mercoledì 23 dicembre 2020

Il mio ragazzo preferisce il trans

Mi chiamo Serena. Ambra è la mia migliore amica. La conosco da tempo e sò che con gli uomini ha chiuso da parecchio. E' tendenzialmente diventata lesbica anche se io non avevo mai ceduto alle sue avances. Ma un giorno capitolai e vi spiego perchè. Stavo con un bel tipo palestrato ma, ad un certo punto, mi resi conto che non mi desiderava granchè. Dapprima mi scopava con sufficienza, poi iniziò a non farlo proprio più. Mi ponevo mille dubbi, dopotutto non sono certo una tipa da buttare. Ero sicura che avesse un'altra ma scoprì che non si trattava propriamente di una donna. Lo sorpresi in piscina con un trans e scattai anche delle foto. Sembravano molto affiatati: il trans lo spompinava, lui lo scopava allo sfinimento riempendolo di sborra. Un'inondata copiosa sul culo da brividi. Con me non era mai venuto in quel modo. Mi resi conto che tra i due c'era una forte passione. Palesemente cornuta e notevolmente delusa cercai il conforto di Ambra. Mi confidai con lei mostrandole quelle foto. Ambra disse che non avevo speranze, che non potevo competere con un trans così focoso. Ma le faceva anche comodo dire così per trascinarmi verso l'altra sponda per me del tutto ignota fino a quel momento. Disse che avrei dovuto provare anche io qualcosa di diverso, che mi avrebbe consolato lei. Ambra, la mia migliore amica, una lesbicona incallita che non vedeva l'ora di mettermi le mani addosso. Pensate che l'abbia respinta, che le abbia detto di no? In realtà ci sono stata, mi sono goduta le sue attenzioni e probabilmente sono diventata lesbica anche io. Ma una cosa è certa, la cura ha funzionato dal momento che adesso soffro molto meno. Il mio ragazzo và a trans e io vado a fica...

transex

Provino porno per coppia

Mi chiamo Ronnie. Agata, la mia ragazza, è davvero una bella tipa. Ero geloso di lei e lo diventai ancor di più quando decise di tentare la strada del porno. Pensavo fosse solo la smania passeggera di un momento ma Agata era proprio decisa a fare l'attrice hard al punto che ottenne realmente un provino. Divorato dalla gelosia l'accompagnai per capire in che ambiente avrebbe lavorato. Fu così che conobbi Albert, un attore porno navigato. Agata interagì con lui davanti a me. Albert le leccò la fica poi lei lo spompinò. In quel contesto eccitante mi lasciai sfuggire che volevo provare anche io quella carriera. Albert non mi negò la chance ma disse che sarei stato anche con lui. Non avevo mai fatto certe cose con un uomo ma l'adrenalina abbassò tutti i freni inibitori e mi lasciai andare. Gli leccai la punta del cazzo insieme a lei. Poi lei e lui mi sbocchinarono sia insieme che a turno. Scopai Agata mentre lei succhiava Albert. Ma quest'ultimo decise che me lo avrebbe messo nel culo e così fu. Lo presi a candela mentre Agata mi spompinava. E quel porco di Albert alla fine godette e mi schizzò tutto in bocca e sul petto davanti ad Agata. Siamo stati ingaggiati entrambi ma adesso mi sento davvero un pò frocetto. Agata minimizza e dice: "Che importa, quel che conta è che hai preso anche tu il lavoro..." e io le rispondo:"Già ma l'ho anche preso ampiamente nel culo!".   

sexy trio

La zia ringiovanita

Mi chiamo Ally. Era un bel pò di tempo che non andavo a trovare zia Renata. Fu felice di vedermi. Dai suoi discorsi mi resi conto che si sentiva sola e che avvertiva più che mai l'impietoso scorrere del tempo. Rimpiangeva la sua vita passata. Percepivo la sua voglia frenetica di far sesso da come mi toccava. Incominciai a sudare e sentì il bisogno di fare una doccia. Ero ormai nuda sotto l'acqua quando vidi la zia spogliarsi proponendomi di farla insieme! Usò una banale scusa, disse che lo faceva per risparmiare acqua. Una volta lì sotto le sue mani focose accarezzarono il mio corpo, mi palpava le tette e frugava la fregna. Disse che la facevo sentire giovane e a quel punto persi ogni freno inibitorio. Poco dopo ci ritrovammo sul letto. Spalancai le cosce e lei mi slinguazzò a dovere la fregna regalandomi sensazioni di sublime piacere. Poi la ricambiai leccandole i capezzoli, la fica e perfino i buco del culo. Più che infoiata fui condotta dalla zia in una 'forbice' infuocata dove le passere si frugarono senza esitazioni fino al raggiungimento del reciproco orgasmo.  

