mercoledì 23 dicembre 2020

Il mio ragazzo preferisce il trans

Mi chiamo Serena. Ambra è la mia migliore amica. La conosco da tempo e sò che con gli uomini ha chiuso da parecchio. E' tendenzialmente diventata lesbica anche se io non avevo mai ceduto alle sue avances. Ma un giorno capitolai e vi spiego perchè. Stavo con un bel tipo palestrato ma, ad un certo punto, mi resi conto che non mi desiderava granchè. Dapprima mi scopava con sufficienza, poi iniziò a non farlo proprio più. Mi ponevo mille dubbi, dopotutto non sono certo una tipa da buttare. Ero sicura che avesse un'altra ma scoprì che non si trattava propriamente di una donna. Lo sorpresi in piscina con un trans e scattai anche delle foto. Sembravano molto affiatati: il trans lo spompinava, lui lo scopava allo sfinimento riempendolo di sborra. Un'inondata copiosa sul culo da brividi. Con me non era mai venuto in quel modo. Mi resi conto che tra i due c'era una forte passione. Palesemente cornuta e notevolmente delusa cercai il conforto di Ambra. Mi confidai con lei mostrandole quelle foto. Ambra disse che non avevo speranze, che non potevo competere con un trans così focoso. Ma le faceva anche comodo dire così per trascinarmi verso l'altra sponda per me del tutto ignota fino a quel momento. Disse che avrei dovuto provare anche io qualcosa di diverso, che mi avrebbe consolato lei. Ambra, la mia migliore amica, una lesbicona incallita che non vedeva l'ora di mettermi le mani addosso. Pensate che l'abbia respinta, che le abbia detto di no? In realtà ci sono stata, mi sono goduta le sue attenzioni e probabilmente sono diventata lesbica anche io. Ma una cosa è certa, la cura ha funzionato dal momento che adesso soffro molto meno. Il mio ragazzo và a trans e io vado a fica...

transex

Provino porno per coppia

Mi chiamo Ronnie. Agata, la mia ragazza, è davvero una bella tipa. Ero geloso di lei e lo diventai ancor di più quando decise di tentare la strada del porno. Pensavo fosse solo la smania passeggera di un momento ma Agata era proprio decisa a fare l'attrice hard al punto che ottenne realmente un provino. Divorato dalla gelosia l'accompagnai per capire in che ambiente avrebbe lavorato. Fu così che conobbi Albert, un attore porno navigato. Agata interagì con lui davanti a me. Albert le leccò la fica poi lei lo spompinò. In quel contesto eccitante mi lasciai sfuggire che volevo provare anche io quella carriera. Albert non mi negò la chance ma disse che sarei stato anche con lui. Non avevo mai fatto certe cose con un uomo ma l'adrenalina abbassò tutti i freni inibitori e mi lasciai andare. Gli leccai la punta del cazzo insieme a lei. Poi lei e lui mi sbocchinarono sia insieme che a turno. Scopai Agata mentre lei succhiava Albert. Ma quest'ultimo decise che me lo avrebbe messo nel culo e così fu. Lo presi a candela mentre Agata mi spompinava. E quel porco di Albert alla fine godette e mi schizzò tutto in bocca e sul petto davanti ad Agata. Siamo stati ingaggiati entrambi ma adesso mi sento davvero un pò frocetto. Agata minimizza e dice: "Che importa, quel che conta è che hai preso anche tu il lavoro..." e io le rispondo:"Già ma l'ho anche preso ampiamente nel culo!".   

sexy trio

La zia ringiovanita

Mi chiamo Ally. Era un bel pò di tempo che non andavo a trovare zia Renata. Fu felice di vedermi. Dai suoi discorsi mi resi conto che si sentiva sola e che avvertiva più che mai l'impietoso scorrere del tempo. Rimpiangeva la sua vita passata. Percepivo la sua voglia frenetica di far sesso da come mi toccava. Incominciai a sudare e sentì il bisogno di fare una doccia. Ero ormai nuda sotto l'acqua quando vidi la zia spogliarsi proponendomi di farla insieme! Usò una banale scusa, disse che lo faceva per risparmiare acqua. Una volta lì sotto le sue mani focose accarezzarono il mio corpo, mi palpava le tette e frugava la fregna. Disse che la facevo sentire giovane e a quel punto persi ogni freno inibitorio. Poco dopo ci ritrovammo sul letto. Spalancai le cosce e lei mi slinguazzò a dovere la fregna regalandomi sensazioni di sublime piacere. Poi la ricambiai leccandole i capezzoli, la fica e perfino i buco del culo. Più che infoiata fui condotta dalla zia in una 'forbice' infuocata dove le passere si frugarono senza esitazioni fino al raggiungimento del reciproco orgasmo.  

zia e nipote

martedì 22 dicembre 2020

Coppia dal dottore

Mi chiamo Jasmine. Ho un fisico niente male, gambe e culo tonici che farebbero drizzare l'uccello a parecchi maschi. Ma James, il mio ragazzo, è un caso a parte. Mi ero accorta già da un pò che la fica non lo entusiasmava granchè ma lui continuava a negare il suo interesse latente per la minchia. Un giorno riuscì a convincerlo ad andare dal dottore per fare chiarezza. Ero convinta che il problema lo avesse James ma il medico volle fare una verifica completa su entrambi. Il sig. Robert, per definire la situazione, effettuò una prova pratica. Dapprima fui io a sbocchinarlo e poi toccò a James. Di me fu contentissima e gli fu chiaro che il problema lo avesse il mio partner. James faceva finta di non desiderare a sufficienza quel cazzo, aveva paura di venire allo scoperto. Poi finalmente si decise a prenderlo in bocca. Ero pronta a questa eventualità e così, mentre lui ciucciava l'uccello del dottore, mi preparai a sfondargli il culo con lo strap-on. L'importante è tirar fuori la verità che poi una soluzione si trova sempre...

culo sodo


Pompino estenuante

Mi chiamo Erica. Conosco Simona da anni. L'anno scorso ci fidanzammo con due tipi, io con Antonio e lei con Marco. Mi bastò poco per scoprire che Antonio era tendenzialmente una checca. Me ne accorsi beccandolo a guardare uomini nudi su internet. Quando lo raccontai a Simona lei mi disse che anche il suo ragazzo non sembrava troppo voglioso di far sesso con lei. E così pensammo bene di organizzare un bel giochino. Li spogliammo nudi piazzandoli uno vicino all'altro. Antonio fu subito attratto dal cazzo dell'altro e cominciò a propinargli un favoloso bocchino. Io e Simona ci godevamo lo spettacolo che si rivelò piuttosto lungo dato che Marco non veniva ancora. Antonio era ormai esausto e con la mascella dolorante ma io e lei insistemmo affinchè continuasse. E finalmente, dopo circa 40 minuti di estenuante pompa, Marco spruzzò abbondantemente in bocca ad Antonio. La prossima volta mi sà che il mio tipo lo prenderà anche nel culo...   

pompino


lunedì 21 dicembre 2020

Mia sorella maggiore

Mi chiamo Diana. Mia sorella maggiore Alessandra è stata sempre un pò stronza, vanitosa e piena di sè. E' oggettivamente molto bella ed è sempre stata circondata da uomini e ragazzi. Ma l'utimo, di cui lei era piuttosto invaghita, l'aveva lasciata da un giorno all'altro. Temevo che in seguito a tale delusione Alessandra sarebbe diventata ancora più antipatica. Tutto lasciava presagire ciò. Una mattina i miei non c'erano e rimasi a casa da sola con lei. Dopo colazione la tazza mi sfuggì di mano, cadde sul pavimento e si frantumò in mille pezzi. Alessandra non perse occasione per rinfacciarmi che sono una buona a nulla. Ma poi ribadì che era tornata single e che aveva una gran voglia di fare sesso. Inaspettatamente mi ritrovai addosso le sue mani e poi la lingua. Quell'approccio lesbo incestuoso iniziò a diventare molto piacevole. Alessandra sembrava molto a proprio agio il che mi fece pensare che lo aveva già fatto con qualche sua amica. Usava lingua e dita abilmente e mi condusse a una favolosa strofinata tra passere. Ci presi gusto finchè esplodemmo entrambe dopo un bollente 69.  

