martedì 27 dicembre 2022

Io, Carmela e le altre

Mi chiamo Flora. Forse, per molte donne, nella vita, l'importante è collezionare uomini. Col tempo ho capito che c'è qualcosa di meglio, ossia, avere delle splendide amiche sempre disponibili con cui condividere interessi ed emozioni. Il nostro amabile quintetto nacque per caso dal parrucchiere. Io, Carmela e Cinzia siamo tre clienti mature del negozio. Socializzammo mentre le altre due, le shampiste, ci lavavano i capelli. Una parola tira l'altra, si sà, e così noi clienti, e le due commesse, finimmo a sorseggiare cocktail al bar. Si instaurò una bellissima chimica tra tutte noi. Carmela, la più intraprendente del gruppo, ci invitò a casa sua. La biondona disponeva di una notevole collezione di film porno e propose di guardarli insieme. Fu così eccitante osservare video di porcate in compagnia che l'esperienza finì per divenire una piacevole, nonchè irrinunciabile, abitudine. La visione collettiva di filmati porno, con cadenza settimanale, diventò la norma. Ma, un bel giorno, Carmela pensò che fosse giunto il momento di compiere il fatidico "salto di qualità". La biondona disponeva di una nutrita collezione di cazzi, oltre che di filmetti hard. Guardando i film ci bagnavamo tutte ma nessuna, fino a quel momento, aveva preso iniziative. Carmela ebbe il coraggio di rompere il ghiaccio e fare in modo che tra di noi nascessero dei bollenti contatti fisici di stampo saffico che esulano da quello che si può definire una pura illibata amicizia. In altre parole, abbandonando ogni senso del pudore, noi cinque ci lasciammo andare ai piaceri inebrianti dell'orgia, tutta al femminile. Siete curiosi? Allora guardate cosa accadde quel pomeriggio a casa di Carmela. Naturalmente, fu solo la prima delle tante analoghe esperienze che ne seguirono e che si ripetono tutt'oggi. A proposito, la più giovane del gruppo si chiama Claudia. Buona visione!      