zia e nipote

martedì 22 dicembre 2020

Coppia dal dottore

Mi chiamo Jasmine. Ho un fisico niente male, gambe e culo tonici che farebbero drizzare l'uccello a parecchi maschi. Ma James, il mio ragazzo, è un caso a parte. Mi ero accorta già da un pò che la fica non lo entusiasmava granchè ma lui continuava a negare il suo interesse latente per la minchia. Un giorno riuscì a convincerlo ad andare dal dottore per fare chiarezza. Ero convinta che il problema lo avesse James ma il medico volle fare una verifica completa su entrambi. Il sig. Robert, per definire la situazione, effettuò una prova pratica. Dapprima fui io a sbocchinarlo e poi toccò a James. Di me fu contentissima e gli fu chiaro che il problema lo avesse il mio partner. James faceva finta di non desiderare a sufficienza quel cazzo, aveva paura di venire allo scoperto. Poi finalmente si decise a prenderlo in bocca. Ero pronta a questa eventualità e così, mentre lui ciucciava l'uccello del dottore, mi preparai a sfondargli il culo con lo strap-on. L'importante è tirar fuori la verità che poi una soluzione si trova sempre...

culo sodo


Pompino estenuante

Mi chiamo Erica. Conosco Simona da anni. L'anno scorso ci fidanzammo con due tipi, io con Antonio e lei con Marco. Mi bastò poco per scoprire che Antonio era tendenzialmente una checca. Me ne accorsi beccandolo a guardare uomini nudi su internet. Quando lo raccontai a Simona lei mi disse che anche il suo ragazzo non sembrava troppo voglioso di far sesso con lei. E così pensammo bene di organizzare un bel giochino. Li spogliammo nudi piazzandoli uno vicino all'altro. Antonio fu subito attratto dal cazzo dell'altro e cominciò a propinargli un favoloso bocchino. Io e Simona ci godevamo lo spettacolo che si rivelò piuttosto lungo dato che Marco non veniva ancora. Antonio era ormai esausto e con la mascella dolorante ma io e lei insistemmo affinchè continuasse. E finalmente, dopo circa 40 minuti di estenuante pompa, Marco spruzzò abbondantemente in bocca ad Antonio. La prossima volta mi sà che il mio tipo lo prenderà anche nel culo...   

pompino


lunedì 21 dicembre 2020

Mia sorella maggiore

Mi chiamo Diana. Mia sorella maggiore Alessandra è stata sempre un pò stronza, vanitosa e piena di sè. E' oggettivamente molto bella ed è sempre stata circondata da uomini e ragazzi. Ma l'utimo, di cui lei era piuttosto invaghita, l'aveva lasciata da un giorno all'altro. Temevo che in seguito a tale delusione Alessandra sarebbe diventata ancora più antipatica. Tutto lasciava presagire ciò. Una mattina i miei non c'erano e rimasi a casa da sola con lei. Dopo colazione la tazza mi sfuggì di mano, cadde sul pavimento e si frantumò in mille pezzi. Alessandra non perse occasione per rinfacciarmi che sono una buona a nulla. Ma poi ribadì che era tornata single e che aveva una gran voglia di fare sesso. Inaspettatamente mi ritrovai addosso le sue mani e poi la lingua. Quell'approccio lesbo incestuoso iniziò a diventare molto piacevole. Alessandra sembrava molto a proprio agio il che mi fece pensare che lo aveva già fatto con qualche sua amica. Usava lingua e dita abilmente e mi condusse a una favolosa strofinata tra passere. Ci presi gusto finchè esplodemmo entrambe dopo un bollente 69.  