lesbo incesto

venerdì 18 dicembre 2020

Triangolo lesbo al centro massaggi

Mi chiamo Amalia. Sono molto amica della proprietaria di un centro benessere. Spesso andavo lì a farmi massaggiare. A volte c'era una bionda, altre una moretta. Le ho sempre trovate un pò strane entrambe e persuasive nello sguardo ma non ci detti mai tanto peso. Finchè un giorno, trovandomi in anticipo rispetto all'orario della seduta, le beccai nude che facevano sesso tra ragazze. Sconvolta e, lo ammetto, decisamente bigotta dissi loro che non erano professionali e che avrei raccontato tutto alla direttrice. Mi fecero notare che in tal modo avrebbero perso il posto di lavoro e così proposero di massaggiarmi entrambe, che avrebbero effettuato una seduta più esauriente sempre allo stesso prezzo. E così accettai. Ma ben presto le loro mani brandirono entrambe il mio culo e poi la mora si mise a leccarmela mentre la bionda, dietro di me, mi parlava in modo sensuale e leggermente da troia. E poi fu proprio la bionda a leccarmela mentre la mora mi baciava. Ormai ero coinvolta in un bollente triangolo saffico. Leccai la fica della mora mentre loro due si baciavano. Poi io e la mora leccammo insieme la bionda, io la fica e lei il culo. In un intreccio finale la lingua della bionda mi portò dolcemente all'orgasmo.

figa

La compagna di mio padre

Mi chiamo Annamaria. Persi mia madre da piccola e mio padre, anni dopo, si cercò una nuova compagna. All'inizio fui un pò restia nei confronti di Rona, donna di origine rumena. Ma poi la trovai simpatica. Lei si portava giovane di corpo ma anche e soprattutto di testa. Quando qualche volta andavamo in giro ci scambiavano addirittura per sorelle. Non nascondo di aver sempre avuto, sotto sotto, fantasie sulle donne. Mio padre stava molte ore a lavoro e mi trovavo spesso da sola a casa con Rona. Ogni giorno che passava parlavamo sempre di più finchè una volta lei venne nella mia camera da letto e, tra un discorso e l'altro, finimmo dolcemente a far sesso. Baci, leccate di capezzoli, leccate di fica che ci condussero piacevolmente all'orgasmo. 


La prestigiatrice

Mi chiamo Diana. Conobbi Dora attraverso una comune amica. Mi disse di fare la prestigiatrice. Trovai strano che insisteva parecchio per darmi una dimostrazione pratica a casa mia. Alla fine la invitai. Sembrava bravina ma qualcosa in lei non mi convinceva del tutto. Inoltre la bacchetta che aveva con sè somigliava decisamente più ad un dildo. Mi baciò e mi leccò i capezzoli con disinvoltura. Mi sembrò strano dato che non avevo mai provato certe cose con una donna. Con decisione mi allargò le gambe ed iniziò a leccare amorevolmente la figa. A quel punto cominciai davvero ad eccitarmi e scoprì le sue tettone. Le leccai prima i capezzoli, poi la fica portandola all'orgasmo. Dopo però fui io a raggiungerlo dal momento che mi fece mettere a pecorina e intanto 'inzuppava' la dildo bacchetta nella fregna ormai bagnata. Si mise sù di me a cavalcioni e le leccai ancora la figa portandola al secondo orgasmo. Poi concludemmo in bellezza con una focosa forbice durante la quale venimmo entrambe.


martedì 15 dicembre 2020

Invaghita della massaggiatrice

Mi chiamo Oriana. Conobbi Elena in palestra. Lei è istruttrice di fitness e anche massaggiatrice. E' una bionda pazzesca, tutti gli uomini le sbavano dietro. Io non sono male ma niente di che al suo confronto. L'ho sempre ammirata e pian piano sono diventata sua amica. Quando disse che potevo andare a casa sua per allenarci insieme mi sentì lusingata. Durante l'allenamento avvertì però una fitta e così lei decisi di farmi rilassare con un massaggio. Usava le mani divinamente ma restai sorpresa quando le sue dita si spinsero oltre fino a sgrillettarmi la passera! Ero affascinata da lei, lo ammetto, ma non pensavo che ci avrei lesbicato. A quanto pare per lei era normale tutto ciò, per me invece si trattava della prima volta. Mi leccò splendidamente la figa ed io, estasiata, ricambiai con dedizione al punto da procurarle ben due orgasmi. Poi fu lei a portarmi al culmine del piacere affondando nuovamente la lingua nella mia patata. E, alla fine, raggiunse il terzo amplesso strofinandosi voluttuosamente sul mio corpo. Non avevo mai provato nulla di simile e sono pazza di lei anche se resto con i piedi per terra dal momento che la bella Elena è supercorteggiata.

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giovedì 10 dicembre 2020

Mio fratello con l'operaio

Mi chiamo Flavia. Rimasi da sola a casa con mio fratello Francesco mentre un operaio tinteggiava casa. Questo ragazzo, coetaneo di mio fratello, si chiamava Alberto. Non sapevo che Francesco fosse gay. Quando mi allontanai per alcuni minuti e poi ritornai, trovai l'operaio sulla scala col cazzo di fuori e mio fratello che glielo smanettava. Fu così che mi resi conto che Francesco è gay. L'altro non lo sembrava tanto dato che in precedenza mi aveva guardato più volte le gambe. Finsi di lasciarli soli e mi misi a spiarli per vedere come andava a finire. L'operaio dapprima sbocchinò mio fratello e lo inculò. Poi però fu Alberto a prenderlo nel culo e, alla fine, fecero tutti e due una bella sborrata. Però... Che forza mio fratello! E' riuscito a sedurre un etero!

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La mia amata nemica

Mi chiamo Ada. Lavoro in un'azienda dove ci sono tutti uomini tranne la mia collega Raffaella. Il capo, il dr. Paolo Onofri, è stato per anni un donnaiolo. Single, sposate, puttane, nere, asiatiche se le ripassava tutte in virtù del potere dei soldi e di un discreto cazzo. Di questo 'giro' abbiam fatto parte anche io e Raffaella che l'abbiamo data per mantenere il posto di lavoro, non certo perchè Onofri è un bell'uomo. Con gli altri impiegati io e lei scopavamo poi per piacere. Tra me e Raffaella non è mai corso buon sangue. C'è stata sempre rivalità essendo entrambe belle donne. Ognuna voleva dimostrare di essere migliore dell'altra. A un certo punto però l'andazzo cambiò. Onofri, ormai stufo della figa, diventò gay e pretese di essere spompinato dal suo vice mentre guardava gli altri maschi accoppiarsi. Insomma una sorta di harem gay per soddisfare le sue nuove voglie. Quando tutto ciò iniziò mi ritrovai l'unica donna presente in azienda dato che Raffaella era in ferie. Osservai per una settimana quei porci che scopavano e nessuno di loro mi avrebbe dato il cazzo perchè in quel torbido gioco voluto dal capo non erano previste donne. La fregna mi bolliva, mi sentivo di impazzire. Quando Raffaella rientrò non mi sembrò vero di andarla a trovare. Non ci sopportavamo ma adesso lei rappresentava carne calda per soddisfare il mio piacere. La misi al corrente della situazione e non ci volle molto a convincerla a lesbicare: baci, leccate di capezzoli, leccate di fica che accesero anche lei. Fui pronta per 'incrociare' la mia passera con la sua in una sorta di trombata tra donne. L'orgasmo giunse profondo per entrambe dopo quella voluttuosa strofinata tra passere e facemmo il bis a 69. Meno male che è tornata, non l'ho mai adorata così tanto.

capo



mercoledì 9 dicembre 2020

La calda amica di mia figlia

Mi chiamo Dolores. Premetto che sono sempre stata eterosessuale. Non concepivo i rapporti fisici tra persone di sesso uguale. Ma Nadine, l'amica di mia figlia Ambra, mi fece ricredere del tutto. In realtà Nadine mi aveva sempre guardata con interesse ma forse io non ci facevo troppo caso. L'occasione con lei capitò dopo la mia separazione. Le continue infedeltà coniugali di mio marito, che si sbatteva donne molto più giovani di me, portarono inevitabilmente alla rottura del matrimonio. La bella Nadine si pesentò una sera a casa all'improvviso. Ero sola dato che mia figlia stava fuori col ragazzo. Le offrì un drink e lei gradì. Non sembrava volersi intrattenere poco. Disse che mi avrebbe consolato dalla separazione. Man mano che ci stavo a contatto mi resi sempre più conto che lei era interessata a me. Al principio mi sembrò impossibile dato che una così potrebbe avere un sacco di uomini facilmente. Ma quando ricevetti la sua lingua audace in bocca ebbi la certezza che fosse una grandissima lesbicona. Complice l'alcol, ebbe gioco facile a stendermi sul divano e a baciarmi leccandomi anche il viso. Quando iniziò a leccarmi le tette caddi definitivamente in suo potere e con ciò tutti i miei tabù. Mi leccavo le labbra dall'eccitazione. Poco dopo Nadine usò la lingua nella fessura figale portandomi al settimo Cielo. Provai un orgasmo profondissimo. Proprio in quel momento sopraggiunse inaspettatamente mia figlia e mi sorprese a gambe aperte mentre Nadine assaporava ancora i miei umori. L'imbarazzo fu a dir poco enorme. Ma Nadine non temeva nulla, anzi, si rivolse ad Ambra in modo sfacciato dicendole: "Vedi, tua mamma ha già provato il piacere dell'alltra sponda, perchè non ti unisci a noi?" e la tirò per una mano... A quel punto ci ritrovammo a fare porcate saffiche in tre tutta la notte. Non sò proprio dove le trova certe amiche mia figlia ma Nadine è proprio una forza della natura...



