venerdì 29 aprile 2022

Giovane biondina per figa matura

Vi ricordate di me? sono Laura, la brunetta del triangolo di qualche post fa. Precisiamo subito che quello non fu l'unico incontro a tre, eh no! Il 'pollo' era carico di soldi e sarebbe stato un peccato non approfittarne. Io e mia sorella Jessica lo spolpammo perbene, in tutti i sensi. Ci portava a cenare in ristoranti extralusso. Poi salivamo in camera a triangolare. In due gli facevamo dei grandi bocchini succhiandogli contemporaneamente cazzo e testicoli. Anche se sono tendenzialmente lesbica, la presenza di quella figa di mia sorella mi eccitava da matti. Sapeva di essermi riconoscente e per questo, quando allargavo le gambe, non esitava a leccarmi la patata. Dopo aver messo da parte una notevole somma, non c'era più grande interesse nel farsi quell'uomo e così Jessica tornò a scopare con un maschio a sera ed io tornai a dedicarmi a Raffaella, la mia giovane scopamica bionda. In realtà, non le avevo mai raccontato la storia dei soldi, di come ero diventata ricca. Ma quale migliore e rapido modo se non facendo la mignotta? Eh già! Un giorno Raffaella sembrò particolarmente insistente nel voler conoscere la verità riguardo al malloppo di cui disponevo. E così decisi di confidarglielo ma pensai bene di raccontarlo mentre facevamo sesso. Nell'intimità per lei sarebbe stato più facile ingoiare certi bocconi amari, come si suol dire. Spifferai tutto mentre le leccavo la figa. Raffaella è dannatamente gelosa di mia sorella. Inoltre, si sorprese notevolmente quando venne a sapere che di mezzo c'era pure un uomo con cui mi ero intrattenuta e che dunque, in sostanza, avevo preso più volte il cazzo. Quell'uomo adesso non c'è più ma, ogni tanto, vado a letto con mia sorella. Le confidai anche questo. Sembrava sconvolta da tali rivelazioni per cui pensai bene di addolcire la pillola infilandole due belle dita nella figa e una terza che le massaggiava il buco del culo. Mi disse di sentirsi sporca ma godette come una troia. E' molto innamorata di me per cui riuscì, con difficoltà, ad ingoiare il mare di merda che le lanciai addosso all'improvviso. Voleva dimostrare di bastare da sola a soddisfare le mie voglie per cui prese l'iniziativa con impeto. Mi ritrovai sul letto a pecorina ancora con i tacchi e le mutande calate a metà cosce. Lei mi massaggiava il clitoride col pollice e usava la lingua per leccare le natiche. Poi infilò due dita dentro muovendole dentro e fuori. Lì cominciai ad eccitarmi parecchio ma non riuscì ancora a venire. Tornai su di lei ad accarezzarle la fica con le dita. Intanto disse di avere una sorpresa per la sottoscritta. Tirò fuori il dildo e lo piazzò dritto nella mia figa già piuttosto lubrificata dal desiderio. Lo mosse avanti e indietro sempre più velocemente portandomi magnificamente all'orgasmo. Quando lo raggiunsi mi coinvolse in un lingua a lingua rovente. Non c'è che dire la mia giovane troietta è proprio brava...              

matura mora e giovane biondina

Tattoo show

Fate i bravi, guardate solo il tatuaggio, se vi riesce... Un bacio dalla vostra scrittrice preferita.

Eva nuda

giovedì 28 aprile 2022

Il piacere perverso delle corna

Mi chiamo Diana, non a caso, proprio come la Dea cacciatrice. Sono una donna matura vogliosa di bell'aspetto. Da anni ho un compagno di nome Eric ma adoro scopare con giovani ragazzi prestanti. Ogni volta che lo cornifico lui fa scenate ma, pian piano, si è abituato e credo che questa situazione cominci addirittura a piacergli e a stimolarlo. Non mi sorprenderei affatto se, uno di questi giorni, mi chiedesse espressamente di assistere mentre intrattengo rapporti intimi con altri. Qualche mese fa accadde un episodio particolarmente piccante. Lasciate che ve ne parli. Svolgo l'attività di estetista per cui sono a contatto con svariate donne e ragazze. Tra queste conobbi Valentina, una biondina molto carina. E' una tipa un pò riservata ma, col tempo, cominciò ad aprirsi di più e raccontò di essere fidanzata con un ragazzo di nome Giovanni col quale, peraltro, non aveva ancora condiviso rapporti intimi completi. Sapendo che abito in una casa con piscina, mi guardò con una certa invidia. Per tale motivo, invitai lei e il ragazzo a trascorrere un paio di giorni da me. Eric non avanzò nessuna obiezione, naturalmente. Dopo aver fatto il bagno in piscine e preso il sole, pranzammo tutti insieme. Poi, il pomeriggio, io e Valentina ci demmo al jogging mentre Eric e Giovanni, pigri, restarono a guardare la TV. La sera ordinammo quattro pizze. Si fece ora di andare a dormire. Dissi a Valentina di seguirmi in camera da letto. Io e lei avremmo dormito insieme. Eric e Giovanni si sarebbero sistemati in una delle accoglienti camere della casa riservate agli ospiti. Una volta sole, io e Valentina riprendemmo il discorso del suo rapporto con Giovanni. In pratica lei, per carattere timido e per l'educazione severa imposta dal padre, non ci aveva ancora scopato e tra loro avvenivano soltanto baci e toccatine. Ci addormentammo ma, all'improvviso, Giovanni si ritrovò a sorpresa nel nostro letto dal lato della biondina. Non me ne accorsi subito dal momento che dormivo. Ma poi, il rumore che faceva mentre si segava, mi svegliò di soprassalto. Decisi di girare quella situazione anomala a mio favore. Entrai nella parte della donna severa che si scandalizza rimproverando il ragazzo e pregando lei di uscire con la scusa che avrei insegnato a lui l'educazione. In realtà, la vista di quel bel ragazzo, con tanto di cazzo duro di fuori, mi aveva decisamente esaltata. Scoprì subito le tettone. Poi presi a segarlo. Al principio lui credeva che volessi punirlo in qualche modo sadico ma si accorse ben presto che desideravo semplicemente scopare. Si preoccupava del mio compagno ma io gli diedi poco tempo per pensare. Gli leccai la punta del cazzo, poi lo misi tra le tette e lui andò letteralmente in estasi. In astinenza con la ragazza, non si aspettava certo di trovare una gnocca matura così disponibile. Eccitatissimo, me lo piazzò nella figa a missionaria. Poi ci dette dentro a lungo stantuffando a pecorina. Quel bel cazzone duro mi fece godere e venire alla grande. Eiaculò abbondantemente sulle mie tettone farcendole di sborra calda. Intanto, la povera Valentina, che dubbiosa aveva origliato dietro la porta, si era perfettamente resa conto dell'accaduto. Si sveglio anche Eric e ci ritrovammo tutti e quattro davanti alla porta della camera da letto. La ragazza non riuscì a far finta di nulla ed esternò la sua delusione per il tradimento ricevuto dal boyfriend. Eric, a quel punto, si calò nella parte dell'uomo cornuto inveendo contro Giovanni. Intervenni e stemperai i toni affermando che ero stata io a coinvolgere il ragazzo e che non si trattava certo del primo adulterio. Giovanni manifestò un pò di paura temendo l'aggressione, che però non avvenne. Quando gli diedi del cornutazzo, Eric cambiò espressione quasi come se gli piacesse essere tradito. Valentina, invece, non riusciva proprio ad accettarlo. E così, vedendola troppo turbata, pregai Eric di accompagnare Valentina a casa sua. Intanto rassicurai Giovanni spiegandogli che il sesso è un'esigenza naturale che, spesso, non c'entra nulla con i sentimenti. Quando Eric tornò, mi resi conto che eravamo giunti ad una svolta trasgressiva nel nostro lungo rapporto. Presi per mano Giovanni e lo condussi nuovamente in camera da letto. Intanto strizzai l'occhio ad Eric affermando: "Noi andiamo un pò a rilassarci, lascio la porta aperta...". Probabilmente il mio compagno aspettava solo un cenno, un segnale d'intesa, per lasciarsi andare. Cominciai a limonare con Giovanni. Poi, quando ci apprestammo a scopare, vidi comparire Eric sull'uscio della porta. A quel punto mi bagnai ancora di più. Eric ci guardava e si masturbò fino a venire intanto che fottevo con Giovanni. A voce alta gli gridai soddisfatta: "Benvenuto nei club dei cuckold!". Si avvicinò e mi leccò la patata mentre il cazzo duro di Giovanni me la sfondava. In quel momento andai proprio in estasi e, in preda all'orgasmo, bagnai il cazzo e la bocca del cornuto. Poi ricevetti lo scarico di sborra nella fica da parte di Giovanni eccitatissimo. Lo sperma colò perfino in bocca ad Eric che, coinvolto a mille dalla situazione porca, non esitò a berlo tutto...

