mercoledì 31 maggio 2023

Sfondata dal padre del ragazzo

Mi chiamo Alessia. Io e il mio ragazzo, Giorgio, dovevamo sposarci ma i soldi erano pochi. Franco, il padre di Giorgio, possedeva un'officina meccanica di riparazioni auto. Spinsi più volte il mio ragazzo a chiedere un aiuto economico al padre ma lui non se la sentiva. E così decisi di recarmi da Franco di mia iniziativa per convincerlo a sganciare denari per una giusta causa. Ma l'uomo, un pò alterato, ci tenne a sottolineare l'incapacità dei giovani di lavorare sodo. Pensai di essere andata lì inutilmente, soltanto per ricevere un'umiliazione. Ma Franco, d'improvviso, pose una sorta di condizione indecente. Ci avrebbe concesso l'aiuto sperato ma in cambio pretendeva qualcosa ed è facile immaginare cosa. Sono una bella ragazza e so di piacere ma non credevo che Franco mi desiderasse. Capì che avrei dovuto sacrificarmi per la causa e così mi ritrovai ben presto in ginocchio a succhiargli l'uccello. In effetti, non mi dispiaceva affatto solo che mi sentivo davvero una gran troia. Franco non si accontentò di una pompa. Iniziò a spogliarmi, a togliermi il jeans, le mutandine e a leccarmi tette e fica. Dopodichè iniziò a chiavarmi a pecorina senza pietà. In orario morto, nessuno ci avrebbe disturbato per cui presi il cazzo in maniera prolungata. Quanto mi sentivo puttana a farmela sfondare dal padre del mio ragazzo in quel modo, eppure mi piaceva da matti. Non pago, l'uomo mi dette un'altra grandissima ripassata a candela. Dopo di ciò, eiaculò felice nella mia bocca. Assaporai il frutto del peccato. Non dissi nulla a Giorgio di quell'incontro. Quando Franco mise i soldi a disposizione per il matrimonio, finsi di cadere dalle nuvole e affermai falsamente: "Hai visto, Giorgio, infondo tuo padre è un uomo ragionevole!". Non vi nascondo che spesso mi reco in officina a trovare Franco e mi godo il suo cazzo. Dopotutto, il padre mi soddisfa molto più del figlio. Spero che Giorgio non scopra mai la verità, di questa gran porcata. Se venisse a sapere che lo rendo da tempo cornuto, per giunta col suo papà, sarebbe davvero una catastrofe!      



Massaggi alle fighe

Mi chiamo Ada, sono una donna matura. Di solito, quando mi reco in un centro massaggi, non mi fanno spogliare completamente nuda. Tuttavia, quel giorno, la ragazza addetta, insistette parecchio affinchè togliessi tutti gli indumenti prima di stendermi sull'apposito lettino. Diceva che era necessario per lavorare meglio. Da come masaggiava, mi resi subito conto che voleva arrivare al sesso. Mi toccò dapprima il culo, poi fece complimenti sulle tettone prima di palparle senza alcuna vergogna. E, non contenta, usò pure le dita sulla figa. A quel punto la lasciai fare e la troietta mi sditalinò a dovere. Non me ne sarei rimasta lì con le mani in mano a subire soltanto e così passai all'azione e la spogliai. Dopodichè le leccai la figa da dietro e poi nella posizione del 69. Urlava di piacere la puttanella. Alla fine raggiungemmo l'orgasmo con un ditalino reciproco.


Pompini trasgressivi

Ignoravo che i miei amici amassero praticare il sesso orale anche tra uomini finchè, un giorno, non me lo confidarono. E così finimmo a spompinare in tre. Ma la sborra la condivisero tra loro. Il più aitante dei due schizzò in faccia e sul petto dell'altro proprio davanti ai miei occhi.



martedì 30 maggio 2023

Lesboincesto inaspettato

Mi chiamo Patrizia. Io e mia figlia Marica dialogavamo poco. Rimasi sorpresa quando, un pomeriggio, mi disse che dovevamo parlare. E così ci sedemmo sul divano. Mi rivelò di essere attratta dalle donne e non dai ragazzi. Caddi dalle nuvole e cominciammo a discutere di un argomento mai affrontato prima, l'omosessualità tra donne, della quale ero fortemente scettica. Ma lei sosteneva che non potevo giudicare qualcosa che non avevo mai provato e cominciò a palparmi le tette da sopra ai vestiti. Mi ritrovai mezza nuda con lei che mi baciava e mi toccava sulle mutande. Marica mi frugò la figa con le dita e intanto mi leccava i capezzoli. Quella troietta mi fece eccitare. Andai in estasi quando mi lecco' la figa. Mi resi conto di essere stata sedotta da mia figlia e la situazione mi piaceva non poco. Le leccai il culo e la figa. Poi lei riprese a sditalinarmi. Alla fine ci toccammo ognuna per conto proprio fino a raggiungere l'orgasmo. Marica disse che avevamo rotto il ghiaccio e mi spinse a continuare su questa linea. Mio marito non c'è mai a casa per cui prendemmo l'abitudine di lesbicare tutti i pomeriggi. Continuai perché mi sembrava di aver ritrovato mia figlia. Grazie al sesso dialoghiamo molto di più. Presa dai sensi di colpa, ho provato anche ad andare da una psicologa perché non riesco a tenere dentro questo bollente segreto. Lei mi dice che devo smettere subito ma ormai non ci riesco, sono di fatto l'amante di mia figlia.  