lesbo incesto

venerdì 18 dicembre 2020

Triangolo lesbo al centro massaggi

Mi chiamo Amalia. Sono molto amica della proprietaria di un centro benessere. Spesso andavo lì a farmi massaggiare. A volte c'era una bionda, altre una moretta. Le ho sempre trovate un pò strane entrambe e persuasive nello sguardo ma non ci detti mai tanto peso. Finchè un giorno, trovandomi in anticipo rispetto all'orario della seduta, le beccai nude che facevano sesso tra ragazze. Sconvolta e, lo ammetto, decisamente bigotta dissi loro che non erano professionali e che avrei raccontato tutto alla direttrice. Mi fecero notare che in tal modo avrebbero perso il posto di lavoro e così proposero di massaggiarmi entrambe, che avrebbero effettuato una seduta più esauriente sempre allo stesso prezzo. E così accettai. Ma ben presto le loro mani brandirono entrambe il mio culo e poi la mora si mise a leccarmela mentre la bionda, dietro di me, mi parlava in modo sensuale e leggermente da troia. E poi fu proprio la bionda a leccarmela mentre la mora mi baciava. Ormai ero coinvolta in un bollente triangolo saffico. Leccai la fica della mora mentre loro due si baciavano. Poi io e la mora leccammo insieme la bionda, io la fica e lei il culo. In un intreccio finale la lingua della bionda mi portò dolcemente all'orgasmo.

figa

La compagna di mio padre

Mi chiamo Annamaria. Persi mia madre da piccola e mio padre, anni dopo, si cercò una nuova compagna. All'inizio fui un pò restia nei confronti di Rona, donna di origine rumena. Ma poi la trovai simpatica. Lei si portava giovane di corpo ma anche e soprattutto di testa. Quando qualche volta andavamo in giro ci scambiavano addirittura per sorelle. Non nascondo di aver sempre avuto, sotto sotto, fantasie sulle donne. Mio padre stava molte ore a lavoro e mi trovavo spesso da sola a casa con Rona. Ogni giorno che passava parlavamo sempre di più finchè una volta lei venne nella mia camera da letto e, tra un discorso e l'altro, finimmo dolcemente a far sesso. Baci, leccate di capezzoli, leccate di fica che ci condussero piacevolmente all'orgasmo. 


La prestigiatrice

Mi chiamo Diana. Conobbi Dora attraverso una comune amica. Mi disse di fare la prestigiatrice. Trovai strano che insisteva parecchio per darmi una dimostrazione pratica a casa mia. Alla fine la invitai. Sembrava bravina ma qualcosa in lei non mi convinceva del tutto. Inoltre la bacchetta che aveva con sè somigliava decisamente più ad un dildo. Mi baciò e mi leccò i capezzoli con disinvoltura. Mi sembrò strano dato che non avevo mai provato certe cose con una donna. Con decisione mi allargò le gambe ed iniziò a leccare amorevolmente la figa. A quel punto cominciai davvero ad eccitarmi e scoprì le sue tettone. Le leccai prima i capezzoli, poi la fica portandola all'orgasmo. Dopo però fui io a raggiungerlo dal momento che mi fece mettere a pecorina e intanto 'inzuppava' la dildo bacchetta nella fregna ormai bagnata. Si mise sù di me a cavalcioni e le leccai ancora la figa portandola al secondo orgasmo. Poi concludemmo in bellezza con una focosa forbice durante la quale venimmo entrambe.


martedì 15 dicembre 2020

Invaghita della massaggiatrice

Mi chiamo Oriana. Conobbi Elena in palestra. Lei è istruttrice di fitness e anche massaggiatrice. E' una bionda pazzesca, tutti gli uomini le sbavano dietro. Io non sono male ma niente di che al suo confronto. L'ho sempre ammirata e pian piano sono diventata sua amica. Quando disse che potevo andare a casa sua per allenarci insieme mi sentì lusingata. Durante l'allenamento avvertì però una fitta e così lei decisi di farmi rilassare con un massaggio. Usava le mani divinamente ma restai sorpresa quando le sue dita si spinsero oltre fino a sgrillettarmi la passera! Ero affascinata da lei, lo ammetto, ma non pensavo che ci avrei lesbicato. A quanto pare per lei era normale tutto ciò, per me invece si trattava della prima volta. Mi leccò splendidamente la figa ed io, estasiata, ricambiai con dedizione al punto da procurarle ben due orgasmi. Poi fu lei a portarmi al culmine del piacere affondando nuovamente la lingua nella mia patata. E, alla fine, raggiunse il terzo amplesso strofinandosi voluttuosamente sul mio corpo. Non avevo mai provato nulla di simile e sono pazza di lei anche se resto con i piedi per terra dal momento che la bella Elena è supercorteggiata.