mora

tradimenti

mercoledì 27 aprile 2022

Attratto dal figlio della convivente

Il mio nome è Viviana. Sono una tipa da avventure. Di solito mi piacciono le situazioni da una botta e via, senza eccessivi coinvolgimenti sentimentali. Ma, un bel giorno, conobbi Raffaele e tra noi nacque una storia. E così andammo a convivere unendoci successivamente solo civilmente. I primi tempi furono esaltanti. Poi, come talvolta accade, subentrò la noia ed io ripresi le solite abitudini. Cercavo e trovavo altri partner per divertimento sessuale. All'improvviso restai incinta di qualcuno degli spasimanti. Nacque Luca ma non era il figlio di Raffaele. Lo sò perchè ormai io e lui non avevamo quasi più rapporti intimi. Il mio convivente accettò Luca come se fosse suo figlio nonostante sapesse di non essere il padre naturale. Luca iniziò a crescere e a palesare evidenti atteggiamenti femminei. Inoltre non si accostava mai alle ragazze. Ci volle poco per fare uno più uno e comprendere la sua natura omosessuale. Ciò che invece non avrei mai immaginato fu scoprire la bisessualità di Raffaele. Ma procediamo in ordine cronologico. Quel pomeriggio ero uscita per recarmi al Centro Massaggi. Lì trovai un ragazzo, di nome Paolo, che, oltre a massaggiare le clienti, provava pure a scoparsele! Quel massaggio con la schiuma mi rilassò. Ben presto Paolo mi palpò le tettone. A quel punto decisi di lasciarmi andare. Allargai le gambe e lui mi leccò la figa aiutandosi anche con le dita. Eccitata, gli massaggiai il cazzo con i piedi. Disponeva di un bastone notevole! Mi infilò dapprima le dita nella figa, poi entrò dentro con il suo uccello duro chiavandomi a missionaria. Proseguì sbattendomi di fianco e a pecorina. Di sicuro se ne scopava parecchie di donne in quella stanza. Del resto, solo una stupida rinuncerebbe a ricevere un randello del genere. Mi accarezzava le tettone mentre spingeva, a ritmo sempre più audace, la mazza dura nella vagina. Godetti notevolmente, mi sbrodolai tutta e venni splendidamente. Anche lui era eccitatissimo: poggiò la punta del cazzo sulla mia lingua. La succhiai con gusto per pochi secondi prima che esplodesse. Ricevetti copiosi getti di sperma calda in bocca e alcuni schizzarono perfino nei capelli. Dopo quella favolosa scopata, mi rivestì e tornai a casa. Di solito non busso mai alla porta dato che apro direttamente con le chiavi. Per questo motivo, Raffaele e Luca non si accorsero del mio rientro. Convinti di essere soli, stavano beatamente chiavando in soggiorno sopra il divano. O meglio, Raffele, evidentemente bisessuale, montava Luca a pecorina. Li lasciai continuare per la curiosità di vedere come avrebbero concluso. Raffaele si mise comodo sul divano mentre il biondino cavalcava l'asta del patrigno. Ad un certo punto, il mio compagno godette e venne schizzando nel culo del ragazzo. Poi, Raffaele si mise a leccare il cazzo di mio figlio, ormai prossimo all'orgasmo. Luca finì per schizzare in bocca al maschio maturo che assaporò con gusto il seme dell'adolescente. Mi sembrò davvero una grandissima porcata, eppure mi sentivo tanto bagnata. Decisi finalmente di comparire mentre loro stavano ancora nudi con il cazzo in mano, probabilmente vogliosi di fare il bis. Sapevo già dell'omosessualità di mio figlio. Criticai Raffaele per avermi nascosto certe pulsioni e per i suoi modi troppo 'affettuosi' nei confronti del ragazzo. Ma, in realtà, posso lamentarmi ben poco visto che sono la prima troia in famiglia, una che va in giro a scopare come bere bicchieri d'acqua. Tuttavia, anche loro si sono dimostrati dei gran maialini. D'altra parte, quando Luca gira per casa mezzo nudo, con quegli atteggiamenti provocanti da femminello, può benissimo eccitare soggetti maschili e, quel porcello di Raffaele, non fa certo eccezione...

