altro: disse di no ma che qualcosa, in effetti, c'era. Affermò che lo avrebbe mostrato praticamente. All'improvviso me la ritrovai sopra che strofinava il suo cazzo contro il mio. Non potevo credere che una Musa del genere avesse la sorpresa sotto. Ero spaesato, disorientato. Ma lei spiegò che, se intendevo dimostrare tutto il mio amore, dovevo prenderglielo in bocca! Ero preoccupato ed eccitato al tempo stesso. Assecondai il suo desiderio e imboccai la fava. Non avrei mai lontanamente immaginato di spompinare in vita mia eppure lo feci eccome! Le piaceva, sentivo che il pene si stava indurendo. Ad un tratto lei chiese se fossi stato disposto ad andare fino in fondo: risposi di si. Continuai fino a prendere l'eiaculazione in bocca. Fui felice di non averla delusa. Ma Diana pretese che il nostro rapporto venisse fuori allo scoperto, non intendeva alimentare falsità. In realtà, all'inizio, raccontai ai miei amici di aver scopato una ragazza magnifica per tutta la notte destando quasi la loro invidia. Ma Diana mi riportò bruscamente alla realtà. Per assicurarsi che non mentivo, mi invitò a succhiarle il cazzo davanti ai miei amici. Fu davvero umiliante. Scoppiarono tutti a ridere dandomi del ricchione e aggiunsero: "Ah era questa la figa che ti sei scopato tutta la notte!". Ma almeno, dopo quella volta, non ci fu più nulla da nascondere. I veri amici sono rimasti, gli altri, quelli andati via, evidentemente non lo erano.          

sorpresa



















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