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giovedì 10 dicembre 2020

Mio fratello con l'operaio

Mi chiamo Flavia. Rimasi da sola a casa con mio fratello Francesco mentre un operaio tinteggiava casa. Questo ragazzo, coetaneo di mio fratello, si chiamava Alberto. Non sapevo che Francesco fosse gay. Quando mi allontanai per alcuni minuti e poi ritornai, trovai l'operaio sulla scala col cazzo di fuori e mio fratello che glielo smanettava. Fu così che mi resi conto che Francesco è gay. L'altro non lo sembrava tanto dato che in precedenza mi aveva guardato più volte le gambe. Finsi di lasciarli soli e mi misi a spiarli per vedere come andava a finire. L'operaio dapprima sbocchinò mio fratello e lo inculò. Poi però fu Alberto a prenderlo nel culo e, alla fine, fecero tutti e due una bella sborrata. Però... Che forza mio fratello! E' riuscito a sedurre un etero!

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La mia amata nemica

Mi chiamo Ada. Lavoro in un'azienda dove ci sono tutti uomini tranne la mia collega Raffaella. Il capo, il dr. Paolo Onofri, è stato per anni un donnaiolo. Single, sposate, puttane, nere, asiatiche se le ripassava tutte in virtù del potere dei soldi e di un discreto cazzo. Di questo 'giro' abbiam fatto parte anche io e Raffaella che l'abbiamo data per mantenere il posto di lavoro, non certo perchè Onofri è un bell'uomo. Con gli altri impiegati io e lei scopavamo poi per piacere. Tra me e Raffaella non è mai corso buon sangue. C'è stata sempre rivalità essendo entrambe belle donne. Ognuna voleva dimostrare di essere migliore dell'altra. A un certo punto però l'andazzo cambiò. Onofri, ormai stufo della figa, diventò gay e pretese di essere spompinato dal suo vice mentre guardava gli altri maschi accoppiarsi. Insomma una sorta di harem gay per soddisfare le sue nuove voglie. Quando tutto ciò iniziò mi ritrovai l'unica donna presente in azienda dato che Raffaella era in ferie. Osservai per una settimana quei porci che scopavano e nessuno di loro mi avrebbe dato il cazzo perchè in quel torbido gioco voluto dal capo non erano previste donne. La fregna mi bolliva, mi sentivo di impazzire. Quando Raffaella rientrò non mi sembrò vero di andarla a trovare. Non ci sopportavamo ma adesso lei rappresentava carne calda per soddisfare il mio piacere. La misi al corrente della situazione e non ci volle molto a convincerla a lesbicare: baci, leccate di capezzoli, leccate di fica che accesero anche lei. Fui pronta per 'incrociare' la mia passera con la sua in una sorta di trombata tra donne. L'orgasmo giunse profondo per entrambe dopo quella voluttuosa strofinata tra passere e facemmo il bis a 69. Meno male che è tornata, non l'ho mai adorata così tanto.