Luca, un bel femminello...
biondino
 
Viviana al centro massaggi...
relax

martedì 26 aprile 2022

La mano nella figa dell'amica

Un bacio da Antonella. Come probabilmente ricorderete, io e Nunzia avemmo un primo approccio intimo nel periodo delle festività natalizie. La voglia bollente scattò tra noi trasformando l'amicizia in sensazioni molto più piacevoli, avvolgenti e appaganti. Il siparietto diurno rappresentò solo un piccolo antipasto rispetto a ciò che accadde successivamente. La notte sopraggiunse implacabile e lì ci lasciammo andare completamente alla libidine. Nel suo lettone avevamo da fare di meglio che dormire o guardare la TV. I preliminari a base di baci, toccatine e reciproche leccate di fica, furono decisamente soft. Ma dopo la situazione prese una piega nettamente più perversa. Colta da un raptus incontrollabile di adrenalina erotica finì per esplorare la vagina calda e accogliente della mia amica con tutta la mano! Ormai la desideravo troppo per lasciarla in balia di eventuali uomini come quel viscido del suo datore di lavoro. Volevo dimostrarle di riuscire a soddisfarla. La sua vagina, già 'visitata' da innumerevoli cazzi, si prestava a certi giochi zozzi. Le infilai dentro tutta la mano destra a mò di vibratore senza che lei potesse avere il tempo per pensare e la stantuffai senza pietà. Il volto di Nunzia si dipinse di perverso piacere. Non si aspettava che la sua migliore amica, storicamente piuttosto tranquilla, tirasse fuori certi colpi balistici attuandoli con assoluta decisione e fermezza. La girai in tutte le posizioni senza concederle tregua. Dovevo essere soltanto io a soddisfarla la mia adorabile troietta. Dopo oltre un'ora di fisting vaginale, la girai a pecorina per darle, come si suol dire, il colpo di grazia, l'ultimo atto della sfondata della sua fregna. Gridò e venne colando liquido dappertutto. Avevo la mano zuppa del suo copioso orgasmo. Quella sera la sfondai proprio e anche le notti successive, sempre nello stesso modo. Ormai si era creata una sorta di dipendenza nel vivere certe sensazioni porcelle: io desidaravo fargliele e lei farsele fare. Per fortuna ho casa libera, lì possiamo tranquillamente continuare con le porcate. E' solo questione di tempo ma, prima o poi, le romperò anche il culo! 

fisting vaginale

Farei di tutto per mia sorella

Mi chiamo Laura Martini. Sono mora e tendenzialmente lesbica. Ho una sorella maggiore di nome Jessica. Ho sempre preferito di gran lunga la figa agli uomini. Tuttavia nella vita, alle volte, le situazioni possono portare verso scenari a noi apparentemente meno graditi. Mi spiego meglio. Jessica, mia sorella bionda, è sempre a caccia di polli da spennare. Quella volta realizzò il colpo grosso agganciando il sig. Lewis Morgan, un uomo pieno di soldi. Lei ci scopava già da un pò ma, a quanto pare, lui era andato in fissa per me. Molti uomini hanno come fantasia proibita quella di fottersi due donne in un colpo solo. L'intento di Morgan era proprio quello di realizzare un triangolo con le 'Martini sisters'. Purtroppo non sono capace di dire di no a mia sorella, ancor meno quando ci sono in ballo bei verdoni. Quando lei mi propose la classica cosa a tre, accettai praticamente subito. Ho un modo di fare sfacciato che può non piacere. Ma, a quanto pare, mister Morgan lo tollerò egregiamente pur di raggiungere il suo scopo. Dopo un drink per festeggiare la riuscita del suo ultimo affare milionario, iniziammo a scaldarci. Cominciò mia sorella a sbocchinarlo per prima, poi lo feci anch'io. Con i vestiti ancora addosso, mi pose il suo cazzo in vagina. Non fu male, considerando che, nel contempo, baciavo Jessica. Poi fu lei a lasciarsi chiavare: dapprima a missionaria, poi a pecorina. In questo secondo frangente prese a leccarmi la figa ed io andai proprio in estasi e venni. Morgan si rese conto che mi piacevano le donne prima che la bionda glielo confermasse. Jessica prese il cazzo in bocca mentre io gli succhiavo le palle. Poi mister Morgan volle scopare un altro pò Jessica che cavalcò l'asta dura a candela mentre io, guardandoli, mi sditalinavo, pronta a venire di nuovo. Il porco, prossimo all'orgasmo, iniziò a segarsi in prossimità delle nostre bocche. Lo sperma finì sulle nostre lingue. Fin qui, nulla di particolare. Subito dopo, però, Morgan mostrò la sua vera passione: il pissing! Il porco urinò senza ritegno inondandomi la faccia di pipì. In realtà allagò i visi di entrambe ma di più il mio. Nemmeno Jessica si aspettava un epilogo del genere. Probabilmente Morgan ci provava gusto ad umiliare me per l'orientamento che ho. Fatto sta che proseguì ad urinare copiosamente nella mia bocca condendo il tutto con insulti. Jessica suggerì di tenere la bocca aperta. La ascoltai e lasciai che mi usasse come un w.c. per svuotarsi i coglioni. Non ero nuova a questa pratica, avevo 'scambiato' la pipì con altre donne ma mai con un uomo. Quando mi diede della 'lesbica del cazzo', affermando inoltre che i soldi li dovevo guadagnare, mi sentì davvero una grandissima troia ed estremamente felice per aver aiutato mia sorella. Quel maialone ci sbattette i soldi in faccia dopo essersi rivestito. Infondo ce li meritammo tutti: siamo o non siamo due sgualdrine di lusso? E i triangoli proseguirono per un bel pezzo. Ad ogni modo, non vi ho mai parlato della mia giovane amichetta bionda.                      

sorelle troie

venerdì 22 aprile 2022

Il cazzo per la sorella della vedova

Siete curiosi di sapere se Michele riuscì a trovare un ragazzo per mia sorella Virginia? Ebbene Si! Come vedete dalle immagini, l'aitante Gianni scopò a dovere la biondina. E lei, nella circostanza, si dimostrò una grandissima pompinara. Alla fine, però, lui la sborra preferì dargliela sulle tette piuttosto che in bocca. Questione di gusti! Comunque meglio così: finchè c'è questo giovane stallone che se la sbatte, io e il mio nuovo partner potremo vivere tranquilli... Leggi dall'inizio.  