Lesbo oculistica

Vi è mai capitato nella vita di dover fare qualcosa che, almeno inizialmente, non vi andava proprio giù? A me si! Mi chiamo Cristina. Era importante che passassi la visita oculistica per prendere la patente. Ma l'avvenente dottoressa bionda, Rosa, sosteneva che non vedessi bene le lettere della tabella luminosa. In realtà era solo una scusa per poter approcciarmi sessualmente. Avrei dovuto starci con quella puttana per ottenere il tanto sospirato certificato. La stronza cominciò a palparmi la pancia, dopodiché ci baciammo. Poi la donna aprì le gambe ed io le leccai la figa. Ricambiò, penetrandomi anche con le dita. Quasi senza accorgercene, ci ritrovammo perversamente a 69. Lei stava sopra. Ci leccammo come forsennate e ci presi gusto in quella porcata che, normalmente, mai mi sarei sognata di fare. Arrivammo deliziosamente all'orgasmo sopra il lettino. Ma lei, evidentemente non paga, condi' il tutto limonandomi da dietro mentre mi sgrillettava sapientemente la figa. A quel punto raggiunsi nuovamente l'amplesso e ottenni finalmente il certificato. Quando uscì fuori dalla stanza, mia madre che mi aveva accompagnata, chiese: "Come mai ci hai messo tanto, tu che hai 10/10 a entrambi gli occhi?". Le risposi: "Sai com'è, la dottoressa è stata molto meticolosa". Mia madre replicò: "Meno male che ci sono ancora professioniste serie!". Risposi: "Oh si, serissime!!!".


Amicizia profonda tra mature

Mi chiamo Wilma. Nella vita ho preso davvero un'infinità di cazzi. Tuttavia ho l'impressione che, con l'avanzare dell'età, sia diventata ancora più troia. Bisognerebbe tenere dei limiti ma spesso non è facile e si ricercano sempre nuove e intriganti situazioni. Era già da un po' che fantasticavo un'esperienza insolita con Nadia, la mia miglior amica. Probabilmente lo desiderava anche lei ma qualcosa ci tratteneva dal rendere il sogno reale. A freddo, pensare di essere due donne può costituire un blocco psicologico notevole in un approccio intimo. Ci voleva una spintarella e così decidemmo di bere del vino insieme. Questo di sicuro abbassò notevolmente i nostri freni inibitori. Un bacio al sapore alcolico alimentò il fuoco della passione. Ci rendemmo conto che quella sera l'avremmo trascorsa piacevolmente tra donne. Lei mi leccò la fica piuttosto a lungo. All'inizio probabilmente fu stimolata dall'alcol ma poi ebbi la netta sensazione che le piacesse sul serio. Poi tirai fuori il mio dildo e lo provammo a turno prima di condividerlo insieme. Si fece notte fonda e stavamo ancora giocando come troie insaziabili sul divano: tenevamo il lungo dildo nelle fiche e lei si dilettava pure a succhiarmi il piede. Non vi nascondo che ci furono altre serate del genere.


Squilibri familiari

Mi chiamo Sara. La nostra era una famiglia tranquilla finché, un bel giorno, mia madre Silvia decise di fuggire all'improvviso con il suo giovane amante. In casa rimanemmo io, mio padre Alfio e mio fratello Stefano. Per mio padre non fu affatto semplice digerire le corna. Inoltre, gli mancava un partner sessuale e lo trovò, inaspettatamente, in mio fratello Stefano. Eh sì, ci penso' il mio dolce germano a soddisfare le voglie di eiaculazione di Alfio. Tra bocchini ed inculate, i due diedero vita ad un bollente rapporto gay incestuoso. Scoprirlo fu un trauma per la sottoscritta. Ormai, le sborrate di mio padre in bocca a mio fratello divennero praticamente quotidiane. Ero sconvolta e non sapevo con chi parlarne. Pensai di confidarmi con una psicologa ma, probabilmente, feci peggio. La donna, di nome Diana, mi convinse che ciò che accadeva all'interno del mio nucleo familiare era da considerarsi quasi normale, in linea con l'epoca attuale. Disse che dovevo combattere le mie paure omofobiche e mi mostrò le sue gran tette. Finì per leccargliele e fui coinvolta in una incredibile lesbicata dalla dottoressa durante la quale ci leccammo le fiche a turno, il tutto condito da una proverbiale strofinata tra passere. Raggiungemmo entrambe bollenti orgasmi. Diana sostiene che questo dovrebbe aiutarmi a capire l'intesa anomala che sussiste tra i miei familiari. Non sono sicura di averla accettata ma, certamente, quando incontro lei mi sento decisamente più rilassata.



lunedì 29 maggio 2023

Pissing Gym

Non è sempre facile trovare persone con cui condividere gli stessi interessi e passioni e ciò, naturalmente, vale anche per il sesso. Mi chiamo Giulia. Mi recavo spesso in palestra. Adocchiai un ragazzo di nome Tony e gli feci capire che ci sarei stata. Si avvicinò e mi leccò la figa. Poi gli feci un pompino. All'impovviso mi urinò in bocca affermando che quella era la sua grande passione. In realtà è anche la mia per cui non ebbi difficoltà a bere. Poi mi chiavò ma intnto io urinavo felice. Proseguì a pecorina intervallando la scopata a grandi pisciate sul mio copro a mò di doccia calda. Alla fine presi un calice per raccogliere la pipì e berla comodamente. Non ricordo che lui abbia sborrato ma di sicuro mi riempì di piscio!