Se manca il cazzo c'è l'amica

Mi chiamo Adriana. Io e la mia migliore amica, Marta, avevamo conosciuto due tipi in un bar. Pensai bene di invitarli a casa mia in modo che io e lei potessimo scopare comodamente con loro. Marta arrivò puntuale all'appuntamento ma quegli uomini ci dettero buca tramite uno squallido sms. Marta era molto carica ed anche io ma senza maschi non avremmo potuto scopare, o almeno così pensavo. Tra i discorsi ed un caffè notai che lei era sempre più vogliosa finchè fece un chiaro riferimento al sesso tra donne. A dire il vero una cosa del genere mi aveva sempre fatto schifo soltanto all'idea. Ma la mia amica era particolarmente calda e troia. Senza alcun pudore mi piazzò la lingua in bocca ed io fui colta da un brivido di eccitazione. Quando al bacio seguirono le sue dita che si fecero strada tra le mie gambe, persi del tutto il controllo e la lasciai fare. Sditalinava e leccava i miei capezzoli. Ormai ero in estasi profonda. Spalancai le cosce e lei mi leccò la figa perbene conducendomi piacevolmente all'orgasmo. Poi fu il mio turno di ricambiare quelle attenzioni ed assaggiai anche io la prugna leccandola fino all'amplesso. Il giorno dopo quei tipi si rifecero vivi dando la loro disponibilità e mi dissero: "Possiamo venire?". Gli risposi: "No, non è il caso, a venire ci abbiamo già pensato io e la mia amica..." 

milf


venerdì 4 dicembre 2020

Le gran tettone di Brunella

Mi chiamo Jenny. Era impossibile non essere invidiosa della mia amica Brunella, una moretta con due tettone da sballo. Con quelle bombe attirava tutti i ragazzi e a me non restava nessuno che mi corteggiasse. Iniziai ad odiarla un pò ma un giorno, trovandomi faccia a faccia con lei, la situazione prese una piega del tutto inaspettata. Con le mie tettine striminzite non avrei mai potuto competere con lei. Ma Brunella non si comportò affatto da stronza, anzi, ci tenne a sottolineare che non mi avrebbe lasciata in disparte per pensare solo ai ragazzi. Fatto stà che ci ritrovammo a parlare mezze nude in camera da letto ed io rimasi estasiata dalle sue amabili tettone. Ci baciammo. Poi non resistetti alla tentazione e gliele succhiai. Lei mi fece stendere sul letto. Mentre adoravo le sue tettone massaggiandole e succhiandole, lei mi fece un prolungato ditalino ed io alla fine me ne venni intensamente. Poi Brunella aprì le gambe e la ricambiai con la lingua. Era visibilmente eccitata, dopo avermi vista venire, e ci vollero poche suadenti leccate di fregna per condurla all'amplesso e sentire i suoi sapori intimi in bocca. Brunella, che gran tettona che sei! mmm! 

bionde

La mia bella nipotina

Mi chiamo Sandra. Sono una donna single bisex. Erica la mia nipotina è molto carina. Inizialmente mi chiedeva consigli sui i ragazzi con cui usciva. Ma mi resi ben presto conto che con gli uomini era pressocchè frigida. Provai invece a baciarla io e le risvegliai di colpo il desiderio. Proseguimmo e ce la leccammo a vicenda tutto il giorno. Mia sorella, ovvero sua madre, non avrebbe mai sospettato una relazione sessuale tra zia e nipote e così, ogni volta che Erica veniva a trovarmi, ci trastullavamo insieme piacevolmente...

saffiche

giovedì 3 dicembre 2020

Marito trav per l'amante di lei

Mi chiamo Amedeo. Ho sposato Mia, una bellissima mora, cinque anni fa. I primi anni furono normali, trombavamo regolarmente. Poi iniziai a diventare feticista. Di mia moglie mi eccitavano le scarpe, le gambe, i piedi. Ormai non la scopavo più, lei mi faceva venire con la bocca ma soprattutto con i piedi. Da feticista a feticista gay il passo fu breve e lei a un certo punto si trovò l'amante. Era normale che una donna così sexy volesse fottere ed io non ero più in grado di accontentarla. Donald scopava Mia e devo ammettere che lui mi piaceva moltissimo. Sapevo che era etero per cui non ci credevo più di tanto in un eventuale approccio tra maschi. Ma fu proprio Mia ad aprirmi un varco di speranza con lui. Un giorno torani a casa dopo il lavoro. Trovai Mia sul divano in lingerie e tacchi. Donald l'aveva appena scopata. Mia odorava tutta di uomo e mi venne voglia di interagire con lei. Sempre nello stesso modo, naturalmente: baciando le sue gambe, leccando i tacchi, facendomi segare coi piedi. Poi Mia ci aggiungeva anche la bocca. Durante quel siparietto, Mia ebbe una grande idea: disse che probabilmente sarei piaciuto a Donald se mi fossi vestito da donna. Avrei fatto di tutto per prendere il cazzo di quell'uomo e così lasciai che Mia mi aiutasse a 'diventare donna'. Mia lo aveva fatto per tirarmi sù di morale dato che ero un pò giù ma quando incontrai Donald l'attrazione erotica tra di noi fu esplosiva. Succhiai il suo cazzo e me lo presi tutto nel culo per ben due volte. Eh si, perchè dopo che mi venne in bocca copiosamente ci fu anche una seconda scopata. Mia rimase sconvolta, non credeva di assistere ad un incontro così passionale e soprattutto che il suo amante fosse tendenzialmente frocio proprio come il marito. Lo sò che rimase delusa ma non lo ammise mai ed esorcizzò il tutto masturbandosi la fregna. Eh già, perchè in qualche modo si era eccitata pure lei guardandoci fare sesso. Donald è proprio il mio tipo ideale, me lo tengo ben stretto, e penso proprio che Mia non abbia difficoltà a trovarsi uno stallone, stavolta tutto per lei.  

calze a rete


Modelle monelle

Mi chiamo Sara. Sono una modella. Parte del mio successo lo devo alla disponibilità che ho avuto nei confronti di uomini ricchi che contano nel mio campo. Nella disponibilità rientra andare a certi festini a base di orge e canne. Megan, la mia bella collega, si presta egualmente a questo genere di situazioni ma non sapevo che, in realtà, con gli uomini finge perchè non si eccita più di tanto. Scoprì il suo orientamento saffico quando decise di restare da sola con me appena ultimato un servizio fotografico. Di solito preferisco il cazzo ma con lei mi godetti un favoloso 69 contornato da bollenti orgasmi raggiunti a colpi di lingua nella fregna, il tutto condito con lingua a lingua passionali. Megan è lesbica, ma che resti un segreto! 

belle fiche

mercoledì 2 dicembre 2020

Amiche mature del cuore

Mi chiamo Viviana. Conobbi Miranda alle scuole medie e da lì non ci siamo più perse di vista. Si tratta di un'amicizia di lunga data, si può dire che siamo invecchiate insieme. Ci sposammo perfino nello stesso periodo. Eravamo felici con i rispettivi mariti. Ma poi le cose cambiano. Nonostante non più 20enni siamo ancora due belle donne ma non per i nostri coniugi, pronti a correre dietro alle 18enni. Attraversammo una crisi coniugale parallela. In pratica entrambe non scopavamo più. Spesso mi lamentavo con Miranda e lei rispondeva che dovevo trovarmi un ragazzo che mi scopava ma poi non lo faceva nemmeno lei. Un giorno mi telefonò e disse: "Dai, vieni a trovarmi, ho un'idea carina". In pratica voleva che ci vestissimo in modo sexy con tanto di calze, tacchi, reggicalze per vedere quanto fossimo ancora fighe. Devo ammettere che era una bella sensazione starcene abbracciate sul letto. Miranda cominciò a parlare di sesso, a chiedermi da quanto non lo facessi. Sembrava più eccitata del solito e finì per darmi baci sulla pancia. Proseguì poi con apprezzamenti e baci sul mio culo. Mi sembrava un gioco e mi sembrò quasi naturale ricambiare gli apprezzamenti leccandole un pò le natiche. Ma Miranda era davvero focosa, non voleva qualcosa di soft, mi spinse sul letto. Poco dopo mi ritrovai a gambe aperte con lei che mi leccava la passera. Mi sembrò surreale, del resto non avevo mai fatto sesso con una donna prima di allora. Il fatto che poi fosse lei rendeva tutto ancor più incredibile. Ma godevo, eccome se godevo. Miranda mi offrì il suo corpo caldo, voglioso, leccai anche io la sua patata. Era bello vederla godere, ci alternavamo con le leccate. Finchè finimmo a 69. Io ero già venuta almeno un paio di volte durante quei giochetti mentre lei stava sul punto di esplodere. Si sedette sul mio viso ed io la leccai fino a farla sbrodolare tutta nella mia bocca. Quel giorno fummo davvero intime e naturalmente fu solo l'inizio della nostra amorevole relazione saffica.     

