martedì 26 marzo 2024

Cena proibita tra marito e amante di lei

Mi chiamo Lara. Ho sposato Dino, un uomo molto più grande di me non certo per amore ma soltanto per i suoi soldi. In realtà andavamo anche abbastanza d'accordo ma era evidente che, prima o poi, desiderassi il cazzo di un uomo più giovane. Quando conobbi Giacomo, pensai di aver trovato finalmente la pace dei sensi. Adoravo essere scopata e schizzata da lui. Ma mio marito cominciò a sospettare che frequentassi un altro e manifestò una certa insofferenza e gelosia. Confidai, durante un rapporto intimo, le mie paure a Giacomo e lui disse che avrebbe potuto parlare tranquillamente con mio marito e chiarire ogni eventuale dissapore. Inizialmente mi sembrò un'ottima idea. In realtà, cominciarono a scriversi via chat e poi ci sarebbe stata una cena per parlare meglio. Feci presente la situazione al mio psicologo, Simone, e lui mi suggerì di sbirciare nelle chat ed eventualmente spiare al momento della cena, dato che io non sarei dovuta essere presente trattandosi di una questione da chiarire tra uomini. Consultando le chat, notai un atteggiamento molto disponibile da parte di mio marito ma anche da parte dello stesso Giacomo. I loro discorsi parvero molto complici o, forse, molto ipocriti ma un sesto senso mi spingeva di più verso la prima ipotesi. Credetti di essere pazza ad immaginare che quei due potessero fare sesso, convinta che fossero entrambi attratti indiscutibilmente dalle donne ma, alle volte, le ipotesi apparentemente più improbabili finiscono per verificarsi. La loro cena durò pochissimo, dal momento che tirarono subito i cazzi fuori! Rimasi nascosta ad osservare allibita mio marito che spompinava con gusto la fava dell'altro. Giacomo fece enormi apprezzamenti sul sedere di mio marito prima di sfondargli il culo! Non credevo ai miei occhi! Ipotizzavo un dialogo cordiale ma non che si mettessero addirittura a scopare: che diamine!!! Dopo essere stato proverbialmente inculato a pecorina e a candela, quella troietta del maritino, ciucciò perfino il calzino dell'ospite che, intanto, se lo menava soddisfatto. Poi, Dino si sedette sul cazzo duro di Giacomo ricevendo, dopo qualche colpo, la sborra calda e copiosa tra le natiche. Dopodiché, si rilassarono abbracciati. Avevo visto abbastanza, cazzo! Dovevo riportare tutta la vicenda allo psicologo. Peccato che, parlandoci, mi accorsi, pian piano, che anche Simone era palesemente omosessuale, per nulla intrigato dal mio look altamente provocante con le cosce in bella mostra. Tre ricchioni in un colpo solo: che record! Disperata, contattai mia cugina Ramona. Mi suggerì di andare a trovare Lena, una sua amica speciale. Ero scettica ma scoprì ben presto le virtù di Lena. L'affascinante bionda affermò chiaramente di aver consolato Ramona non solo a parole e che si sarebbe fatta anche me. Dopodiché, cominciò a leccarmi la figa da paura. Raggiunsi un primo bollente orgasmo. Poi Lena mi procurò ulteriore piacere tirando fuori un dildo e affondandolo nella mia topa mentre mi slinguazzava sapientemente il buco del culo: che estasi! In quell'abitazione fui ampiamente coccolata, lo ammetto. Dino e Giacomo proseguirono la conoscenza intima. Chissà, forse dovrebbero andarci loro dallo psicologo: visto che parlano tutti la stessa "lingua" potrebbe nascere una bella insalata a tre.

suck






















































0 commenti:

Posta un commento