venerdì 26 maggio 2023

Scopai la madre del mio amico

Mi chiamo Piero. Ai tempi della scuola ne ho combinate di porcate ma di sicuro quella più memorabile fu quando scopai la made di un mio compagno. E' proprio vero che l'occasione rende l'uomo ladro. Carla era una bella donna mora, volevo farmela ma avevo bisogno di trovare la condizione favorevole. Una sera restai a dormre a casa del mio amico. Per fortuna lui, fissato con la forma fisica, si alzò molto prima di me per andare a correre al parco. In tal modo rimasi da solo con la madre. Venne proprio lei a svegliarmi. La mattina, di solito, ho delle splendide erezioni. Quasi d'istinto gli posi il cazzo in mano. Lei restò stupita ma non troppo e mi consigliò di cercare una ragazza con cui fare sesso. Quell'approccio mi era servito per testare il terreno. Dopotutto non le era dispiaciuto poi tanto tenere il mio cazzo nella mano. E così decisi di seguirla in bagno. Da dietro, in modo sfacciato, le accarezzai la figa. La maialina ci stette, non si oppose minimamente. Ne approfittai per continuare a sditalinarla. Poi, da gran porco, le infilai direttamente il cazzo ormai duro nella figa. Se lo prese per un pò, poi mi fece un pompino. Io, gasato, glielo infilai di nuovo. Tuttavia, decisi che potevo stare più comodo e così la spogliai del tutto e la portai in camera da letto. Ormai era tutta nuda. Me la chiavai a pecorina senza pietà. Il fatto che fosse una donna matura, nonché la madre del mio amico, rendeva tutto più speciale, più intrigante. Naturalmente, lei voleva tenere il segreto, soprattutto nei confronti del figlio, che ci sarebbe rimasto davvero troppo male. La ripassai a missionaria e a candela. La sfondai perbene la signora e la feci urlare di piacere e venire. Alla fine le piazzai l'uccello in bocca e sgorgai seme a fiume. La donna accolse la quantità abbondante di sperma. Bhe, dopo che era stata così disponibile, dovevo almeno offrirle la colazione a base di panna montata fatta in casa.



giovedì 25 maggio 2023

Torbide Incertezze prematrimoniali

Mi chiamo Fabio. Mancava un mese al matrimonio con Floriana ma sentivo di non essere pronto ad effettuare il grande passo. Io, lei e il mio amico Graziano lavoravamo nello stesso edificio. Pieno di dubbi, andai a trovarlo per esporgli i miei dubbi sulle nozze imminenti. Graziano mi sconsigliò nel modo più assoluto di sposare Floriana asserendo che non ci vogliono necessariamente le donne per fare sesso. Da lì mi coinvolse in un bollente gioco erotico al quale non fui capace di sottrarmi. Ancora vestiti, iniziammo a menarcelo a vicenda. Poi mi sbocchinò con grande intensità. Eccitato, lo ricambiai a dovere. Finimmo in un bollente 69 e dopo lui mi scopò a candela e di fianco sopra al divano. Intanto limonavamo pure. Quando mi schizzò copiosamente sulle natiche, mi segai godendo a mia volta. Insomma, io e il mio amico, ci facemmo una bella chiavata tra maschi ed ero sicuro che nessuno ci avesse visto. Solo tempo dopo scoprì che Floriana ed una sua collega avevano osservato me e Graziano durante l'intimità. Mi aspettavo una scenata da parte di Floriana, invece il suo approccio fu decisamente morbido e comprensivo. In realtà, si vocifera che lei se la faccia con una ragazza. Considerata la situazione, l'argomento matrimonio è fuori discussione ormai. Io e Floriana siamo rimasti amici. Continuo a prenderlo nel culo da Graziano e lei, probabilmente, prosegue a farsi leccare la fica dalla sua amica.   


Coinvolta in un triangolo saffico dalla migliore amica

Mi chiamo Mary. Rossella è la mia migliore amica. Ci sono dei rapporti in cui ci si sostiene a vicenda e tra di noi è così. Tuttavia, non credevo che, un giorno, rivelasse di provare attrazione per le donne. In quella circostanza mi presentò la sua partner, Oriana. Espressi tutto il mio disgusto verso le relazioni sessuali tra donne e stavo quasi per andar via. Ma Rossella insisteva affinchè restassi e provassi quel genere di rapporto erotico insieme a loro. Così mi spogliai anch'io e le raggiunsi sul divano. Io e Rossella ci baciammo mentre Oriana, stesa, le leccava la figa. Leccai le tette e la passera della mia amica fino a procurarle l'orgasmo. Ma anche Oriana pretese di essere leccata e così slinguazzai anche la sua passera. Dopo di ciò, Oriana mi coinvolse in una strofinata tra bernarde. Affermava che dopo quello, tutto mi sarebbe stato chiaro. In effetti godevo notevolmente. Mentre strofinavo con Oriana, e loro due si baciavano, leccavo la figa di Rossella. Con questo affiatamento, raggiungemmo tutte splendidamente l'orgasmo. Bhè, devo ammettere che il sesso tra donne è molto più eccitante di quel che credevo!   



mercoledì 24 maggio 2023

Mollata dopo il triangolo

Mi chiamo Ivana. Non immaginavo di essere mollata dal ragazzo per via di un altro uomo. Quando Walter mi propose di andare a trovare il suo amico Elio, ipotizzai che ci sarebbe stato di sicuro un triangolo ma non bisessuale. Mi ritrovai a leccare il cazzo di Elio insieme a Walter. Già questo mi parve anomalo ma pensai che fosse semplicemente dovuto al vino rosso bevuto poco prima in quantità abbondante. Succhiai Elio che, a sua volta, spompinava Walter. Elio mi scopò a pecora mentre Walter me lo diede in bocca ma, poco dopo, Walter lo spostò in bocca all'amico. Quando quei due si baciarono in bocca, mi resi conto che tra loro esisteva troppa complicità. Elio mi scopò ma, allo stesso tempo, lo prese in culo da Walter. Poi, il mio ragazzo, scopò Elio a candela ed io succhiavo il cazzo di quest'ultimo. Elio spalancò le cosce per farsi trombare a missionaria da Walter. Io, nel frattempo, accolsi prima in bocca, e poi in fica, il pene di Elio. Schizzarono entrambi intensamente. Il corpo di Elio era ricoperto di sborra. A quel punto, i due mi chiesero di andare via perchè volevano restare da soli. In quel momento fu chiaro che volessero iniziare una storia tra loro. Ci restai un pò male ma di una cosa sono certa: quei due possono decisamente fare a meno della figa! 