bionda sexy

giovedì 21 aprile 2022

Vedova tettona vogliosa di cazzo

Mi chiamo Amelia. A volte si stila un bilancio della propria esistenza ed io, tutto sommato, posso ritenermi soddisfatta dal momento che ho vissuto un bel matrimonio con un uomo, di nome Luigi, che mi ha amata incondizionatamente per 7 anni. Poi, però, è deceduto all'improvviso in seguito ad un fatale incidente d'auto. Ammetto di essermi sentita male subito dopo l'accaduto e di essere piombata in depressione per almeno due mesi. Tuttavia, sono una persona ottimista di carattere, una che guarda sempre il cosìddetto bicchiere mezzo pieno. Ne passarono altri 5 ma, con la primavera, la rinascita era nell'aria. Avevo solo bisogno di un segnale, di un appiglio a cui aggrapparmi... e il sostegno arrivò! Michele, un amico di famiglia, mi stava dietro già da un pezzo. Non lo avevo mai calcolato più di tanto, essendo sposata, ma una donna sà bene quando qualcuno la desidera. Anche nei periodi tristi, come quello accennato, adoro vestire da zoccola con immancabili tacchi e autoreggenti. Quel marpione di Michele, peraltro sposato, non vedeva l'ora di gustare le mie grazie e, un giorno, l'occasione si presentò. Ero sola a casa. Michele bussò alla porta, sorbimmo un drink insieme, poi lui passò rapidamente all'azione di corteggiamento. Non attendevo altro e, soprattutto, fui lieta di sbottonargli il pantalone e di afferrare il suo bel cazzone. Era ancora piuttosto morbido ma una troia come me sà bene come indurire cazzi a suon di pompini. Imboccai il palo e lo passai anche tra le tettone. Mi ci sedetti anche sopra ma non era ancora duro al punto giusto. Ci voleva un altro pò di 'lavoro di pompa' e di strofinata tra le tette per renderlo al meglio. Finalmente lo sentì crescere a dismisura nella mia bocca: adesso si che poteva entrare nella vagina! Michele mi scopò di fianco, poi mi misi sopra di lui e cavalcai l'asta come una forsennata. Ero in astinenza di cazzo da oltre 6 mesi e non ne potevo più! Proprio nel momento topico della bollente chiavata, entrò a sorpresa, in camera da letto, quella stronza di mia sorella minore Virginia, rientrata a casa all'improvviso dopo un'uscita con le amiche. Mi beccò proprio mentre andavo sù e giù sul cazzo di Michele. Non solo entrò senza bussare ma mi fece anche la morale! Eh già... Essendo molto amica del mio defunto marito, si sentì in dovere di sentenziare che quello che stavo facendo con Michele era una porcata. Secondo lei stavo scopando con un altro troppo poco tempo dopo la perdita subita. Le diedi della moralista ma, in ogni caso, stavo godendo troppo per arrabbiarmi. Non avrei mai rinunciato a portare a termine quella deliziosa scopata. Quella impertinente, intanto, invece di lasciarci soli, restò a guardare. La stronza, falsa perbenista, aveva anche lei un'insana voglia di scopare. Michele, su mio suggerimento, la tranquillizzò spiegandole che le avrebbe trovato presto un ragazzo. Intanto io continuai a scopare e a godere fino a raggiungere l'orgasmo. Trovai perfino il tempo di 'vendicarmi' sottolineando la maggior taglia delle tette rispetto alle sue. Intanto strofinavo il cazzo di Michele tra le poppe esibendomi in una sega spagnola coi controfiocchi. L'uomo, all'apice del piacere, spruzzò copiosamente sulle tettone sotto lo sguardo libidinoso di mia sorella che sembrava sempre più eccitata. Io e Michele ci stavamo rilassando dopo gli amplessi. Ci pensò Virginia a spezzare quel momento idilliaco avanzando una sorta di minaccia velata. Se Michele (ormai moscio e incapace di farsela in quel momento) non le avesse procurato uno scopamico, lei avrebbe raccontato a sua moglie che trombava con la sottoscritta. Pazienza! Nella vita ci sono sempre i pro e i contro: da un lato mi godo il bel cazzo di Michele e, dall'altro, c'è quella vipera di Virginia, sempre pronta a colpire con la sua lingua malefica. Spero tanto che conosca presto un ragazzo dotato in grado di addolcirla, almeno un pò, a suon di cazzo nella figa!

cazzo per vedova

mercoledì 20 aprile 2022

Il cazzo in culo al mio ragazzo!