calde

martedì 1 dicembre 2020

La moglie incinta e il marito finocchio

Mi chiamo Wanda. Mio marito Leonardo è un bel ragazzo ma dall'aria un pò ambigua. Un suo amico, Carlo, gli stava sempre appiccicato. Era quasi inevitabile che, prima o poi, tra di loro nascesse un flirt. Forse mancava solo un pretesto, l'occasione adatta. La 'scusa buona' arrivò quando Leonardo mi mise incinta. Dopo qualche mese di gravidanza cominciò a dire che non se la sentiva di farlo. All'inizio credetti che fosse solo un suo disagio. Ma mi dovetti ricredere di colpo quando si portò a casa il suo amichetto. Credeva che io non ci fossi ma assistetti a tutto il loro siparietto sessuale. Pompini, baci, leccate di culo e, dulcis in fundo, Leonardo che lo prese nel culo. Devo ammettere che fu anche eccitante ma la voglia di ricambiargli le corna era troppo forte. E così mi ricordai di Leandro, un tipo che mi era sempre gironzolato intorno con la speranza di rimediare una scopata da me mai concessa. Ma ora era giunto il suo momento di gloria. Ero pronta a dargli tutto, bocca culo e figa, come in effetti feci. Ma Leandro era curioso, voleva sapere come mai avevo cambiato idea di colpo rendendomi così disponibile. Mentre facevamo sesso mi resi conto che il fatto che mio marito avesse l'amichetto lo eccitava parecchio. Dopo splendide trombate nel culo e nella fica mi schizzò stupendamente nel secondo canale. Ma mi resi conto che moriva dalla voglia di conoscere mio marito. Il risultato fu che il duetto divenne un trio di monelli per la gioia di Leonardo che si trastullava con i cazzi degli altri due. Questa storia proseguì ben oltre la gravidanza e così decisi di affidarmi al mitico 'amico delle signore' che non viene mai meno, un grosso cazzo finto che mi fa godere come una porca. Che si fottano pure tra di loro che io ho il mio 'amicone' personale.  

gay

giovedì 26 novembre 2020

Interazione tra pazienti

Mi chiamo Irina, faccio la psicologa. Essendo una bella donna con due gran tettone preferisco curare i pazienti con il sesso piuttosto che con gli psicofarmaci. Tuttavia non sono sempre e solo io al centro dell'attenzione e delle loro fantasie erotiche. Conoscendoli intimamente mi rendo spesso conto che molti di questi, sotto sotto, desiderano il cazzo. Ne ricordo due in particolare che, con la mia complicità, finirono per stare amorevolmente tra loro. Conoscevo già Mark e ci scopavo da un pò. Incontrai Stefano in seguito, proprio in un giorno in cui avevo appena finito di far sesso con Mark. Stefano si rivelò subito molto curioso, inoltre sentì odore di uomo e di seme provenire inebriante dal mio corpo. Decisi di appagare la curiosità di Stefano mostrandogli quattro foto in cui facevo sesso con Mark. Gli apprezzamenti di Stefano verso l'altro non tardarono ad arrivare rivelando la sua spiccata bisessualità e così pensai di dirlo subito a Mark. Quest'ultimo si sentì lusingato sapendo di piacere all'altro e così feci in modo che i due si incontrassero. Li osservai mentre approcciavano intimamente tra baci, carezze e pompini. Mark chiamava Stefano 'Stefania' e lo inculò a dovere a pecorina davanti ai miei occhi. Non vi nascondo che mi scorreva parecchio liquido dalla fica al pensiero di essere stata io l'artefice di quell'incontro, di aver fatto scopare tra loro i miei pazienti oltre a scoparci io. Stefano era così eccitato che eiaculò soltanto prendendolo nel culo e poi fu riempito di liquido caldo dal maschio che lo castigava ingroppandolo con foga. L'odore doppio di sborra nella stanza era davvero molto intenso e sembrò proprio che i pazienti avessero gradito parecchio la cura al punto che accolsero con gioia la mia 'prescrizione' di continuarla ancora a lungo.

psicologa sexy

mercoledì 25 novembre 2020

Le mansioni extra di Vanessa

Sono Vanessa e faccio la segretaria. Da tempo cercavo il modo di aumentare lo stipendio ma il capo, il signor Martin Evans, sembrava essere poco interessato a me. Inizialmente pensavo che non mi calcolasse avendo già chissà quale giro di donne. Ma poi scoprì, sbirciando sul suo computer, foto di giovani uomini sexy. Da lì realizzai subito che Martin era gay. Ecco perchè pareva insensibile al richiamo del mio corpo. Martin non mi avrebbe mai scopata ma forse mi avrebbe aumentato lo stesso lo stipendio se fossi stata una gran porca. Aspettai che fossimo da soli in ufficio e poi lasciai che si avvicinasse a me inventando una scusa. A quel punto andai dritta a sbottonargli i pantaloni e gli propinai un bel bocchino. Naturalmente non se l'aspettava e si affannò a spiegare di essere omosessuale. Il cazzo però indurì quel tanto che mi permise di controllare la situazione. Lo feci mettere a pecora sul tavolo dell'ufficio e gli calai pantaloni e mutande. Gli leccai il buco del culo infilandoci prima un dito e poi due. Ormai il vecchio Martin era in mio potere. Gli piaceva troppo tenere qualcosa dentro al culo. Continuai a leccargli l'ano. Poi si stese e lo sbocchinai mentre gli infilavo due dita nel culo. A quel punto Martin capitolò ed io avanzai la mia richiesta che fu accolta immediatamente. Proseguendo incessantemente con pompino e dita in culo, Martin schizzò abbondantemente nella mia bocca. Gli tenni le dita nel sedere finchè non spruzzò tutto lo sperma che aveva in corpo. Dopo quella volta il capo attende con ansia le 'mansioni straordinarie' della segretaria.     

dita in culo

martedì 13 ottobre 2020

Chi trova un'amica trova un tesoro

Mi chiamo Lara. Sara è la mia migliore amica anche se in quel periodo ci eravamo un pò perse di vista. Lei era fidanzata con Mark mentre io stavo con Bob, un industriale solo per soldi. Purtroppo però feci male i conti. A Bob le donne non piacevano, mi teneva con sè solo per la facciata ma questo non rappresentava un problema. Lo divenne quando scoprì che lo prendeva nel culo dal nipote al quale aveva promesso tutti i suoi beni. Li colsi in flagrante mentre fottevano senza pudore in una sorta di rapporto omosessuale incestuoso. Quel maiale, dopo aver scopato, si fece sborrare in faccia, perfino sulle lenti, come la peggiore delle troie. Ero decisamente sconvolta e non sapevo cosa fare. Decisi di contattare Sara, l'amica del cuore, per ricevere conforto. Quest'ultima disse che il giorno dopo ci sarebbe stata una festa e che potevo passare a farle visita. Una volta lì incrociai il suo ragazzo, Mark. Gli dissi che avevo bisogno di parlare con Sara di un mio problema personale. Mark alla fine acconsentì, e ci ritrovammo finalmente da sole appartate in una stanza della casa. Non sò esattamente cosa accadde. Ero furiosa ma Sara sembrava volermi confortare ad ogni costo. Del resto siamo amiche da tanti anni. Restai sorpresa quando, quasi per gioco, mi mostrò la figa sostenendo di avere 'solo' quella come conforto. Lo accolsi come un invito pur non essendo mai stata fisicamente con una donna prima di quel momento. La monella Indossava anche le autoreggenti. Presa da un raptus di eccitazione le saltai addosso, la baciai, le leccai i capezzoli infilandole le dita nella figa sugosa. Sara non si tirò affatto indietro, accolse con gusto quelle attenzioni. Un pò le slinguazzavo la fica, un altro pò le raccontavo ciò che avevo visto. Leccai con tale foga che la feci venire intensamente assaporando i suoi liquidi intimi. Poi fui io a godere, messa a candela con la fessura sulla sua bocca. Mi leccò divinamente portandomi ad un favoloso orgasmo. Non si trattava solo di sesso, pensammo entrambe ad una storia saffica. Proprio sul più bello però, mentre assaporavo ancora il gusto pieno dell'amplesso, sentì la voce del suo ragazzo fuori la porta che chiedeva se stessimo bene. Ci vestimmo in fretta e furia e tornammo alla festa come se niente fosse successo. Nei giorni seguenti fu difficile tenere a freno la voglia di rivedersi e la passione. Alla fine il ragazzo se ne accorse e la mollò. Non poteva farmi regalo migliore! L'eredità l'ho persa ma ho trovato l'amore.