La candidata ideale per gli spot video

Mi chiamo Carola. Realizzare una serie di video pubblicitari mi avrebbe reso un bel pò di soldini. Ma per quell'opportunità c'erano diverse ragazze in lizza. L'unico modo per scavalcare la concorrenza era effettuare pressione su Samantha, l'incaricata di riferimento della società. Quest'ultima mi mise al corrente delle difficoltà per riuscire ad ottenere un contratto ufficiale. A quel punto le spiegai di essere disposta a tutto e lo dimostrai baciandola. Samantah non si aspettava che fossi così troia ma ne ebbe la certezza quando le spalancai le gambe e cominciai a leccare la passera sulla sedia alzandole la gonna. La feci venire. Poi fu lei a replicare dopo avermi spogliata. Mi leccò il culo mentre mi sditalinava. Poi leccai io la sua figa con lei tutta nuda distesa sul tavolo. Alla fine si concentrò sulla mia patata leccandola fino a condurmi all'orgasmo e nel frattempo si sditalinava. Dopo gli orgasmi multipli, raggiunti da entrambe, ci tenne a precisare di non poter influire sull'ultima parola spettante al Direttore. Io le suggerì di praticargli un pompino per ammorbidirlo. In tal modo l'uomo avrebbe lasciato in mano a Samantha la decisione finale sulla candidata ideale per la realizzazione dei video.


Piacevoli intrusioni in Hotel

Mi chiamo Marina. Io ed il mio compagno ci recammo in vacanza per un paio di settimane soggiornando in un rinomato complesso alberghiero denominato Extasy. Il mio uomo è dipendente da alcol e gioco per cui, fin dalla prima sera, rimasi da sola in camera. Ero decisa ad andar via subito ma, la seconda sera, accadde un episodio che mi spinse a restare lì. All'improvviso, in camera, comparve una bionda affascinante. Disse di chiamarsi Floriana e di ricoprire il ruolo di supervisionatrice delle camere. Quella donna, dall'aria misteriosa e inquietante, prima di togliere il disturbo, chiese se gradissi compagnia. La prospettiva di restare da sola come una cretina non mi allettava e così la pregai di restare. Per lei fu un chiaro invito sessuale. Dopo poco, stavamo già mezze nude a limonare sopra al letto. Tranne i baci a stampo con le amiche di scuola, non ero mai stata con una donna. Le leccai il seno modesto poi fu lei a slinguazzarmi con foga la figa ormai brodosa. Venivo a raffica coi colpi di lingua di quella puttana e mi piaceva da matti. Finimmo anche a 69 e a sditalinarci come matte prima che la facessi oragasmare a furia di slinguazzarle senza tregua la patata. Il mio compagno tornò in camera a notte fonda e non si accorse di nulla. Il giorno seguente cercai la direttrice dell'Hotel, Ramona, spiegandole, con calma, come mi fosse capitato. Lei affermò che non esisteva nessuna dipendente di nome Floriana. Evidentemente ero stata sedotta da una sciupafemmine seriale che si infilava a piacimento nelle camere degli alberghi in cerca di signore disponibili. Poco importava, dal momento che non ero stata derubata. In realtà avevo solo goduto. Questo discorso accese i desideri di Ramona per cui, alla fine, lesbicai anche con lei. Le leccai la figa intensamente e ce le strofinammo pure. Poi lei slinguazzò la mia patata desiderosa di raggiungere l'orgasmo. In qualche modo, la donna voleva scusarsi per quell'intrusione illecita e ci riuscì molto bene. Non vidi mai più Floriana ma Ramona la slinguazzai per tutto il restante periodo di soggiorno nella struttura. Credevo di fare il pieno di cazzo con il mio compagno e invece scoprì il gusto piacevole della passera con due donne diverse.      


martedì 23 maggio 2023

Una sorpresa proibita

Mi chiamo Alessandro. Quando conobbi le mie vicine di casa, la signora Rossana, e le giovani Elisa e Manuela, pensai di aver fatto bingo. Tre fighe disponibili del genere sono un'autentica manna dal Cielo. Tuttavia, dovevo prevedere che, dietro tanto ben di Dio, ci fosse quantomeno un inganno. Andai a casa di Rossana e finimmo subito tutti e quattro in camera da letto. A turno mi succhiarono il cazzo e fu fantastico. Da etero convinto qual'ero, affermai che i gay sono degli sfigati e che non c'è nulla di meglio della figa. Non potevo certo immaginare che Jerry, un tipo ambiguo che non mi ero mai sognato di salutare, fosse l'amato nipote di Rossana. Le donne mi bendarono di colpo e continuarono a succhiarmi l'uccello. Ma in quella stanza c'era anche Jerry e, all'improvviso, cominciò a succhiarmi il cazzo. Le donne ridevano e sentivo un odore forte che sembrava di maschio ma, in quel frangente, non potevo esserne sicuro. Intanto la pompa mi piaceva e continuai a farmelo succhiare. Ad un tratto, ancora bendato, mi ritrovai il culo del ragazzo tra le mani. Le voci femminili suggerirono che quella persona mi aveva appena spompinato. Sentì i peli sul sedere e a quel punto fu tutto chiaro. Mi tolsero la benda e di fronte a me comparve un ragazzo nudo, Jerry. Le donne mi incitarono a succhiarlo. Non potevo opporre troppa resistenza, dato che erano tre contro uno e così ubbidì spompinando quel ragazzo. Da etero convinto qual'ero, fu il primo uccello che presi in bocca. Subito dopo fu Jerry a succhiarmelo. Stavolta non ero bendato e mi imbarazzava. Protestai un pò ma infondo mi piaceva quel bocchino. Poi Rossana lo succhiò al nipote mentre Manuela fece la stessa cosa con me. Rossana si impalò sul cazzo del nipote mentre Manuela proseguì a leccarmelo. Intanto Jerry mi baciò in bocca e così limonammo, il tutto sotto lo sguardo vigile di Elisa che ci dette delle troie. Ormai ero troppo eccitato per ragionare. Jerry venne nella figa della zia mentre io schizzai in bocca a Manuela. Seppur con delle belle donne di contorno, si trattò della mia prima splendida esperienza con un ragazzo. Dopo quella volta, io e Jerry andammo ben oltre le pompe arrivando a scopare magnificamente. Sono sincero, scoprì, pian piano, il gusto sottile della trasgressione vivendola fino in fondo. Questo piacere permane tutt'ora, tanto è vero che continuo ad avere rapporti intimi con lui. A volte le tre donne sono presenti, altre invece no. Devo sicuramente ringraziarle per avermi mostrato nuovi orizzonti erotici. In ogni caso, io lo infilo regolarmente nel culo del nipote di Rossana e godo davvero tanto.