Mi chiamo Erica, sono segretaria in una ditta di lingerie. I primi due anni di fidanzamento con Christian trascorsero in maniera piuttosto tranquilla. Non mi scopava spesso e manifestava poco accanimento. Ma per me ciò non rappresentava un problema, anzi, lo reputavo più dolce dei precedenti boyfriend che, al primo rapporto, chiedevano subito il culo! Cominciò a suonarmi strano che, dopo un anno e mezzo, prese l'abitudine di recarsi dalla psicologa. Diceva di essere stressato e di aver bisogno di sfogarsi. Ma caddi maggiormente dalle nuvole quando Christian, un bel giorno, si presentò all'improvviso nel mio ufficio chiedendo di parlare con urgenza. Credevo fosse successo qualcosa di grave, pensai che avesse conosciuto un'altra o perfino perso soldi al gioco. Ma, in realtà, non voleva rivelarmi niente di tutto questo. Quando esclamò che gli piacevano i ragazzi pensai che stesse scherzando. In effetti era tutto vero e, come se non fosse bastato, ricorse anche al mio aiuto! Sapendo che, grazie al lavoro, dispongo di moltissimi contatti, chiese espresamente di cercargli un ragazzo che fosse disposto a stare con lui intimamente. Mi sembrò tutto folle, surreale. Ma, essendo molto innamorata, pensai che, se lo avessi accontentato, lui sarebbe stato felice. Per quanto totalmente estranea, fino a quel momento, al mondo dell'attrazione erotica tra soggetti maschili, cominciai un giro di telefonate. Alla fine trovai una persona disponibile. Si trattava del fratello minore di una mia amica. A lei non dissi che era per il mio ragazzo ma per un cugino gay. Ad ogni modo, Anthony, questo il suo nome, venne nella casa dove io e Christian convivevamo. Gli offrì da bere, poi loro due cominciarono subito a palparsi a vicenda. Christian sembrava davvero in estasi: si tolse le mutande, poi le tolse all'altro e cominciò a succhiargli il cazzo con gusto. Anthony divenne subito duro e mise Christian a pecorina per trombarselo. A quel punto fui certa che Christian mirava a farsi sbattere e non si sarebbe certo limitato ad un approccio soft come invece mi aveva accennato precedentemente. Anthony aveva un fisico magrolino ma era uno stallone instancabile: ingroppò Christian a pecorina e gli fece sentire il cazzo tra le chiappe fino in fondo. Entrò dentro proprio tutto al punto che, i testicoli di Anthony, 'carezzavano' le natiche del mio boyfriend. Andarono avanti così buona parte del pomeriggio mentre io li osservavo sempre più stupita. Da un lato mi sembrava una gran porcata ma dall'altro desideravo che proseguissero fino alla fine, anche perchè, più Christian lo prendeva pesantemente nel culo, più mi sentivo sicura che non avrebbe più cercato altre fighe. Non mi dava fastidio che si stesse facendo sbattere da una persona del suo sesso, anzi, mi incuriosiva. Diversamente, non lo avrei mai voluto vedere tra le braccia di un'altra donna. Dunque, mille pensieri attraversavano il mio cervello. Ad un tratto, quel maialino di Anthony, si toccò per alcuni secondi ammirando il culo di Christian. Poi l'inculata riprese per giungere al suo momento più intenso, ossia quello dell'eiculazione di entrambi. Christian si toccò e venne mentre l'altro gli affondava, a ritmo infernale, il cazzo nel sedere. Poi l'ospite schizzò annaffiando di sperma l'ano di Christian. Non contento, affondò nuovamente il pene nel sedere pieno di seme. Mi parve una gran porcata ma mi sentì fottutamente eccitata. Fu lì che ebbi la brillante idea di inserire un bell'annuncio (con tanto di foto del lato B del mio lui) su un sito di incontri invogliando i maschi a riempire quel buco con i loro cazzoni duri. Chissà che, tra questi, qualcuno sarebbe potuto finire, magari per sbaglio, anche nella mia passera. Dopotutto, quando si è eccitati, ogni buco serve egregiamente allo scopo...              

hot doc

lunedì 18 aprile 2022

Finalmente intime

Un caldo benvenuto da Anna. È strano trascorrere tanti anni fianco a fianco con una persona e desiderarla senza mai ottenerla davvero fino in fondo. Di sicuro l'esperienza condivisa con lo stallone smosse in qualche modo le acque. Ma dovetti faticare un bel po' affinché Marina cedesse, attenuando, almeno in parte, le sue ferme convinzioni eterosessuali. Eh già, perché, dopo il triangolo con Gustavo, Marina migliorò decisamente il Mood e riprese a scopare con gli uomini, non solo quelli a pagamento. Da un lato mi eccitava spiarla ma dall'altro volevo lei, solo lei, senza maschi in mezzo. Ma, nella vita, prima o poi le occasioni giuste capitano, basta solo saper attendere il momento opportuno e giocare al meglio le proprie carte. Alla lunga si rese conto che i maschi la usavano, nessuno era realmente interessato a lei, almeno non quanto io. Quel pomeriggio la invitai a casa mia per un drink e decisi di ricorrere ad un'approccio diretto. Iniziai a spogliarmi e chiesi a lei di fare lo stesso precisando di desiderare solo uno spunto per toccarmi. Dopo qualche blanda obiezione iniziò a spogliarsi, a togliere il vestito e calare le mutandine. Mi leccai le labbra dal desiderio e per il fatto che intravidi un margine di riuscita. Usai il dildo nella mia figa mentre ammiravo le sue grazie. Si mostrò in provocante lingerie con tanto di calze e reggicalze. Ad un certo punto lei aprì del tutto la figa in modo che potessi ammirarla nei dettagli ma specificò che dovevo limitarmi ad osservare. Eccitata a mille esplosi in un favoloso orgasmo pregustando gli approcci successivi. Pensai che potesse bastare per quella volta, non intendevo forzare i tempi. Ma era evidente che si stava aprendo uno spiraglio interessante. Lasciai passare alcuni giorni senza parlare con lei di sesso. Poi mi presentai a casa sua all'improvviso con la scusa che passavo da quelle parti per una commissione. Mi fece entrare, ci sedemmo a parlare una di fronte all'altra sedute su delle comode poltroncine. Indossava delle calze intriganti con simpatici disegnini che subito notai. Ad un tratto spiegai di dover andare via ma, invece di alzarmi, infilai una mano tra le sue gambe e incominciai a toccarla con decisione senza troppa cura del suo stupore. Protestò un pò dandomi della lesbica ma io non la mollai. Alla fine si lasciò masturbare e venne gemendo e bagnandosi parecchio. Il liquido vaginale straripò attraverso le calze inzuppando la mia mano. Eccitata a mille da quella svolta hot nel nostro rapporto, le infilai le dita in bocca urlando: "Assapora la tua passera puttana!". Estasiata dalla situazione, succhiò le dita senza batter ciglio. Mi alzai ed esclamai: "Ok, adesso tolgo il disturbo!", lasciandole gustare l'orgasmo appena raggiunto". Passarono ancora altri giorni durante i quali lei non si fece sentire. Sapevo di aver forzato un pò la mano, come si suol dire. Decisi di fare io il primo passo recandomi di nuovo a casa sua. Bussai alla porta, lei aprì e disse: "Che faccia tosta! Mi hai sedotta con l'inganno e hai anche il coraggio di ripresentarti qui?". A quel punto decisi di fingere che si era trattato solo di un grosso equivoco affermando di non essere realmente attratta dalle donne. Proseguì spiegando che stavo attraversando un periodo di confusione e depressione. Sembravo convincente per cui ci credette. Bevemmo qualche alcolico per sancire la pace. Poi, continuando a fingere, proposi di guardare insieme un bel porno con protagonisti uomini dotati che si sbattevano giovani fanciulle arrapate. Sapevo che le sarebbe piaciuto e così mettemmo su un filmetto. Naturalmente comiciò ad eccitarsi e a voler condividere parei su quei grossi uccelli. Io l'assecondai egregiamente. Poi, però, come se stessi cadendo dalle nuvole esclamai: "Bhè, quelli però adesso non ci sono, tocca arrangiarsi...". Presi una sua mano, la posai tra le mie gambe e intanto io cercai la sua figa con le dita. Il supporto delle immagini la sciolse notevolmente. Avrei voluto baciarla con passione ma preferì lasciarle il beneficio del dubbio sulle mie tendenze sessuali ancora per un pò. Ma la foga con cui la sditalinai mi tradì inequivocabilmente. A quel punto comprese perfettamente che ero stata falsa per riguadagnare la sua fiducia e anche che non le avrei dato tregua. E allora, vedendomi così assatanata, esclamò: "Sò quello che vuoi!" e si passò la lingua sulle labbra. Senza risponderle una parola, spalancai le gambe per essere  'calmata' da una magnifica leccata che giunse puntuale pochi istanti dopo. Mi sentì in Paradiso e raggiunsi un orgasmo favoloso nel giro di una manciata di minuti. Poi lei, quasi a volermi punire e soddisfare al tempo stesso, esclamò decisa: "Vieni in giardino troia! Ho un regalino per te..." e lì si prese la licenza di trapanarmi con lo strap-on. Colai come una fontana e venni intensamente sotto i suoi colpi incessanti. In un modo o nell'altro, siamo finalmente diventate intime. FINE. Leggi la prima parte.