giovedì 22 dicembre 2022

Lo zio spione ha un gran bastone

Mi chiamo Claudia. Sono una bella ragazza con due gran tettone. Faccio gola a molti coetanei e anche agli uomini più grandi. Davide, il mio ragazzo, a letto non è proprio capace di eccitarmi per cui, molto spesso, mi masturbo da sola e, naturalmente, sogno di cornificarlo con qualche persona interessante. In realtà cerco di restare sulle mie ma nella vita, alle volte, capitano delle opportunità incredibili che è preferibile cogliere al volo. Veniamo alle mie perversioni: adoro masturbarmi nei cessi. Lo faccio regolarmente in quelli dei supermercati, degli autogrill, dei cinema, dei bar, etc... Ovviamente, però, cerco di trovare il migliore comfort nonchè adeguata privacy. Nella casa dove abito è prettamente impossibile dato che il traffico al bagno sembra quello autostradale. E' puntualmente occupato, a turno, da: mia madre Silvia, mia sorella minore Laura, mio fratello Arnaldo, papà Giacomo, ed ecco che starsene lì dentro in pace, in relax è impossibile. Ma fortunatamente ho uno zio di nome Oreste, un tipo che abita da solo fuori città. Si tratta del fratello di mia madre. Giusto o sbagliato, sono una ragazza che non ama ascoltare i consigli. Silvia mi parlava male di Oreste affermando che correva dietro alle ragazze della mia età, o giù di lì. Istintivamente cercai di difenderlo, risposi a mia madre che era una bugiarda, che non poteva essere sicura di certe affermazioni. Dopodichè presi il pulman per andarlo a trovare. Oreste mi accolse con un sorriso, fu gentilissimo. Pranzammo insieme dialogando del più e del meno. Poi io sentì il bisogno di lavarmi e andai nel bagno. Rimasi stupefatta da quella toilette magnifica. Mi sentì così a mio agio che, tolti i vestiti, iniziai a far scorrere l'acqua calda della doccetta sul mio corpo nudo. L'atmosfera era proprio quella giusta per un'intensa masturbazione da paura. Ma si, pensai che lì nessuno mi avrebbe disturbata. Finalmente un bagno tutto per me, supposi. Ero convinta che Oreste stesse lavorando. Invece, quel maialino, dotato di una seconda copia delle chiavi del bagno, pensò bene di entrare di nascosto, senza far rumore per spiarmi. E non solo! Il porcellone mi riprese in video con suo cellulare. Non mi sarei accorta di nulla se lui, incauto, non avesse urtato leggermente la porta uscendo. Dubbiosa tornai in salotto e lo trovai mentre si segava davanti al video che aveva registrato pochi minuti prima. Mi incazzai di brutto spiegando che io lo avevo pure difeso con mia madre (alias sua sorella, ovviamente). Ma lui seppe rassicurarmi e mostrò, con orgoglio, il gran tarello che teneva tra le gambe. Estasiata da quel cazzo favoloso, aprì d'istinto le gambe e, freni inibitori e considerazioni di ordine morale, andarono del tutto a farsi benedire. Il cazzo duro scivolò magistralmente nella passera ultralubrificata. L'audace parente mi scopò in primis a missionaria. Poi seguì una pecorina, un'infilzata a candela, per ritornare focosamente a pecora sul divano. Ebbi astento il tempo di girarmi che lo zio, in preda ad irrefrenabile orgasmo, schizzò copiosamente sulla figa inondandola di calda crema. Naturalmente, alla mamma non bisogna dire nulla di questi piacevoli risvolti incestuosi. Conto di tornare spesso a trovare lo zio. Adoro da morire il bagno che ha a casa e, ancor di più, il suo favoloso cazzo.      



mercoledì 21 dicembre 2022

Una complice tra padre e figlio

Mi chiamo Martina. Non spicco per bellezza ma per troiaggine di sicuro! Presi una cotta per Riccardo, un conoscente di mia cugina Valeria, ma non sapevo come approcciare. Indagando, scoprì che Sergio, il padre del ragazzo, era maestro di chitarra. E così finsi di voler prendere lezioni a casa dell'uomo maturo per poter conoscere il giovanotto che mi interessava. In realtà sottovalutai il legame, a dir poco morboso, esistente tra padre e figlio. Compresi piuttosto presto che Sergio non amava particolarmente le ragazze, nè per sè, nè per il figlio. Lo teneva spesso e volentieri nascosto nell'abitazione in modo che approcciasse il meno possibile con le femmine. Provai a spiegare a Sergio di avere un interesse per Riccardo ma lui, dopo aver dipinto il figlio "strano", tentò di mandarmi via specificando di non impartire lezioni di musica e di chitarra alle ragazze. A quel punto passai alle maniere forti, le uniche in cui sono davvero brava. Spompinai l'uomo e gli permisi di scoparmi a pecorina, a candela e a cavalcioni. Non mi piaceva particolarmente quello stronzo pelato ma in tal modo lo avrei addolcito a dovere. Durante la scopata si lasciò sfuggire parole fin troppo dolci e premurose nei confronti dei suoi allievi per cui mi fu chiaro cosa combinasse con alcuni di questi. Ad ogni buon conto, gli svuotai il cazzo a cavalcioni con estenuanti movimenti rotatori del bacino e lui eiaculò in piccola parte nella vagina. Il resto lo schizzò, senza ritegno, tutto sulla mia lingua. Rilassato dall'orgasmo, e sfinito dalle insistenze della sottoscritta, mi consentì di procedere verso la camera da letto del figlio. Con estrema sorpresa, lo trovai intento a masturbarsi con l'aiuto del cuscino, delle federe, e quant'altro connesso al letto. Mi eccitai ad osservarlo e, da un lato, avrei voluto che andasse avanti fino in fondo. Invece, lo interruppi comparendo davanti a lui all'improvviso. Si prese un dannato spavento. Non sapeva chi fossi, da dove saltavo fuori. Lo sbocchinai perbene, poi lasciai che mi trombasse a pecorina e, dulcis in fundo, a missionaria. Proprio mentre veniva nella passera, comparve il padre porco nella stanza. Aveva di nuovo il cazzo dritto e non vi fu dubbio che ciò fosse determinato dalla visione del sedere del figlio che aveva praticamente in faccia. Finalmente detti una spiegazione a quella parola "strano" pronunciata precedentemente dal genitore di Riccardo. Collegai che il padre spiava il figlio e si toccava e ciò probabilmente accadeva puntualmente già da tempo. L'uomo nutriva una sorta di gelosia morbosa nei confronti del ragazzo ma, fino a quel momento, se l'era tenuta in parte dentro. Da autentica istigatrice al peccato, esortai il padre ad approfittare dell'occasione libidinosa per accoppiarsi spudoratamente col figlio. D'altro canto, anche Riccardo, in modo torbido e latente, non disprezzava una piega del genere. Lanciai una provocazione che non rimase soltanto tale. Poco dopo il padre, tolti i vestiti alla velocità della luce, si fiondò sul ragazzo per fotterlo, proprio come faceva con i suoi amati studentelli. Mi rivestì, osservai la cavalcata alcuni interminabili minuti, poi decisi di lasciar loro un pò di privacy ed andai via mentre Riccardo, impalato focosamente dal padre, urlava di torbido, trasgressivo, incestuoso piacere gay.           