Fine di un sogno incestuoso

Sono Serena. Scopavo ormai da mesi con mio figlio Raniero ma sapevo che questa condotta era sbagliata. Avevo bisogno di un supporto, un appiglio per uscire da quella spirale. Lo trovai nella mia amica Monica. Lei era convinta che io non potessi continuare in quel modo e così mi presentò uno stripper. Inizialmente mi mostrai scettica ma poi dovetti convenire che si trattò della scelta giusta. Ron, il giovane ragazzo dotato, scopò prima lei e poi me. Finalmente mi sentì libera ad esser sfondata e provai unicamente piacere senza quella sensazione di torbido indotta dall'incesto. Sapevo che Raniero stava spiando mentre io, Ron e Monica ci divertivamo in tre. Gli feci un pò male, ma così abbandonò l'idea che la madre potesse essere la sua donna. D'altra parte, conoscendolo, si sarà tirato pure una bella sega osservando il triangolo. Adesso mi sento molto più sollevata. Raniero dovraà decidersi a trovare un'altra ragazza oppure gli toccherà segarsi spiando la madre che scopa con altre persone. 


Soddisfo mia madre

Mi chiamo Raniero. Dopo la separazione da mio padre, mia madre Serena cominciò ad andare allo sbando. Delusa dal matrimonio, provò a frequentare altri uomini che però la mollavano puntualmente dopo essersela scopata. Vi confesso che lei mi è sempre piaciuta. Non è di sicuro una santa ma, anche la più grande troia, qualche scrupolo se lo pone prima di andare a letto con il figlio. Giunsi alla conclusione di essere io la persona adatta a lei, per quanto l'incesto sia una modalità dannatamente sporca. Un giorno decisi di approcciarla. Senza troppi giri di parole, le accarezzai le tette arrivando a infilarle le mani nelle mutandine. Serena non se l'aspettava ma le piaceva essere toccata. Tutto sommato non si oppose granché, il che mi stimolò a proseguire. Quando le leccai la figa, cedette completamente. Il cazzo divenne durissimo, la porcellina me lo succhiò. Dopo di ciò, cominciammo a scopare alla grande. Ero attraversato da due sensazioni contemporaneamente, una di grande piacere, l'altra di schifo, ma la prima superava di gran lunga la seconda e mi incitava a spingere sempre con più decisione l'uccello nella bernarda. La impalai a candela, poi si mise sopra di me a cavalcioni. Ci stavo prendendo gusto. Mi feci succhiare di nuovo il cazzo prima di possederla nuovamente sul divano. La ripassai a pecorina e a missionaria portandola all'orgasmo. Fu una soddisfazione notevole dal momento che diceva che, spesso, con gli uomini, non riusciva a raggiungerlo. A quel punto venni e le schizzai sulla pancia. Da quel giorno Serena prende la sua dose quotidiana di cazzo dal sottoscritto. È un po' combattuta, da un lato spera che io mi fidanzi con qualche ragazza per non proseguire la torbida relazione. Ma il tempo passa ed io continuo a soddisfare solo lei. Ormai credo che si stia gradualmente abituando a vivere una vicenda innaturale e immorale quasi come normale. Ma i cambiamenti sono sempre dietro l'angolo.



lunedì 22 maggio 2023

Abusata dai topi d'appartamento

Mi chiamo Tom. Paul è il mio migliore amico. Io e lui, nel bene e nel male, condividiamo praticamente tutto. Eh già, perché insieme non guardiamo soltanto le partite ma, spesso e volentieri, anche film porno, eccitandoci non poco immaginando che con noi possa esserci una ragazza. La nostra amicizia è un tantino morbosa, lo ammetto. Economicamente non ce la passiamo granché per cui siamo costretti ad arrotondare, di tanto in tanto, con dei furti in appartamenti. Quella sera, coi volti coperti da passamontagna, ci intrufolammo in una casa apparentemente vuota, ossia senza gente dentro. Cominciammo a raccogliere un po' di oggetti elettronici e gioielli sparsi qua e la. Il bottino non fu così congruo. Ad un certo punto, entrando in una stanza, ci trovammo inaspettatamente davanti una biondina niente male, evidentemente la figlia dei proprietari, mezza addormentata sul letto. Si presentò dunque una ghiotta occasione di scopare una bella ragazza in due. Solo dopo scoprimmo che si chiamava Martina. La biondina protestò, cercò di urlare ma noi le consigliammo di restare calma. La ragazza capì in fretta che avrebbe fatto meglio a succhiarci il cazzo, tanto per cominciare. Succhiò il mio uccello, poi le spinsi la testa verso quello del mio amico. Era eccitante darle il ritmo della pompa. Più andammo avanti, più Martina si sciolse. Era nuda, a parte i calzini colorati. Riempimmo, alternandoci, la sua bocca e la sua figa e la scopammo molto a lungo su quel letto. Fu davvero estasiante. Ci rendemmo conto che i genitori, quella sera, non sarebbero mai rientrati per cui ce la spassammo con lei praticamente tutta la notte. Alla fine non riuscimmo a trattenere l'eccitazione e le schizzammo copiosamente in bocca. La ragazza accolse quel mare di sborra. Peccato non poter scoprire il volto ma rischiavamo grosso tra violazione di domicilio, furto e stupro. Una denuncia contro anonimi finisce spesso nel dimenticatoio. Dopo la lunga trombata, la poverina ci preparò anche il caffè. Fu un vero peccato doverla salutare alle prime luci dell'alba.