lesbiche

giovedì 14 aprile 2022

Gigolo per due mature

Mi chiamo Marina. Sono stata imprenditrice a lungo, e ho condotto egregiamente un'azienda di lingerie. Anna ha lavorato al mio fianco per anni come segretaria e assistente alle vendite. Posso dire che è stata una spalla forte, un'amica, una consigliera in gamba. Parte del successo lo devo senz'altro a lei, questo è innegabile. Tuttavia, con il passare del tempo, mi accorsi che ad Anna tutto ciò non bastava. Mi spiego meglio: notai i suoi sguardi interessati a qualcosa che va oltre la semplice amicizia. Al principio non feci troppo caso a tutto ciò, sia perchè ero presa dal lavoro e anche perchè Anna, come me, con gli uomini andava a letto eccome. Ma, si sà, il sesso è un conto e l'amore ben altro. Ad ogni modo, purtroppo non si resta giovani per sempre. Invecchiare non piace a nessuno, tantomeno alle donne che devono fare i conti con i problemi legati al decadimento del corpo, tra cui l'impietoso comparire delle rughe. Insomma, sono una donna forte ma quasi tutti, prima o poi, attraversano dei periodi di crisi più o meno profonda. In altre parole, quando cessai l'attività, mi ritrovai ricca ma un tantino depressa. Mancava quella linfa vitale che spesso il lavoro trasmette. Non proprio sexy come un tempo, a torto o a ragione, temevo di piacere meno agli uomini. Anche Anna non era più come una volta e sicuramente le pesava tutto ciò, anche se, forse, in maniera minore rispetto alla sottoscritta. Ad ogni modo, avevo bisogno di ritrovare autostima, serenità e fiducia. Per tale motivo decisi di ricorrere ad un professionista del sesso. Si, avete capito proprio bene: un gigolò! D'altronde, gli uomini vanno con le escort, o sbaglio? Perchè noi donne non potremmo fare lo stesso? Cosa ce lo vieta? Non certo un fottuto perbenismo del cazzo! Tramite conoscenze, trovai un giovanotto disponibile e convinsi Anna, peraltro scettica, ad andarci insieme. Gustavo riceveva in una sorta di casa adibita a palestra. Ci stava già aspettando tutto nudo e col cazzo in mano, pensa un pò! Eravamo decisamente in astinenza sessuale: assatanate e assetate di minchia! Il ragazzo era simpatico e gentile, pronto a soddisfare le nostre voglie. Lo baciai quasi subito ma fu Anna a succhiargli l'uccello per prima. Con un giro alternato di proverbiali bocchini, rendemmo la mazza decisamente dura e appetibile. Me la beccai io per prima nella fica a pecorina. Anna intanto mi accarezzava il culo. In tale frangente percepì in modo netto quanto mi desiderasse. Carezzata e trapanata, percorrevo estasianti binari della goduria. Il cazzo lo prese anche lei, con le gambe ben spalancate. Poi, io mi sedetti sull'uomo per un'inebriante scopata a candela. Anche in quella circostanza, ci fu un contatto con la mia amica che mi accarezzava dolcemente la gamba. Dopo di ciò, il gigolò trapanò un altro pò Anna per poi ritornare su di me. Ancora una volta sentì la presenza di lei che mi sfiorò la parte inferiore della gamba col dorso della mano. Un bocchino di Anna tenne duro il cazzo prima che finisse nuovamente nella mia vagina per il gran finale di scopata a missionaria. L'uomo, segandosi, raggiunse l'orgasmo ed esplose schizzando su pancia e figa. Venni anch'io e, soddisfatta, mi leccai le labbra gustando appieno quel momento di indescrivibile piacere. Una volta ricomposte, posai i verdoni sul tavolo, poi io e Anna andammo via lasciando lo stallone ai suoi abituali esercizi di palestra. Non immaginavo che, in seguito, la mia amica Anna si sarebbe rivelata una donna piena di sorprese.