martedì 13 dicembre 2022

Mignotta per coppia gay

Mi chiamo Simona. Col mestiere di zoccola che svolgo, vedo situazioni di tutti i colori quasi ogni giorno. Di solito uomini sono gli uomini benestanti di una certa età che cercano incontri di sesso per cui mi parve insolita una richiesta del genere avanzata da un giovane gay. Quando mi presentai a casa sua, con tanto di completino nero, di maschi me ne trovai avanti due. Sostanzialmente, quei tipi stavano insieme. Aaron e il suo compagno, Daniele, desideravano vivere un'esperienza sessuale alternativa "accanto" ad una donna. Quando c'è una forte complicità tra due persone, secondo me la terza, nella fattispecie io, deve 'entrare nel gioco' in punta di piedi ed io feci proprio così. Aaron adorava leccare il cazzo del partner, prima di fotterlo di brutto. Io fui un'amica attenta, premurosa, delicata, date le circostanze particolari. Aaron sfondò il compagno a pecorina e a candela senza pietà. Poi, trovò anche il tempo di inzuppare l'uccello duro nella mia vagina, ormai sugosa al punto giusto. Un altro paio di botte in culo a Daniele furono sufficienti affinchè il passivo venisse intensamente schizzandomi dolcemente in bocca. Aaron godette a sua volta, sfilò il cazzo dall'ano, scaricando un mare di seme tra le labbra vogliose di quella troia di Daniele, che gustò a fondo lo sperma bollente del partner. Devo dire che quell'esperienza non mi dispiacque affatto. I maschietti si sfogarono principalmente tra loro riducendo il mio "impegno" al minimo e, come se non fosse bastato, sganciarono pure un sacco di soldi. Un lavoretto comodo e rilassante, non c'è che dire: magari i clienti fossero tutti così!         