Scopando il ladro d'auto

Mi chiamo Rosalba, sono una signora matura e porca e indosso sempre tacchi e autoreggenti. La mia amica Viviana, piuttosto adirata, mi raccontò di aver subito, di recente, il furto dell'auto. Le spiegai di essermi trovata in una situazione simile alla sua ma di aver tratto addirittura un beneficio enorme da una vicenda potenzialmente negativa, destando inevitabilmente la sua curiosità. Viviana si lasciò palpare il seno, e lecco' il mio, pregustando ciò che le avrei confidato di lì a poco. Per eccitarla di più, attesi un po' prima di esporre i dettagli. Poi, finalmente, diedi sfogo alla sua curiosità. Riuscì a distogliere il ladruncolo dal proprio intento criminale dopo averlo colto in flagrante. In realtà lo sorpresi mentre cercava di forzare la portiera dell'auto. Si trattava di un ragazzo. Non lo avrei denunciato a patto che fosse venuto a casa mia. Ero decisa a farmelo anche se lui, all'inizio, si dimostrò un tantino titubante asserendo di preferire le giovani fanciulle alle donne mature come la sottoscritta. Il ladro, Raffaele, fece anche il prezioso. Non se la sentiva di avere rapporti con una donna dell'età della madre, affermando di preferire le ragazze. Ma io so massaggiare bene il cazzo, anche fuori dai pantaloni, per cui, alla fine, il tipo ebbe una bella erezione tenuta viva dai prodigi della mia bocca e della mia lingua. Gli succhiai perfino le palle. Il lavoretto fu così accurato che il ragazzo mi venne in bocca. Non mi bastava un pompino, volevo scopare, e così cominciai a fare la troia davanti a lui invitandolo a toccarsi. Dopo un po' Raffaele indurì nuovamente e mi prese a pecorina. Poi, mi misi sopra di lui. A quel punto dettai io il ritmo della scopata che divenne sempre più intensa. A forza di su e giù arrivai all'orgasmo. Lui non ancora, per cui mi diede una ripassata voltandomi sottosopra. Poi mi schizzò copiosamente in bocca. Accolsi tutto il seme, soddisfatta della sua eiaculazione. Il racconto stimolò parecchio Viviana che, dopo l'approccio saffico soft, avvenuto prima di aver narrato la storia, si lasciò leccare di nuovo le tette. Ci ritrovammo sdraiate. Viviana non è propriamente lesbica ma può cedere con una donna quando non ha un uomo a disposizione. Quasi invidiosa della mia situazione, mi confessò di desiderare fortemente il cazzo. A quel punto presi la palla al balzo e ne approfittai per castigarla con un bel dildo nella passera. E così, alla fine, oltre al ladro, feci godere pure la mia amica. Il sesso è davvero contagioso!



venerdì 19 maggio 2023

Coinquiline in calore

Mi chiamo Anna. Misi un annuncio per cercare una coinquilina. In tal modo avremmo potuto dividere la spesa del fitto. Insieme a Viola trovammo casa presso la signora Rosa. Tutto procedeva in modo tranquillo ma, un bel giorno, la signora trovò un dildo di Viola nell'abitazione e sgridò la sottoscritta. Quando lo raccontai a Viola mi aspettavo le sue scuse. Dopotutto, rischiavamo di essere cacciate fuori di casa per comportamento non adeguato. Ma Viola mi rispose in modo antipatico. A quel punto decisi che mi avrebbe ripagata in natura e così cominciai a spogliarla. All'inizio non sembrava molto ben disposta ma poi si sciolse ed io le ficcai il dildo nella fregna. Viola si eccitò e mi palpò e leccò le tettone. Gliele strofinai perfino in faccia. Anche lei mi mise un dildo nella patata ma per breve tempo. Ripresi io le redini della situazione in mano scopandola a pecorina e a candela con lo strap-on. Mi eccitava vederla godere e fu bellissimo quando arrivò all'orgasmo. A quel punto mi sentì di esplodere e usai un dildo nella figa. Intanto lei me ne piazzò uno più piccolo nel culo. E così me ne venni anch'io. Bhè, d'ora in poi non basterà nascondere i dildo, dovremo stare attente a non farci beccare mentre scopiamo altrimenti la proprietaria ci caccerà davvero di casa!  