capo



mercoledì 9 dicembre 2020

La calda amica di mia figlia

Mi chiamo Dolores. Premetto che sono sempre stata eterosessuale. Non concepivo i rapporti fisici tra persone di sesso uguale. Ma Nadine, l'amica di mia figlia Ambra, mi fece ricredere del tutto. In realtà Nadine mi aveva sempre guardata con interesse ma forse io non ci facevo troppo caso. L'occasione con lei capitò dopo la mia separazione. Le continue infedeltà coniugali di mio marito, che si sbatteva donne molto più giovani di me, portarono inevitabilmente alla rottura del matrimonio. La bella Nadine si pesentò una sera a casa all'improvviso. Ero sola dato che mia figlia stava fuori col ragazzo. Le offrì un drink e lei gradì. Non sembrava volersi intrattenere poco. Disse che mi avrebbe consolato dalla separazione. Man mano che ci stavo a contatto mi resi sempre più conto che lei era interessata a me. Al principio mi sembrò impossibile dato che una così potrebbe avere un sacco di uomini facilmente. Ma quando ricevetti la sua lingua audace in bocca ebbi la certezza che fosse una grandissima lesbicona. Complice l'alcol, ebbe gioco facile a stendermi sul divano e a baciarmi leccandomi anche il viso. Quando iniziò a leccarmi le tette caddi definitivamente in suo potere e con ciò tutti i miei tabù. Mi leccavo le labbra dall'eccitazione. Poco dopo Nadine usò la lingua nella fessura figale portandomi al settimo Cielo. Provai un orgasmo profondissimo. Proprio in quel momento sopraggiunse inaspettatamente mia figlia e mi sorprese a gambe aperte mentre Nadine assaporava ancora i miei umori. L'imbarazzo fu a dir poco enorme. Ma Nadine non temeva nulla, anzi, si rivolse ad Ambra in modo sfacciato dicendole: "Vedi, tua mamma ha già provato il piacere dell'alltra sponda, perchè non ti unisci a noi?" e la tirò per una mano... A quel punto ci ritrovammo a fare porcate saffiche in tre tutta la notte. Non sò proprio dove le trova certe amiche mia figlia ma Nadine è proprio una forza della natura...



Se manca il cazzo c'è l'amica

Mi chiamo Adriana. Io e la mia migliore amica, Marta, avevamo conosciuto due tipi in un bar. Pensai bene di invitarli a casa mia in modo che io e lei potessimo scopare comodamente con loro. Marta arrivò puntuale all'appuntamento ma quegli uomini ci dettero buca tramite uno squallido sms. Marta era molto carica ed anche io ma senza maschi non avremmo potuto scopare, o almeno così pensavo. Tra i discorsi ed un caffè notai che lei era sempre più vogliosa finchè fece un chiaro riferimento al sesso tra donne. A dire il vero una cosa del genere mi aveva sempre fatto schifo soltanto all'idea. Ma la mia amica era particolarmente calda e troia. Senza alcun pudore mi piazzò la lingua in bocca ed io fui colta da un brivido di eccitazione. Quando al bacio seguirono le sue dita che si fecero strada tra le mie gambe, persi del tutto il controllo e la lasciai fare. Sditalinava e leccava i miei capezzoli. Ormai ero in estasi profonda. Spalancai le cosce e lei mi leccò la figa perbene conducendomi piacevolmente all'orgasmo. Poi fu il mio turno di ricambiare quelle attenzioni ed assaggiai anche io la prugna leccandola fino all'amplesso. Il giorno dopo quei tipi si rifecero vivi dando la loro disponibilità e mi dissero: "Possiamo venire?". Gli risposi: "No, non è il caso, a venire ci abbiamo già pensato io e la mia amica..." 

milf


venerdì 4 dicembre 2020

Le gran tettone di Brunella

Mi chiamo Jenny. Era impossibile non essere invidiosa della mia amica Brunella, una moretta con due tettone da sballo. Con quelle bombe attirava tutti i ragazzi e a me non restava nessuno che mi corteggiasse. Iniziai ad odiarla un pò ma un giorno, trovandomi faccia a faccia con lei, la situazione prese una piega del tutto inaspettata. Con le mie tettine striminzite non avrei mai potuto competere con lei. Ma Brunella non si comportò affatto da stronza, anzi, ci tenne a sottolineare che non mi avrebbe lasciata in disparte per pensare solo ai ragazzi. Fatto stà che ci ritrovammo a parlare mezze nude in camera da letto ed io rimasi estasiata dalle sue amabili tettone. Ci baciammo. Poi non resistetti alla tentazione e gliele succhiai. Lei mi fece stendere sul letto. Mentre adoravo le sue tettone massaggiandole e succhiandole, lei mi fece un prolungato ditalino ed io alla fine me ne venni intensamente. Poi Brunella aprì le gambe e la ricambiai con la lingua. Era visibilmente eccitata, dopo avermi vista venire, e ci vollero poche suadenti leccate di fregna per condurla all'amplesso e sentire i suoi sapori intimi in bocca. Brunella, che gran tettona che sei! mmm! 