incesto

Cara Sonia

Sono Rosaria, dove eravamo rimasti? Dunque: Adele sarebbe stata la mia salvezza. E' una giovane troietta con cui mi diverto spesso. Sarebbe stato il mio asso nella manica per far capitolare Sonia. Io e Adele ci recammo all'ufficio dove lavorava Sonia. La madre di Francesco cedette piuttosto presto e finimmo in una favolosa lesbicata a tre. Finalmente potetti leccare la fica di quella troia (per l'occasione in autoreggenti) mentre giocava con Adele. Anche Adele la leccò e se la strofinò perbene. Mi sgrillettai guardandole fino a godere. A un certo punto io e Adele le leccammo la fica in due facendola letteralmente esplodere di piacere. Quando Sonia era ormai già venuta pensai a far sbrodolare quella puttanella di Adele a colpi di lingua. Quando rivelai a Sonia di aver scopato col figlio si sbiancò in volto ma alla fine le avevo fatto solo del bene. Francesco era stato promosso e lei si era tolta le 'ragnatele' dalla fica.  

saffiche


Ripetizioni sexy

Mi chiamo Rosaria. Di pomeriggio dò ripetizioni a ragazzi che hanno problemi a scuola. Ricordo bene Francesco, quel moretto segaiolo invaghito di me. Ma prima di parlare di lui bisognerebbe accennare alla madre, Sonia. La conobbi per caso alla fermata dell'autobus e mi piacque da subito: una bella donna tettona e sexy. Ci feci subito un pensiero dato che mi raccontò di essere separata ma, quando mi accorsi che in quel momento non ricambiava a dovere le mie attenzioni, lasciai temporaneamente perdere. Tuttavia non ci perdemmo di vista dal momento che mi chiese di aiutare il figlio con alcune materie. Francesco era in condizioni pietose, non studiava per nulla e trascorreva la maggior parte del tempo a farsi le seghe su internet. Notai ben presto che anch'io facevo parte del suo immaginario erotico. Del resto, il modo di vestire, le minigonne, i tacchi, le camicette scollate, invogliano certi pensieri. Arrivò un giorno in cui il ragazzo ammise ciò che avevo sempre supposto: zero interesse per lo studio e tanto per la pornografia. Fui tentata di fargli un pompino ma poi preferì tenerlo sulla corda. Andai in camera a spogliarmi sicura che lui spiasse e poi entrasse voglioso e così fu. Era gasatissimo e me lo mise subito dentro a pecorina ma la troppa eccitazione comportò una eiaculazione precoce. Mi schizzò tutta la figa. Si dispiacque per ciò e non si dava pace e così decisi di rincuorarlo. Lo segai e tornò duro, pronto per entrare nuovamente nella figa. Essendo la seconda volta resistette un pò di più e riuscì a stantuffare piuttosto bene. Poi ci pensai io a farlo schizzare, stavolta con le mani. Mi bagnò tutta la pancia di seme. Euforico per la scopata promise di studiare di più e così fu. Col pensiero della figa i suoi voti a scuola migliorarono sensibilmente ed io lo premiavo ogni volta con una trombata. Il ragazzo fu promosso ed io non vedevo l'ora di ricevere un adeguato ringraziamento da Sonia. Purtroppo mi disse solo: "Bravissima! Complimenti! Non sò come hai fatto con quella testa di rapa di mio figlio...". Troppo poco, volevo lei! E così La frequentai assiduamente finchè mi confidò di avere maturato un interesse per il sesso uguale. Il mio viso si illuminò al pensiero di potermela fare. Mi sentì come sul dischetto del rigore a porta vuota ma fui gelata dalle sue precisazioni successive. Desiderava conoscere una ragazza più giovane. Che nervi! Ma non tutto era perduto, sapevo quale carta giocare.

sesso


mercoledì 7 ottobre 2020

Camionista per coppia

Salve a tutti, il mio nome è Vanessa. Enrico, il mio ragazzo, non ha certo l'aria di un macho ma non avrei mai pensato che, sotto sotto, gli piacessero gli uomini, almeno certi uomini. Probabilmente dentro di sè ci aveva sempre pensato solo che gli mancava l'occasione adatta per realizzare questa fantasia a lungo repressa. E' proprio vero che il destino è il peggior nemico dell'uomo, o forse amico, dipende dai punti di vista. Ma veniamo alla storia. Durante la nostra vacanza negli Stati Uniti, ci venne in mente di girovagare verso il deserto dell'Arizona. Fittammo un'auto a noleggio e raccomandai a Enrico di controllare il veicolo dal punto di vista meccanico per non andare incontro a brutte sorprese. Enrico disse che era tutto apposto ma, dopo un'oretta, iniziò ad uscire il fumo dall'auto. Che nervi! Stavamo in una strada sperduta. Dato che il cellulare non prendeva, non ci restò altro da fare che sperare in un improbabile autostop. Trascorsero un paio d'ore poi finalmente passò un camion con a bordo un macho muscoloso con barba da duro e cappello. Pensai che fossimo salvi, che ci avrebbe dato un passaggio ma Harry non era così gentleman da offrire uno strappo senza pretendere nulla in cambio. Capì subito che voleva sesso e fui pronta a darglielo ma, con grande sorpresa, il tizio pretese di vedere le parti intime del mio ragazzo oltre naturalmente alle mie mentre se lo smanettava un pò. Il tipo risalì sul camion e ci fissò come per dire... "...E ora fate quello che cazzo vi pare, se non ci state rimanete qui...". Lo stronzo senza scrupoli, visti i nosti silenzi, stava per rimettere in moto e così io lo anticipai fiondandomi con la bocca sulla sua cappella. Un bocchino ti salva la vita a volte. Leccai la sua cappella ma intanto il porco intimò a Enrico di tirar fuori l'uccello e glielo succhiò. Mi ritrovai a pecora dentro il camion mentre lo sconosciuto slinguazzava le mie parti intime. Io intanto spompinavo Enrico. Il mio ragazzo non sembrò affatto a disagio a ciucciare l'uccello di quell'uomo con il quale scambiò anche un bacio piuttosto intenso. Io ed Enrico finimmo per leccare insieme la cappella di Harry. Poi mi feci scopare da Enrico mentre succhiavo la mazza di Harry, dopodichè facemmo lo stesso all'inverso (Harry mi scopava e io leccavo Enrico). Le porcate proseguirono con una sorta di trenino a candela dove il mio ragazzo lo prendeva dietro e, a sua volta, lo infilava nella fica. Nelle fasi concitate del triangolo non mi soffermai troppo sul fatto che il mio ragazzo era incline al cazzo. Me ne resi perfettamente conto e di colpo quando lo vidi farsi sbattere a pecorina da Harry come una troietta in calore. Enrico mi leccò la fica mentre lo prendeva nel culo senza pudore. Mi faceva un pò strano vedere il mio ragazzo sbattuto a quel modo come un frocetto. Ma mi resi conto che gli piaceva proprio e così incitai quel porco del camionista a farselo fino in fondo. Quando Harry arrivò all'orgasmo schizzò in faccia ad entrambi copiosamente. Quel giorno io ed Enrico toccammo veramente il fondo però, alla fine, quel maialone del camionista ci salvò dal deserto. Quando scendemmo dal camion Harry ci allungò un bigliettino con scritto il suo numero di telefono e aggiunse: "Se volete chiamatemi così qualche volta la ripassata vengo a darvela a domicilio...".