giovedì 18 maggio 2023

Estetista ingorda

Mi chiamo Monica. Di solito mi recavo in un centro estetico per effettuare manicure, pedicure, cerette etc. La direttrice, Ada, sembrava una donna seria ma non lo era affatto. Mentre attendevo il mio turno, il mio ragazzo mi stava mollando a telefono. Ada ascoltò la conversazione. Credevo che la donna intervenisse per consolarmi, e all'inizio fu proprio così. Ma poi finì per baciarmi e toccarmi coinvolgendomi in una lesbicata pazzesca. Ci leccammo e sditalinammo a vicenda. Durante i godimenti, Ada chiese se avessi amiche in crisi coi fidanzati. Voleva che le portassi lì in modo tale che lei se ne sarebbe presa cura proprio come aveva fatto con me. Sul momento mi sembrò una proposta indecente ma pensai al mio tornaconto. Avrei usufruito per un anno gratis dei servizi estetici se le avessi condotte lì. In sostanza, io e Ada giungemmo ad un torbido accordo proprio mentre gliela leccavo e se ne stava beatamente venendo. Ricordo ancora l'odore intenso di quella vagina matura orgasmata. Dopo di ciò, Ada cominciò a farsi tutte le ragazze che portavo senza pietà, compresa la sottoscritta. Avevamo tutte bisogno delle sue attenzioni, delle premure intime di quella donna perversa e irresistibile. E Ada non è mai sazia, chiede anche alle mie amiche di portare loro amiche, conoscenti, sorelle, pur di espandere il suo harem. Non ho mai conosciuto una porca del suo calibro!



Le mansioni aggiunte della cameriera

Mi chiamo Luana. Sono una cameriera. Quando fui assunta dalla signora Silvia, non credevo di dover adempiere a certe mansioni che esulano dal cucinare e tenere pulita e in ordine la casa. I primi mesi non accadde nulla di particolare. Ma, un pomeriggio, la signora mi chiamò in camera sua. Stava distesa sul letto mezza nuda con un cuscino che la copriva parzialmente. Chiesi cosa desiderasse e lei, di pronta risposta, tolse il cuscino scoprendo la passera e invitandomi a leccarla. Mi pareva una strana situazione ma non volevo delulderla. Temetti seriamente per il posto di lavoro e così scesi a compromessi leccandole la patata: era bagnatissima! Slinguazzai per un pò ma poi passò lei a condurre il gioco leccandomi per prima cosa i capezzoli. Dopo di ciò incollò la lingua alla mia figa e non la mollò per un'oretta buona. Mi sentivo di impazzire, nessuno mi aveva mai leccata con tanta foga. Silvia sembrava davvero assatanata! Proseguì masturbandomi con le dita e riprendendo successivamente con la lingua. Andai letteralmente in estasi. Silvia mi dette il colpo di grazia con le dita ed io esplosi di piacere urlando come una cagna. Poi mi fece stendere e si mise sopra in modo che io ricambiassi. Ma era così eccitata che bastarono pochi minuti affinchè raggiungesse l'orgasmo. Assaporai i suoi liquidi intimi intuendo che quel pomeriggio di sesso non sarebbe stato certo occasionale e che la signora pretendeva di andare a letto con la cameriera in maniera costante. Quando pronuncia il mio nome sò già cosa desidera.  


Mia nonna con la cameriera

Mi chiamo Melania. Credevo che nonna Olga fosse una donna tranquilla, invece mi dovetti ricredere. Non avrei mai immaginato che cominciasse una relazione erotica con Irina, la bella cameriera dell'est. Quando le sorpresi probabilmente stavano già giocando da un pò. Quella porcella di Irina mette sempre le autoreggenti a rete, giusto per far arrapare ancor di più mia nonna. Credo che la cameriera inizialmente ci stesse per tenere il lavoro ma poi, evidentemente, tra le due era nato del tenero. Fatto sta che lesbicano come matte e mia nonna usa pure il dildo nella passera della cameriera. Accidenti, che troie! Devo ammettere che sono capaci di farmi eccitare. Chissà, magari un giorno o l'altro potrei lanciarmi anch'io nella mischia.    


mercoledì 17 maggio 2023

La nuova compagna di papà

Mi chiamo Lucy. Inizialmente non vedevo di buon occhio Marina, la nuova compagna di mio padre. Ero adirata all'idea che quella donna potesse prendere il posto di mia madre, deceduta ancor giovane in un incidente d'auto. Ma poi cominciai a guardarla con occhi diversi. Dopotutto è una bella donna e io adoro le femmine, di qualsiasi età. Cominciò ad assillarmi l'idea di sedurla anche se, infondo, non era così semplice. Avrei dovuto usare una strategia con una donna a cui piace fondamentalmente il cazzo. Marina conviveva con noi già da un po'. Aspettai che mio padre uscisse per beccarla da sola mentre leggeva un libro. Mi accostai a lei proponendole un massaggio ai piedi. Marina non si insospettì più di tanto. Massaggiai i suoi piedi e poi li leccai anche. Marina sembrò spaesata e a quel punto la intimidì con una sorta di minaccia velata: Se non fosse stata disponibile, avrei parlato male di lei a mio padre. La donna, trovandosi in difficoltà, divenne più vulnerabile e così riuscì a baciarla in bocca. Le abbassai le mutande e le leccai la figa con foga. Ebbe un orgasmo ma io non le detti tregua coinvolgendola in una rovente strofinata tra passere. Poi le imposi la mia figa in bocca. Pretendevo che mi leccasse senza se e senza ma e lei lo fece. La tenevo per i capelli mentre mi conduceva soavemente all'orgasmo. Quello fu solo l'inizio di una serie interminabile di lesbicate che prosegue ancora e delle quali mio padre è totalmente all'oscuro. 









Stimolate dal libro saffico

Sono Maria. Ai tempi della scuola io e la mia amica bionda Ilaria eravamo due secchione totalmente incapaci di sedurre ragazzi. Prese dalla disperazione e dall'astinenza sessuale, decidemmo di leggere insieme un libro sul lesbo. In realtà quello fu il pretesto per ritrovarci a fare sesso. Dopo aver letto alcuni passaggi, ci baciammo e da lì fu un crescendo di emozioni durante il quale ci leccammo le fiche a vicenda e pure il culo raggiungendo meravigliosi orgasmi. In realtà si trattava della prima volta per entrambe. Da allora è passato del tempo ma continuiamo a frequentarci e a darci piacere a vicenda, il tutto di nascosto dalle nostre famiglie tradizionaliste.   