Il figlio della mia amica ha un bel cazzo

Mi chiamo Tiziana. Sono una bionda matura vogliosa di cazzi giovani. Le esperienze vissute con coetanei, o uomini più grandi, mi hanno sempre lasciata delusa e insoddisfatta. Per questo motivo, iniziai a guardare con interesse i ragazzi. La mia migliore amica sia chiama Paola ed ha un figlio carino di nome Mauro. Le voglio bene ma, quando si tratta di occasioni propizie per fare sesso, non guardo in faccia a nessuno. Posai gli occhi sul ragazzo e non vedevo l'ora di farmelo. Tuttavia, avevo bisogno di una ventata di sorte favorevole per approcciarlo. Fortuna volle che Mauro venne direttamente a domicilio. La madre aveva dimenticato una giacca proprio a casa mia: che botta di culo! Fu l'occasione adatta per sedurlo. Gli feci capire che mi andava di fare sesso e lui, seppur inizialmente titubante, finì per starci. Lo spogliai. Gli segai il cazzo mentre mi palpava le tette da sopra al vestito. Si eccitò e mi leccò con gusto la fica. Poi mi sfilò le mutande e il resto deli indumenti e apprezzò la visione estasiante delle tettone nude che strinse con vigore tra le mani. L'atmosfera si surriscaldò parecchio. Gli saltai addosso dettando i tempi di una deliziosa e intensa scopata a candela. Poi mi girai al contrario, dando vita ad una focosa cavalcata. Ero io che imponevo i ritm. Da esperta sgualdrina, gli fottevo cazzo e cervello in un colpo solo mentre lui teneva saldamente le mani sulle mie natiche. Ormai all'apice del piacere, Mauro venne sborrando copiosamente su tutto il mio corpo, dalla bocca alle tette, schizzando le ultime gocce di sperma sulla pancia. Spero proprio che venga a trovarmi spesso quel biondino porcellino.

porca matura


venerdì 9 dicembre 2022

Boss troiona d'alto calibro

Il mio nome è Ester. Sono una segretaria aziendale. Il capo è una donna, madame Patrizia. Sono sempre stata dedita al lavoro e mi sono impegnata duramente per la prosperità della società. Credevo che l'amministratrice unica della ditta avesse bisogno esclusivamente del mio contributo professionale e restai, erroneamente, convinta di ciò fino ad un fatidico giorno. L'azienda attraversava un momento florido e Patrizia era decisamente su di giri. Le entrate fioccavano come popcorn che saltano impazziti dalla padella. Patrizia, a sorpresa, mi invitò a casa sua. Affermò che dovevamo festeggiare i successi lavorativi e che, in gran parte, erano merito della sottoscritta. Mi senti davvero gratificata, tuttavia, quella riconoscenza così marcata, non sembrava affatto sincera. E, difatti, non lo era! Patrizia cominciò a tirar fuori avances nei miei confronti, dapprima più velate, poi mirate e inequivocabili. Mostrando un'indole dominante, raccontò di aver sottomesso di brutto uomini del nostro ambiente di lavoro ma di voler trovare il vero appagamento, quello profondo, con una donna, nella fattispecie me! Da poco single, non avevo mai interagito con donne prima di quel giorno. Non pensavo che le mie mansioni dovessero andare oltre a quelle inerenti alle pratiche d'ufficio. Ma è difficile dire di no ad una donna forte, dal carattere deciso, come Donna Patrizia. E così ci baciammo, tanto per iniziare. Poi lei finì per leccarmi i capezzoli, la figa. Ero da un lato frastornata, dall'altro lato eccitata. Quando si mise a slinguazzarmi con foga il buco del culo, fistando nel contempo la fica, sbrodolai a Fiume raggiungendo un orgasmo torbido e profondo che mai avevo provato nella vita con tale intensità prima di allora. Ricambiai con la stessa moneta. La sua fica, al contrario della mia, piuttosto pelosa, era accuratamente depilata. Mi soffermai a leccare la spacca, che trovai gradevole al gusto. Poi, usai la lingua nel suo culo sgrillettandole a lungo la vagina. Messa a pecorina, venne come una gran sgualdrina. Assaporò l'intenso orgasmo leccandosi con gusto le labbra. Un lingua a lingua post amplessi completò quel trasgressivo pomeriggio di fuoco. Adesso so che, le mansioni di una segreteria, possono andare bene oltre gli incarichi lavorativi. 

Lesbian office

venerdì 2 dicembre 2022

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