triangolo

lunedì 5 ottobre 2020

La massaggiatrice sedotta

Sono Sara, lavoro in un centro massaggi. Conosco tante persone ogni giorno, maschi eccitati che allungano immancabilmente le mani e anche belle donne e ragazze che farebbero girare la testa a chiunque. Ho sempre cercato di essere seria, riservata, di non dare troppa confidenza alla clientela ma ci fu un giorno in cui l'etica professionale andò proprio a farsi benedire. Le clienti erano due ragazze molto carine, un pò più giovani di me, Alma, biondina, ed Eleonora. Prima di conoscerle avevo avuto esperienze intime solo con uomini anche se non nascondo alcune fantasie segrete su donne. Infondo tutti hanno fantasie, spesso si pensa che certe cose non accadranno mai. Ma Alma ed Eleonora erano due vere troiette. Provocavano molto bene a parole e devo dire che, all'inizio, credetti che volessero solo stuzzicarmi verbalmente. Ma quando Alma si mise ad accarezzare con insistenza il seno dell'amica, facendo seguire un bacio, compresi che non stavano affatto scherzando. Le osservai e fui percorsa da brividi. L'occasione da sempre sognata era finalmente giunta. Mi ritrovai in balia delle loro instancabili lingue. Eleonora mi leccava la figa mentre Alma mi slinguazzava con maestria il buco del culo. Avvolta in quel vortice di piacere libidinoso, provai un orgasmo bollentissimo e profondo. Leccai la fica della bionda mentre Eleonora si occupava della mia. Alma venne deliziosamente mentre Eleonora, incollata con la lingua alla mia figa, mi portò al secondo estasiante orgasmo. Quelle due i massaggi li preferivano a colpi di lingue, come sostenne la stessa Alma, ed io mi ritrovai coinvolta in un triangolo saffico libidinoso degno di un film porno. Quelle due troie assatanate mi sfinirono e ricevetti pure l'umiliazione finale. Quando si rivestirono, infatti, Alma prese i soldi e me li tirò letteralmente in faccia esclamando: "Come massaggiatrice non vali un granchè ma come zoccola te li sei senz'altro guadagnati...". Restai senza parole ma inebriata da quell'esperienza decisamente hot.         

lesbian triangle

mercoledì 30 settembre 2020

La signora gioca con gli operai

Mi chiamo Adua. La ditta edile, per la ristrutturazione dell'appartamento dove vivo, mi aveva mandato due begli operai, Mark e Michael. Devo riconoscere che lavoravano bene e finirono in breve tempo. A quel punto gli dissi che potevano fare la doccia e mi allontanai. Quando tornai dalle parti del bagno vidi che Michael stava facendo un pompino a Mark! Sono piuttosto aperta di mentalità ma queste situazioni non mi capitano certo tutti i giorni. Inizialmente feci un pò di fatica a comprendere e ad accettare tutto ciò. La loro sfacciataggine fu tale che Michael riprese a sbocchinare Mark anche dopo che mi ero risentita e li avevo lievemente rimproverati per essersi sentiti così liberi di fare certe cose nelle case altrui. A quel punto, però, scattò in me la libidine acuta e smisi, per un pò, di essere una signora perbene. Non sarei stata lì immobile solo a guardare incapace di interagire con quei due succhiacazzi. Mi resi ben presto conto che, quel pomeriggio, sarei stata anch'io protagonista e avremmo fatto senz'altro i fuochi d'artificio, 'trenini' inclusi.

bisex gay

Lezioni di chitarra a tre

Questa sono io, Irina la moretta. Che ne dite? Niente male vero? Sono russa e vivo da due anni in Italia. E' qui che ho conosciuto Adriano, il mio ragazzo. Lui è bravo a suonare la chitarra e stà facendo lezione al suo migliore amico, Roy. Tra i due c'è un'amicizia piuttosto stretta e sapevo che, prima o poi, Adriano mi avrebbe coinvoltta in un triangolo con l'amico preferito. Quello che però non immaginavo è che, in realtà, tra i due esiste una notevole attrazione fisica. Fatto stà che un giorno, mentre Adriano faceva lezione a Roy, mi ritrovai a succhiare il cazzo dell'amico e, nel frattempo, quest'ultimo prendeva in bocca il pene di Adriano. L'eccitazione del momento stemperò un pò la mia sorpresa. Ma restai del tutto confusa quando Adriano passò oltre e scopò il culo dell'amico a candela. Non mi restò che spompinare Roy mentre si faceva trapanare dal mio ragazzo. Proseguirono a scopare a pecorina, intanto Roy mi leccava la figa. Sapevo che Adriano avrebbe permesso di tutto all'amico, perfino infilarlo nella mia vagina. Roy mi penetrò per un pò ed io venni; intanto prendeva in bocca l'uccello di Adriano. Roy continuò a succhiarlo anche dopo al mio ragazzo e piuttosto a lungo finchè i due maialini eiacularono felici. Dalla chitarra alla minchia il passo è breve! 

moretta

martedì 29 settembre 2020

Le avventure erotiche della sbirra

Salve a tutti, mi chiamo Carmen.Ho due passioni nella vita, il lavoro e il sesso e spesso queste due finiscono per unirsi. Facendo la poliziotta ne vedo di tutti colori, ho a che fare con delinquenti di ogni tipo: ladri, spacciatori, prostitute e così via. Ho un fidanzato di nome Walter che è molto curioso e, talvolta, geloso e che chiede sempre dettagli sulle mie situazioni lavorative. Fu proprio raccontandogli una mia giornata da sbirra che scoprì che Walter, in realtà, è gay. Ma andiamo per ordine. A sorpresa feci irruzione nell'abitazione di un noto spacciatore noto nell'ambiente con il soprannome di 'spizzo'. Naturalmente lui non era in casa ma trovai il figlio Eddie che se lo stava menando di brutto in salotto guardando foto porno sul cellulare. Gli misi le manette e pensai che il ragazzo mi potesse essere utile per rintracciare il padre. Quel segaiolo non aveva mai visto una donna in carne e ossa  e non fu difficile farlo sballare un pò. Mi spogliai nuda e ci scopai. Durante il sesso, cercai di convincerlo a dirmi dove stava il padre. Fece un pò di resistenza nello sputare fuori il rospo ma alla fine cedette. Proprio mentre sborrava, però, si lasciò sfuggire di avere un debole per il padre. Pensai bene di rintracciare 'spizzo', gli avrei permesso di tornare a casa senza conseguenze se avesse restituito soldi sporchi e sostanze stupefacenti. Immensa fu la gioia del figlio, per l'occasione coi capelli tagliati, nel rivedere l'amato genitore. Si vedeva che tra i due c'era più che del tenero. Li lasciai da soli mentre già iniziavano ad approcciare con un bacio dalle intuibili conseguenze. Walter, il giorno dopo, mi chiese dell'ultimo caso risolto ed io gliene parlai durante l'intimità. Il mio ragazzo, durante la scopata, dimostrò una curiosità enorme per quella storia nonchè un'eccitazione maggiore del solito. A quel punto gli proposi di conoscere quei due e Walter non si tirò certo indietro. Alcuni giorni dopo ci presentammo a casa di spizzo. Dissi che era un mio collega venuto a fare quattro chiacchiere e mi allontanai con la scusa di una chiamata di lavoro urgente. Quando ritornai, dopo una mezz'oretta, stavano già nel pieno di una bella 'insalata a tre'. Bhè, così il mio ragazzo non si lamenterà più che lo lascio troppo tempo da solo.                   

sexy



lunedì 28 settembre 2020

Giada coi clienti dell'hotel

Eccoci qua, sono sempre io, Giada la rossa, la porca dell'hotel. Siete curiosi di sapere quello che raccontai a Francesca, la mia girlfriend? Allora guardate pure quello che combinai con i due ragazzi biondini. Di solito non vanno con le donne ma credo che quella volta si siano proprio divertiti. E naturalmente ce ne saranno altre simili, dato che il pagamento arriva sempre in ritardo. Già, ma la mia figa vogliosa è sempre nettamente in anticipo!