bionde

La mia bella nipotina

Mi chiamo Sandra. Sono una donna single bisex. Erica la mia nipotina è molto carina. Inizialmente mi chiedeva consigli sui i ragazzi con cui usciva. Ma mi resi ben presto conto che con gli uomini era pressocchè frigida. Provai invece a baciarla io e le risvegliai di colpo il desiderio. Proseguimmo e ce la leccammo a vicenda tutto il giorno. Mia sorella, ovvero sua madre, non avrebbe mai sospettato una relazione sessuale tra zia e nipote e così, ogni volta che Erica veniva a trovarmi, ci trastullavamo insieme piacevolmente...

saffiche

giovedì 3 dicembre 2020

Marito trav per l'amante di lei

Mi chiamo Amedeo. Ho sposato Mia, una bellissima mora, cinque anni fa. I primi anni furono normali, trombavamo regolarmente. Poi iniziai a diventare feticista. Di mia moglie mi eccitavano le scarpe, le gambe, i piedi. Ormai non la scopavo più, lei mi faceva venire con la bocca ma soprattutto con i piedi. Da feticista a feticista gay il passo fu breve e lei a un certo punto si trovò l'amante. Era normale che una donna così sexy volesse fottere ed io non ero più in grado di accontentarla. Donald scopava Mia e devo ammettere che lui mi piaceva moltissimo. Sapevo che era etero per cui non ci credevo più di tanto in un eventuale approccio tra maschi. Ma fu proprio Mia ad aprirmi un varco di speranza con lui. Un giorno torani a casa dopo il lavoro. Trovai Mia sul divano in lingerie e tacchi. Donald l'aveva appena scopata. Mia odorava tutta di uomo e mi venne voglia di interagire con lei. Sempre nello stesso modo, naturalmente: baciando le sue gambe, leccando i tacchi, facendomi segare coi piedi. Poi Mia ci aggiungeva anche la bocca. Durante quel siparietto, Mia ebbe una grande idea: disse che probabilmente sarei piaciuto a Donald se mi fossi vestito da donna. Avrei fatto di tutto per prendere il cazzo di quell'uomo e così lasciai che Mia mi aiutasse a 'diventare donna'. Mia lo aveva fatto per tirarmi sù di morale dato che ero un pò giù ma quando incontrai Donald l'attrazione erotica tra di noi fu esplosiva. Succhiai il suo cazzo e me lo presi tutto nel culo per ben due volte. Eh si, perchè dopo che mi venne in bocca copiosamente ci fu anche una seconda scopata. Mia rimase sconvolta, non credeva di assistere ad un incontro così passionale e soprattutto che il suo amante fosse tendenzialmente frocio proprio come il marito. Lo sò che rimase delusa ma non lo ammise mai ed esorcizzò il tutto masturbandosi la fregna. Eh già, perchè in qualche modo si era eccitata pure lei guardandoci fare sesso. Donald è proprio il mio tipo ideale, me lo tengo ben stretto, e penso proprio che Mia non abbia difficoltà a trovarsi uno stallone, stavolta tutto per lei.  

calze a rete


Modelle monelle

Mi chiamo Sara. Sono una modella. Parte del mio successo lo devo alla disponibilità che ho avuto nei confronti di uomini ricchi che contano nel mio campo. Nella disponibilità rientra andare a certi festini a base di orge e canne. Megan, la mia bella collega, si presta egualmente a questo genere di situazioni ma non sapevo che, in realtà, con gli uomini finge perchè non si eccita più di tanto. Scoprì il suo orientamento saffico quando decise di restare da sola con me appena ultimato un servizio fotografico. Di solito preferisco il cazzo ma con lei mi godetti un favoloso 69 contornato da bollenti orgasmi raggiunti a colpi di lingua nella fregna, il tutto condito con lingua a lingua passionali. Megan è lesbica, ma che resti un segreto! 