mature

martedì 12 aprile 2022

Ginecologia a luci rosse

Salve da Marilena. Se avete letto il post precedente, sapete già che il ragazzo incauto mi mise incinta. Ebbi difficoltà a reperire immediatamente la ginecologa perchè quella di fiducia stette prima a lungo in malattia per poi venir trasferita altrove. In definitiva, il suo posto venne preso da una certa d.ssa Valentina Cervara. Ero preoccupata in quel periodo, iniziai a vomitare di frequente e avevo bisogno di supporto. Finalmente riuscì a fissare un appuntamento e mi recai allo studio della dottoressa Cervara. Quando entrai ebbi subito una strana sensazione. La segretaria in minigonna, peraltro molto carina, palesava atteggiamenti da troietta e allargava le gambe con facilità. Mi fece spogliare quasi del tutto per registrare il peso. Poi mi mandò dalla dottoressa. Valentina, una bella donna bruna, sembrava molto gentile e disponibile. Mi colpì il suo look: sotto il camice portava la minigonna, delle provocanti autoreggenti, insolite per una dottoressa, e scarpe coi tacchi, il tutto del medesimo colore bianco. Sono da sempre amante del cazzo ma non vi nascondo che avevo una fantasia segreta. Mi sarebbe piaciuto trovarmi dinanzi ad una donna particolarmente troia per vedere cosa avrei combinato. Dopo alcuni atteggiamenti premurosi, con i quali Valentina mi tranquillizzò, capì che la femmina di quelle fantasie poteva essere lei. Cominciò prima a controllare il cuore ma toccando il seno da sopra al reggiseno, poi mi fece spogliare. Ero praticamente nuda sul lettino delle visite. A quel punto toccò ben oltre il seno. Oltre al classico speculum, disponeva di un toy erotico che spacciò per strumento medico. Non sono così ingenua da non riconoscere un oggetto concepito per il piacere sessuale, diamine! Mi ritrovai a leccare le sue splendide tettone mentre mi esplorava in ogni modo. La porcella mi infilò un dito nel culo e mi voltò anche a pecorina per godersi meglio i miei buchi. Mi leccò anche il culo, oltre ad effettuare la penetrazione con quegli oggetti. La tipa si autoproclamava paladina delle donne, una che in fin dei conti le aiutava. In realtà approfittava dei loro momenti di timore e difficoltà per farsele. Eh si, Valentina è una grandissima lesbicona. Lo ammetto, Valentina ci sapeva fare e mi fece proprio godere. Dopo quei bollenti trastulli con gli oggetti, mi diede il 'colpo di grazia' con un raffinato lavoretto di lingua. Esperta di passera, faceva saettare la lingua sapientemente nella figa ed io raggiunsi un bollentissimo e profondo orgasmo, il primo mai avuto con una donna. La reputavo un pò stronza, indubbiamente, però il suo personaggio mi intrigava. Come per sua stessa ammissione, capì che di donne se ne faceva parecchie, trincerandosi dietro il camice bianco di medico. Non volevo essere soltanto una preda, una che si è lasciata sedurre. A volte viene il momento in cui la seduttrice e la sedotta si scambiano magicamente di ruolo. Fremevo dalla voglia di mettere lei sul seggiolone delle visite. Pian piano, dopo averla palpata intimamente, posi lei nella posizione del paziente. Probabilmente quel sogno segreto si stava avverando... ora era lei nelle mie mani! Bella e con quelle calze da puttana mi eccitò di nuovo nonostante fossi appena venuta. Le infilai subito due dita nella vagina in modo che si rendesse subito conto che anch'io sono capace di comportarmi da troia quando lo desidero. Gradivo farmela ma anche conoscerla meglio. La incitai a confidarsi. Mi raccontò che le donne, spesso in crisi o difficoltà, si fidavano di lei che, ovviamente, ne approfittava. Da ragazza aveva avuto qualche esperienza con i maschi ma la sua reale inclinazione erano le donne. Delusa da alcune relazioni saffiche andate male, si era egregiamente rifatta nel ruolo puttanesco di dottoressa sexy. Continuò a raccontare mentre le dispensavo piacere con le dita, lo speculum e anche leccandole i bei capezzoli. A quanto pare si faceva anche la sua segretaria. Quella troiona mi turbò sempre più. Le riempì i buchi con dildo e speculum e poi passai al dessert: la leccata di passera! Intanto mi narrò delle sue porche visite a domicilio, durante le quali continuava ad avere rapporti lesbici. In particolare, raccontò che, mentre stava seducendo una signora, fu interrotta dal marito impotente di quest'ultima che, evidentemente seccato delle avances saffiche alla consorte, cercò, giustamente, di cacciarla fuori di casa. Ma Valentina, una donna robusta e forte, ebbe la meglio durante una sorta di litigio fisico con l'uomo. Alla fine, per punizione, lo spogliò e lo inculò di forza con lo speculum a pecorina. Poi, legato al letto, lo costrinse ad essere 'spettatore' mentre lei faceva godere la moglie ripetutamente. Il ricordo di questa esperienza porcella a forti tinte sadomaso, unita alla mia lingua incollata al suo clitoride, le procurò un orgasmo da urlo. Probabilmente anche quella zoccola della segretaria sentì le urla di piacere della datrice di lavoro. Infondo era soprattutto lei a procurare orgasmi ma non sempre veniva ricambiata adeguatamente. Ci voleva il mio lato oscuro, risvegliatosi alla grande, per soddisfare appieno gli appetiti insaziabili di una maialona del genere. Bene, ora che siamo diventate così intime sono sicura che Valentina sia la persona adatta a seguire la mia gravidanza...

ginecologia

fighe

sabato 9 aprile 2022

Fecondata dal fidanzato militare

Mi chiamo Marilena. Io e il mio fidanzato, Antonello, ci incontravamo di rado dal momento che lui era arruolato nelle Forze Armate. Quelle rare volte in cui potevamo vederci, si sentiva supereccitato e non desiderava altro che scopare. Durante il nostro ultimo appuntamento la combinò grossa. Le premesse sembravano ottime. Cominciò a leccare i capezzoli. Poi io imboccai il suo cazzo fino alle palle. Ancora col pantalone militare addosso e il boxer, mi frugò il culo. Potevo sentire il cazzo duro sul sedere. Curiosa, gli chiesi se, solitamente, in caserma si masturbasse. Rispose di si e che, talvolta, se lo faceva perfino menare dal commilitone che dormiva sopra di lui nel letto a castello. Gli chiesi se ciò lo appagasse. Disse di si, ma solo temporaneamente. Poi, la voglia di figa tornava a pulsargli insistentemente nel cervello. Intanto, la scopata entrò nella fase calda. Me lo dette a candela e a pecorina. A un tratto, mentre stavamo avvinghiati, disse di esser prossimo all'orgasmo. Intanto prese a sditalinarmi portando me splendidamente all'amplesso. Per paura di restare incinta, lo pregai di raggiungere il piacere nella mia bocca. Spompinai giusto per qualche secondo e la invase con il suo seme. Sembrava tutto perfetto tranne per un dettaglio non certo trascurabile. Antonello ammise di aver iniziato a eiaculare dentro la vagina prima di finire di esplodere nella mia bocca. In effetti avevo avvertito un flusso di liquido ma non avevo la certezza che fosse il suo sperma. Lui mi diede la certezza di ciò ed io, dopo avergli dato del coglione, andai nel panico. Corsi subito in farmacia a comprare il test di gravidanza che risultò positivo. A quel punto l'ansia si raddoppiò. Non restò altro da fare che contattare la ginecologa. Purtroppo stava in malattia ed in procinto di trasferimento per cui dovetti ripiegare sulla sua sostituta che non conoscevo affatto...         