Una cameriera per due maiale

Mi chiamo Elena. Premetto che mi piace il cazzo ma nella vita accadono situazioni imprevedibili. Lavoravo come cameriera a casa di una giovane signora di nome Enrica. Ignoravo le perversioni di quella donna ma le scoprì quando invitò a casa Viviana, una sua amica altrettanto porcella. Inizialmente le vidi sedute a parlare tranquillamente ma poi notai un feeling particolare tra le due. Restai a guardare e vidi che si baciavano. Volevo restare fuori da quel siparietto e spiegai di essere etero ma le tipe, fregandosene altamente, mi trascinarono per l'uniforme da cameriera. Senza avere nemmeno il tempo di respirare, mi ritrovai mezza spogliata. Una delle due mi lecco' le tette e l'altra la figa. Inoltre, affermarono di voler estendere i miei limitati orizzonti sessuali. Ci riuscirono eccome! All'inizio credetti di trovarmi in un triangolo soft dove bene o male godevamo un pò tutte. Ma poi, pian piano, quelle maiale presero il sopravvento col chiaro intento di sfondarmela in modo prolungato. Quelle porche assetate godevano a convertire una etero. Devo riconoscere che godetti come una matta. In realtà quelle due sono una coppia micidiale. In seguito sono venuta a sapere che si sono fatte una marea di donne e che anche le etero più convinte avevano ceduto. Del resto, mantenere il lavoro è per me un valido motivo per continuare a farmela sfondare. 



Scopo madre e figlio

Sono un ragazzo di nome Davide. Quando conobbi Amalia, un'affascinante donna matura, credetti di aver fatto bingo. Mi piaceva scopare e schizzare quella formosa signora. Ma Amalia nascondeva un segreto. Decise di rivelarlo dopo circa un mese dall'inizio della nostra relazione. Mi portò a spiare in camera del figlio. Vidi un giovanotto effemminato coi capelli biondi che interagiva con un altro ragazzo. Claudio, il figlio di Amalia, evidentemente gay, succhiò l'uccello dell'altro per poi prenderlo nel culo abbondantemente in svariate posizioni, non ultima a pecorina. Amalia spiegò che, a tutti i suoi ex, dopo aver scoperto la verità sul figlio, si ammosciava clamorosamente il cazzo e sparivano puntualmente. La donna chiese se fosse passata la voglia sessuale anche a me ma io risposi di no. Volevo chiavarla nonostante fossi rimasto incuriosito, spaesato e spiazzato dalle gesta del figlio osservate poco prima. Le palpai le tette e lei mi spompinò. Ma intanto parlavamo sempre del figlio. Non avevo capito che alla madre sarebbe piaciuto se mi fossi "preso cura" pure di Claudio. In pratica mi propose di andare a trovare il figlio la mattina, quando lei era al lavoro. In tal modo avrei potuto comodamente fare sesso completo con il ragazzo. Mi eccitai talmente a dialogare di quelle cose, mentre trombavo Amalia, che le sborrai sulle tettone. Lei fu contenta. Desiderava proprio quello per sè e per il figlio, un uomo che scopasse entrambi. E così la mattina faccio quasi sempre "colazione" col figlio, poi al pomeriggio mi godo il "dessert" con la madre. Direi che non è niente male la situazione, dal momento che scopo tutto il giorno!



Sposata sedotta da una ragazza

Mi chiamo Paola. Sono una donna sposata. Il matrimonio sembrava procedere a gonfie vele ma, ad un tratto, mio marito si invaghì di una ragazza ed io entrai in crisi. Mi confidai con una giovane vicina bionda di nome Lara ma non sapevo che fosse lesbica e che mi avrebbe sedotta alla grande. Mi sentivo debole, vulnerabile, bisognosa di attenzioni. Lara mi piazzò le tette in bocca, mi lecco' la figa ed io persi letteralmente la testa. Gliela diedi sopra il divano, come una puttana. Raggiunsi orgasmi favolosi in un gioco perverso di lingua e dita e offrì la mia bocca per il suo piacere. Ora capisco cosa provano gli uomini ad andare a letto con una giovane e frizzante puttanella come Lara.


martedì 16 maggio 2023

Lesbo video for money

Mi chiamo Caterina. Io e Sonia, la mia coinquilina avevamo assolutamente bisogno di soldi. Non sapevamo più come mangiare e pagare le bollette fin quando incontrammo, per caso, Marika, una ragazza elegante e sexy poco più grande di noi. Fu lei a proporci un modo discutibile per guadagnare: realizzare un video porno lesbico. Avrei dovuto realizzarlo insieme a Sonia. All'inizio l'idea mi dava il voltastomaco ma il bisogno di realizzare soldini era maggiore. Sonia finì per leccarmi la fica davanti a quella troia di Marika. Non immaginavo che anche lei entrasse nel gioco per triangolare. Dopo Sonia me la lecco' anche Marika ed io esplosi di piacere. Poi ricambiai Marika mentre lei la leccava a Sonia. Sembrava più che volessimo darci piacere a vicenda che realizzare quel fottuto video. Alla fine Marika si stese strusciando la passera con Sonia, contemporaneamente leccava la figa a me. Continuai a godere e a venire come una matta. Marika, a un certo punto, mi spinse la testa contro la passera di Sonia assicurandosi che anche la mia amica raggiungesse reiterati amplessi. Il video che ne venne fuori fu fantastico e frutto' un bel po' di contanti. Ma, se devo essere onesta, un triangolo eccitante come quello lo rifarei pure gratis!