belle fiche

mercoledì 2 dicembre 2020

Amiche mature del cuore

Mi chiamo Viviana. Conobbi Miranda alle scuole medie e da lì non ci siamo più perse di vista. Si tratta di un'amicizia di lunga data, si può dire che siamo invecchiate insieme. Ci sposammo perfino nello stesso periodo. Eravamo felici con i rispettivi mariti. Ma poi le cose cambiano. Nonostante non più 20enni siamo ancora due belle donne ma non per i nostri coniugi, pronti a correre dietro alle 18enni. Attraversammo una crisi coniugale parallela. In pratica entrambe non scopavamo più. Spesso mi lamentavo con Miranda e lei rispondeva che dovevo trovarmi un ragazzo che mi scopava ma poi non lo faceva nemmeno lei. Un giorno mi telefonò e disse: "Dai, vieni a trovarmi, ho un'idea carina". In pratica voleva che ci vestissimo in modo sexy con tanto di calze, tacchi, reggicalze per vedere quanto fossimo ancora fighe. Devo ammettere che era una bella sensazione starcene abbracciate sul letto. Miranda cominciò a parlare di sesso, a chiedermi da quanto non lo facessi. Sembrava più eccitata del solito e finì per darmi baci sulla pancia. Proseguì poi con apprezzamenti e baci sul mio culo. Mi sembrava un gioco e mi sembrò quasi naturale ricambiare gli apprezzamenti leccandole un pò le natiche. Ma Miranda era davvero focosa, non voleva qualcosa di soft, mi spinse sul letto. Poco dopo mi ritrovai a gambe aperte con lei che mi leccava la passera. Mi sembrò surreale, del resto non avevo mai fatto sesso con una donna prima di allora. Il fatto che poi fosse lei rendeva tutto ancor più incredibile. Ma godevo, eccome se godevo. Miranda mi offrì il suo corpo caldo, voglioso, leccai anche io la sua patata. Era bello vederla godere, ci alternavamo con le leccate. Finchè finimmo a 69. Io ero già venuta almeno un paio di volte durante quei giochetti mentre lei stava sul punto di esplodere. Si sedette sul mio viso ed io la leccai fino a farla sbrodolare tutta nella mia bocca. Quel giorno fummo davvero intime e naturalmente fu solo l'inizio della nostra amorevole relazione saffica.     

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martedì 1 dicembre 2020

La moglie incinta e il marito finocchio

Mi chiamo Wanda. Mio marito Leonardo è un bel ragazzo ma dall'aria un pò ambigua. Un suo amico, Carlo, gli stava sempre appiccicato. Era quasi inevitabile che, prima o poi, tra di loro nascesse un flirt. Forse mancava solo un pretesto, l'occasione adatta. La 'scusa buona' arrivò quando Leonardo mi mise incinta. Dopo qualche mese di gravidanza cominciò a dire che non se la sentiva di farlo. All'inizio credetti che fosse solo un suo disagio. Ma mi dovetti ricredere di colpo quando si portò a casa il suo amichetto. Credeva che io non ci fossi ma assistetti a tutto il loro siparietto sessuale. Pompini, baci, leccate di culo e, dulcis in fundo, Leonardo che lo prese nel culo. Devo ammettere che fu anche eccitante ma la voglia di ricambiargli le corna era troppo forte. E così mi ricordai di Leandro, un tipo che mi era sempre gironzolato intorno con la speranza di rimediare una scopata da me mai concessa. Ma ora era giunto il suo momento di gloria. Ero pronta a dargli tutto, bocca culo e figa, come in effetti feci. Ma Leandro era curioso, voleva sapere come mai avevo cambiato idea di colpo rendendomi così disponibile. Mentre facevamo sesso mi resi conto che il fatto che mio marito avesse l'amichetto lo eccitava parecchio. Dopo splendide trombate nel culo e nella fica mi schizzò stupendamente nel secondo canale. Ma mi resi conto che moriva dalla voglia di conoscere mio marito. Il risultato fu che il duetto divenne un trio di monelli per la gioia di Leonardo che si trastullava con i cazzi degli altri due. Questa storia proseguì ben oltre la gravidanza e così decisi di affidarmi al mitico 'amico delle signore' che non viene mai meno, un grosso cazzo finto che mi fa godere come una porca. Che si fottano pure tra di loro che io ho il mio 'amicone' personale.  

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