baci


La proprietaria porca dell'hotel

Mi chiamo Giada, sono la giovane proprietaria di un piccolo hotel ereditato dai miei. Adoro il sesso, sono piuttosto monella e mi piace provare di continuo nuove esperienze. In hotel ne vedo di tutti i colori ma c'è una situazione che ricordo con particolare piacere. Due operai biondi, dall'aria un pò effemminata, mi chiesero una stanza per lungo periodo a prezzo modico. Di solito mi attengo alle tariffe pecise ma gli feci un trattamento di favore. Per i primi mesi furono puntuali nel pagamento ma poi cominciarono i ritardi. Li sollecitavo ma sforavano sempre, e il ritardo arrivò quasi ad un mese. Stufa della situazione andai in camera loro per fargli una ramanzina ma dissero che non sapevano come fare dato che il datore di lavoro li pagava in ritardo. A quel punto mi vestì sexy e, dopo qualche giorno, tornai nella camera dove alloggiavano. Pretesi un pagamento in natura ma, come avevo intuito fin dall'inizio, erano entrambi gay e lo affermarono esplicitamente. La situazione mi intrigò. Dopotutto non l'avevo mai fatto con due gay. Gli offrì una scelta: avrebbero potuto restare nella struttura se mi avessero fatto entrare nei loro rapporti di coppia. All'inizio erano scettici ma, pian piano, il triangolo prese vita e i ragazzi riuscirono perfino a darmi entrambi il cazzo, sia in bocca che nella fica. Gasata dalla situazione, andai a raccontarla a Francesca, la mia amante bionda, che volle ascoltare tutto nei minimi dettagli. L'accontentai mentre facevamo sesso...

bella

Pedicure approfondito

Sono una bella ragazza mora di nome Laura. Faccio parte di una grossa struttura e mi occupo di pedicure sia estetico che curativo. In questo lavoro sono a contatto con tante persone, conosco clienti di ogni genere e logicamente non mancano le avances sessuali soprattutto da parte degli uomini. Oggi avere un lavoro è fondamentale, anche per crearsi un avvenire per cui ero sempre stata una pedicurista seria, pur ascoltando le confidenze dei clienti. Tutto però cambiò dopo che conobbi una persona di sesso femminile, tale Teresa Miller. La signora Miller è una donna viziata con i soldi, questo lo avevo capito fin da subito. Ma non potevo certo immaginare che rientrassi nel suo personale immaginario erotico a sfondo saffico. Col tempo le persone si conoscono meglio e si scoprono più cose. Il matrimonio di Teresa ormai non funzionava più e aveva posato gli occhi sù di me. In quel periodo frequentavo un ragazzo ma non ne ero tanto presa. Tuttavia non avevo mai ipotizzato di fare sesso con una donna. Un giorno Teresa, alla fine del pedicure, andò subito al dunque: voleva sesso con me ed era disposta a pagare. Al principio trovai la proposta assurda, provai a dire di no. Ma lei mi ricordò di essere molto amica della direttrice del centro e che sarebbe bastata una parola negativa perchè io perdessi il posto. Avrei perso molto, la cosa mi spaventò e quindi inizialmente ci stetti soprattutto per paura. In seguito mi resi conto che la situazione non mi dispiaceva affatto. Teressa allargò le gambe ed io le leccai un pò la figa, la prima della mia vita. Poi lei mi fece mettere tipo a pecorina e si mise dietro. Mi accarezzò il culo, la fica, mi fece complimenti su quanto fossi bella. Devo ammettere che restai lusingata da quelle attenzioni e cominciai decisamente a sciogliermi. Il fuoco cominciò a prendere il mio corpo, Laura la ragazza tranquilla ormai non esisteva più. D'altra parte Teresa è una fantasiosa... Le leccai la fica in posizione davvero acrobatica sfruttando la sedia del pedicure. Stavo sotto e lei a cavalcioni sù di me. Le palpai anche le tette e poi finimmo in un 69 avvolgente. La leccai in tutti i modi e in svariate posizioni portandola almeno tre volte all'orgasmo. Io ne raggiunsi uno solo sditalinandomi mentre facevo godere lei. Ero ancora bella carica e così 'incrociammo' le passere. Lei aveva già goduto abbastanza e mi assecondò. Mi muovevo come una matta frugandole freneticamente la fica con la mia. La strofinai come un'assatanata perchè avevo voglia di esplodere. Venni intensamente raggiungendo il secondo orgasmo e feci sbrodolare anche lei, per la quarta volta. Poi ci abbracciammo come due calde amanti. Dopo quella volta Teresa cambiò gli appuntamenti da mensili a settimanali e non veniva solo per i piedi. Dopo il pedicure passavo direttamente a leccarle la figa e facevamo sesso regolarmente. Naturalmente, prima di andare via, allungava sempre un bel mazzetto di banconote.

fighe lesbo

venerdì 25 settembre 2020

Visita a sorpresa al fidanzato

Ero fidanzata con Gino da due anni e non avevamo avuto mai particolari problemi di coppia. A un certo punto però lui andò a studiare in un altro paese, l'Inghilterra. Ci sentivamo soltanto telefonicamente. Mi raccontò che stava dando esami regolarmente e che aveva un compagno di stanza simpatico. Le sue descrizioni apparivano piuttosto vaghe e non sembrava dimostrare la mia mancanza. Questa situazione alimentò in me dei dubbi, ero convinta che avesse qualche altra donna per le mani. Per scoprirlo c'era un unico modo, andare a fargli visita di sorpresa. In genere, quando si arriva da qualcuno senza preavviso, si può realmente capire le cose come stanno. Mi dissi: Emma fatti coraggio e prenota un biglietto aereo! E così feci. Arrivai a Londra di mattina presto ma mi recai a destinazione solo nel primo pomeriggio. Avevo bisogno di fare una doccia e darmi una sistemata prima. Quando bussai alla porta dell'appartamento dove alloggiava Gino, lo trovai in compagnia dell'amico, Kevin. Dopo aver preso il caffè, Gino mi fece chiaramente intendere che avremmo potuto scopare in tre. Non mi dispiaceva per niente, data la lunga astinenza, e soprattutto mi ero tranquillizzata sul fatto che lui avesse un'altra. Ma quella serenità durò ben poco. Kevin, frugandoun pò la figa con le dita, baciò in bocca Gino. Per alcuni secondi restai sconvolta. E subito pensai... chissà da quanto và avanti questa storia! Probabilmente un annetto. Mi sarei aspettata una scopata con due maschi etero ma, da cornuta consapevole, assecondai il gioco. Kevin mi dette l'uccello in bocca mentre Gino leccava la fica. Poi Kevin si mise a ciucciare il cazzo di Gino. Intanto io facevo domande e mi resi ancor più conto che entrambi stavano piuttosto sull'altra sponda. Quando Gino se lo fece mettere nel culo dall'amico capì che era lui il passivo. Mi limitai a succhiare la minchia del mio ragazzo mentre si faceva sbattere dal suo amico maialetto. Intanto loro si baciarono anche. Dato che buttavo frecciatine a un certo punto Kevin mi rispose anche male ma non me la presi più di tanto. Mi sedetti a cavalcioni su Gino nella speranza di ricevere il suo cazzo ma fu tutto inutile. Ormai Gino non rizzava più granchè con la fica e il suo tarello finì dritto in bocca a Kevin che si dedicò a sbocchinarlo. Credetti di non venire scopata quel giorno ma, alla fine, fu proprio Kevin a farsi perdonare castigandomi nella fregna a pecorina. Finalmente un pò di cazzo! Pensai. Ma proprio mentre Kevin mi trombava, comparve sulla scena un terzo ragazzo (in seguito scoprì che si chiamava Tommy). Questo tipo si segava e incitava Kevin a scoparmi. Alla fine Kevin godette, mi schizzò addosso e ricevette, a sua volta, la spruzzata degli altri due. Convinta di mollare Gino, pretesi tuttavia spiegazioni dettagliate prima di andare via da Londra e le ebbi. Tommy era un segaiolo, aveva scoperto che Kevin e Gino se la intendevano e li spiava per masturbarsi. I due alla fine se ne erano accorti e lo avevano coinvolto in un triangolo bollente tra soli maschi. Tutto sommato non mi andò poi così male: tra tre studenti rotti in culo, un pò di cazzo lo presi anch'io!              

troietta

mercoledì 23 settembre 2020

La calda figa di mia figlia

Mi chiamo Alessia. Lavoro come insegnante d'inglese alle superiori. Sono una signora piuttosto calda e, nella vita, ho sempre messo come priorità il sesso rispetto al resto. Il matrimonio con Aldo non fu un granchè, non andavamo d'accordo, ci separammo dopo appena 2 anni. L'unico elemento positivo di quell'unione è stata senz'altro la nascita della mia unica figlia Vanessa. Da donna single mi sono data da fare, ho preso un bel pò di cazzi, sia da sconosciuti che da colleghi di scuola. Non ho disdegnato nemmeno qualche lesbicata con qualche amica mia coetanea. Intanto Vanessa cresceva e diventava sempre più carina agli occhi di tutti compreso il mio nuovo compagno, Filippo. All'inizio sembrava un tipo tranquillo ma poi le sue attenzioni verso Vanessa divennero sempre più insistenti finchè un giorno lo beccai mentre stava quasi per farsela. Lo rimproverai e lo stuzzicai per scopare con me ma, mentre lo facevamo, aveva gli occhi chiusi e mi accorsi che pensava a Vanessa. Se non fossi intervenuta prima o poi Filippo avrebbe trovato il modo di scopare mia figlia. Fu proprio Vanessa ad offrirmi lo spunto. Venne da me per chiarire ciò che era successo poco prima. Disse di sentirsi sola e che Filippo, in qualche modo, le dava attenzioni. A quel punto pensai che potevo prendere due piccioni con una fava. Screditai Filippo, classificandolo ai suoi occhi come un pervertito e, contemporaneamente, le assicurai che sarei stata più presente nella sua vita. Fu così che la baciai, le toccai il seno e le sgrilletai la fichetta deliziosa. Vanessa non era abituata alle donne, le feci prendere confidenza facendomi accarezzare la fica. Vanessa si sciolse e, poco dopo, si mise anche a leccarmela. Naturalmente questo siparietto sexy non poteva sfuggire a quel guardone di Filippo che osservava la scena a distanza. Gli feci cenno di avvicinarsi. Gli avrei concesso solo di accarezzare il culo di Vanessa, niente di più. Lo fece e si toccò mentre io slinguazzavo la passera della mia dolce figliola. Lo feci così a lungo ed intensamente che, a un certo punto, Vanessa venne splendidamente nella mia bocca. Poi fu il suo turno di darmi piacere e ci riuscì davvero bene: stava stesa, io a cavalcioni sù di lei, e mi leccava da sotto. Venni anch'io splendidamente. Pensavo che fosse finita lì ma d'improvviso mi arrivò in faccia un gran fiotto di sborra. Quel porco di Filippo non aveva resistito nel guardare la lesbicata e la sua sega si era conclusa con una schizzata sul mio viso. Ci dette ovviamente delle troie. Replicammo insultandolo entrambe. A quel punto fui sicura di avere Vanessa totalmente dalla mia parte. Di tutte le persone con cui ho avuto rapporti intimi, Vanessa, bella giovane e fresca, è sicuramente la migliore amante che si possa desiderare. E Filippo? Bhè, a lui è consentito solo segarsi e venirci addosso alla fine delle nostre amorevoli e prolungate lesbicate.  

moretta sexy

La signora esperta

Mi chiamo Katy. Ho compiuto da poco 18 anni e sono una studentessa. Con i ragazzi ho poche esperienze e non ho mai trovato qualcuno che mi prendesse in particolar modo. Sono stata fidanzata tre volte ed è sempre finita per reciproche incomprensioni. D'altra parte devo ammettere di essere intrigata da alcune mie compagne di classe, una in particolar modo che è davvero molto carina, Fabiana. Il problema è che non voglio espormi più di tanto dal momento che lei ha il ragazzo e potrebbe non essere interessata a situazioni 'diverse'. Nel frattempo però sto vivendo un'esperienza piuttosto intensa con una persona molto più grande di me. E' cominciato tutto per puro caso. Dopo la scuola, per guadagnare qualche soldino, mi recavo a casa di una signora anziana per sbrigarle le faccende domestiche. Teresa Dean, questo è il suo nome, è una donna sola dato che ha perso già da alcuni anni il marito e i suoi figli lavorano all'estero. Teresa è molto generosa, i suoi 500 euro mensili mi fanno davvero comodo. All'inizio non parlavamo molto ma poi, col tempo, cominciammo a dialogare. Devo riconoscere che non mi è mai pesato andare da lei. E soprattutto, non avrei mai pensato che, un giorno, il nostro rapporto sarebbe totalmente cambiato. Avevo appena finito di lavare il pavimento quando lei cominciò a ringraziarmi per l'aiuto che le offrivo e ad elogiarmi come persona. Il discorso si fece più intimo, cominciò a parlare di sesso, delle molteplici esperienze che aveva avuto nella vita, delle innumerevoli corna propinate al marito. Queste confidenze libidinose mi colpirono ancor di più quando ammise di avere interesse anche per le femmine. Le dissi che stava esagerando ma lei, per pronta risposta, mi stese sul letto e mi invoglio ad uno stuzzicante gioco di lingue che si trasformò presto in un bacio vero e proprio decisamente prolungato. Va bene l''interesse per le ragazze ma come potevo limonare con una donna che ha almeno il triplo dei miei anni? Che dire, Teresa ci sapeva fare: mi teneva le mani sul seno dicendo di volermi far venire. Mi rilassai e lasciai che mi leccasse i capezzoli. Intanto mi faceva domande, chiese se mi piacesse qualcuna in quel periodo ed io le raccontai di Fabiana e mi eccitai sempre più. Quasi senza accorgermene mi ritrovai nuda a pecorina con lei che mi slinguazzava da dietro con maestria. L'orgasmo arrivò intenso e copioso nella sua bocca. Sarà pur vero che non è giovane e non è neppure Fabiana, ma intanto è una grandissima puttana! Dopo quella volta, terminate le pulizie, non ritorno mai subito a casa perchè prima lei mi dà una bella leccatina...      

young


lunedì 21 settembre 2020

Il desiderio diventa realtà

Era trascorso qualche mese e James non pensava proprio di avere un incontro reale con una persona del suo stesso sesso. Quando arrivò un nuovo ricco cliente, Jones, ero preparata a scoparci io. Mi ero vestita di tutto punto con tanto di tacchi, calze, reggicalze e poi scollatura generosa. In realtà fu tutto inutile perchè Jones, appena arrivato, baciò James ponendogli per giunta una mano tra le gambe proprio sul pacco. La situazione che James aveva sempre sognato si stava per realizzare e non con un 70enne ma con un uomo molto più giovane stavolta. Jones lo tirò fuori, poi tirò fuori dal pantalone anche quello di James e lo avvicinò al suo finchè i sessi giunsero al contatto in modo che le cappelle si frugassero piacevolmente un pò tra loro. James mi chiese di cercare i documenti del contratto mentre si faceva sbocchinare alla grande dal cliente. Anche James ebbe la sua occasione di prendere finalmente l'uccello in bocca. Dopo tanta teoria ci voleva un pò di pratica. Presi dalla foga quei due erano ancora mezzi vestiti. Suggerì io loro di spogliarsi del tutto per stare più comodi. Gli feci intendere che sarei stata complice infatti chiusi anche la porta a chiave in modo che nessuno li potesse disturbare mentre facevano sesso. Finirono sul tavolo avvinghiati in un bollente 69 a succhiarsi il cazzo a vicenda con James sotto e l'altro sopra. James impalò il cliente a candela, poi se lo fece anche a pecorina. Quella scopata sembrava interminabile, parevano entrambi in calore. Mi spogliai per testare qualche eventuale reazione almeno da parte di James dato che l'altro era totalmente avulso alle donne. Non vi fu alcun riscontro, il capo era troppo preso dallo sfondare il culo a Jones che, a furia di prenderlo nel sedere, venne aiutandosi con una sega. Poi fu il capo ad imbiancare di sborra il petto peloso del cliente. Oltre a tappargli il buco del culo, James potette chiudere con Jones anche il contratto. Dopo quella trombata il cliente firmò di corsa. Fui contenta per il capo. Intanto inaspettatamente ricevetti una telefonata da Laura che mi disse: "Sai Eleonora, il mio Robert non riesce proprio a dimenticare James...". Ci pensai un attimo e risposi: "Sai Laura, la situazione si è evoluta. James può essere molto più disponibile dell'ultima volta con il sig. Robert...". Laura rispose: "Davvero? Che bella notizia! Ci vediamo presto allora". A James non dissi nulla, gli feci una sorpresa. Il capo non credette ai suoi occhi nel rivedere quell'uomo che, in qualche modo, lo aveva iniziato al genere. Stavolta Robert lavorò il mio datore di lavoro direttamente di bocca. Intanto io leccai la fica a quella troia di Laura. Non sono tanto portata per le donne ma quella puttanella non era male dopotutto. James si stese, io e Laura adagiammo a candela Robert sul cazzo duro del capo che lo impalò. Io e Laura leccavamo il petto dell'anziano ed io gli accarezzai il piccolo cazzo un pò moscio. Ad un tratto sentì la mano bagnata del seme di Robert mentre James gli farciva sapietemente il culo di sborra. I due si baciarono soddisfatti delle venute. Laura mi disse: "Hai visto Eleonora? il primo amore non si scorda mai!". Le risposi: "Hai ragione, il tuo Robert ha fatto colpo". Poi tolsi le mutande e la incitai a leccarmi perbene la fregna così mi sarei rilassata anch'io finalmente...

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