militare

venerdì 8 aprile 2022

Vendetta porno parte seconda

Benvenuti alla seconda parte della vendetta di Alessia. Mi ero divertita con la escort e, soprattutto, l'avevo tolta dalle grinfie di quello stronzo traditore di Ron. Ma volevo colpirlo maggiormente e così pensai di stuzzicare Gianluca, il suo migliore amico. Lo invitai a casa e mi feci trovare pronta e disponibile in tacchi e autoreggenti. Si ricordava vagamente di me anche perchè io e Ronald non comparivamo quasi mai insieme in pubblico. Ci volle poco per farlo eccitare ma, quando si rese conto di chi io fossi, gli si ammosciò il cazzo! Era troppo devoto all'amico... Provai a spingerlo a raccontare a Ron di aver fatto sesso con me ma ottenni scarsi risultati. Niente paura! Avevo già previsto una situazione del genere ed ero pronta con il fatidico piano 'B'. Precedentemente avevo dato appuntamento a Ron con la scusa che lo avrei perdonato e che saremmo tornati insieme. Gianluca intanto mi scopava con la preoccupazione di fare un torto all'amico. Proprio sul più bello, quando mi inginocchiai per imboccare il cazzo, ormai sul punto di sborrare, si aprì la porta di casa. Era Ron, naturalmente, che teneva ancora una copia delle chiavi. Il mio ex si ritrovò davanti una scena che mai avrebbe voluto osservare: il suo amico del cuore che mi schizzava in bocca! Dopo un furioso litigio, durante il quale feci fatica a dividerli, uscirono entrambi da casa mia incazzati. La vendetta era compiuta! Non solo gli avevo tolto la escort preferita ma anche il suo miglior amico. Il tradimento lo pagò a caro prezzo. Perciò, se avete una fidanzata estetista, abile nell'usare gli attrezzi da lavoro, che và facilmente in escandescenza, fate molta attenzione a non tradirla! Potrebbe vendicarsi come la sottoscritta o, al peggio, affettarvi il pisello! eheh! Scherzavo! :) Leggi dall'inizio.           

bionda

Vendetta porno parte prima

Mi chiamo Alessia. Lavoro come estetista. Unghie dei piedi, delle mani, depilazioni sono il mio pane quotidiano. In linea generale, ho un carattere mansueto ma, quando mi altero, posso risultare piuttosto aggressiva. Ovviamente, non mi arrabbio per nulla. Veniamo al racconto. Avevo un fidanzato benestante di nome Ronald. Mi fidavo di lui ma, un bel giorno, sbirciando sul suo cellulare, scoprì che si intratteneva con altre donne. Tuttavia, non erano ragazze normali, bensì delle professioniste e pure di alto profilo! In rubrica c'erano vari contatti di ragazze. Quello con cui risultavano maggiori scambi di messaggi corrispondeva ad una certa Margot. Pedinai Ronald e venni a scoprire che, la ragazza misteriosa, altro non era che una cliente del mio centro estetico. Acclarai dunque al 100% che Ron mi metteva le corna. Naturalmente, Margot era il nome d'arte da escort. Si trattava della bella e sensuale Marina. La conoscevo di vista ma non mi ero mai occupata di lei. Chiesi ad una collega di scambiare il turno in modo da incontrarla. Inizialmente fui tentata di sfigurarla con qualche bisturi, ammetto questo losco e deplorevole pensiero! Ma infondo lei era solo una professionista del sesso il cui compito è far godere chi paga. E così ebbi la geniale idea di proporre a Margot un accordo. Non le avrei tagliato la gola col bisturi solo se lei avesse accettato le mie condizioni: non rivedere mai più Ronald... punto uno. Per la "perdita economica" avrei posto rimedio io pagandola per ogni prestazione avuta con la sottoscritta. Questo scenario la mandò un pò in confusione, inizialmente. Era una tipa abituata agli uomini, più che alle donne. Ma la paura è un ottimo combustibile per convincere le persone. Leggevo il timore nei suoi occhi e ne approfittai per condurla ad una lesbicata d'elite. Prima le chiesi cosa eccitasse Ron, ero curiosa di conoscere i gusti di quel porco traditore. Rispose che lui amava il fetish da matti. Dopo di ciò, le piazzai la figa davanti e poi in bocca senza troppe esitazioni. Cominciò a leccarmela mentre tenevo le mani appoggiate al vetro della finestra. Da lì fu un crescendo di emozioni fino a condividere un dildo sul divano che portò entrambe splendidamente all'orgasmo. Non ero paga! Poco dopo raggiungemmo il letto e le saltai addosso. Lì raggiungemmo altri splendidi amplessi con reciproche leccate di fica. La mia vendetta non era ancora compiuta del tutto! Ci voleva la seconda mossa.        

escort

fetish

mercoledì 6 aprile 2022

Lesboparrucchiera assatanata

Sono Sonia l'immobiliarista, vi ricordate di me? Bene! Durante la lunga permanenza negli Stati Uniti, legai sempre il piacere agli affari. Dopo il bollente triangolo con la coppietta, puntai l'obiettivo successivo: Mary la parrucchiera, proprietaria di un lussuoso salone a New York. Anche qui il capo voleva 'mettere radici' ma gli eventi presero una piega leggermente diversa. Pensai che il miglior modo per approcciare con la proprietaria del locale fosse andare a sistemare i capelli da lei. Colsi subito un interesse di Mary nei miei confronti. Era un orario morto, tipo le tre del pomeriggio. Mandò via alcuni dipendenti ancora presenti lì per restare da sola con la sottoscritta. Dopo shampoo e messa in piega, le proposi di entrare in società con la mia azienda. Lei accettò, però, inaspettatamente, pose due condizioni non trattabili: mai con un uomo e la mia disponibilità intima totale. Mary è una bellissima ragazza, non c'è che dire, ed è pure una lesbicona al 200%. Mi strinse le tettone, mi spogliò nuda. Voleva che fossi sua e sottolineò questo desiderio leccandomi ardentemente la figa. A quel punto, presi un'iniziativa personale, non potevo permettere che l'affare saltasse per cui affermai di diventare io stessa la sua socia, indipendentemente dall'azienda che rappresento. Non mollò la figa un attimo e leccò come una matta per interminabili minuti fino a condurmi beatamente all'orgasmo. Poi fui io a leccare la sua fichetta e a farla venire. Sembrava una lesbicata così dolce, quasi innocente. Ma sottovalutai il lato oscuro della parrucchiera assatanata. Si rese perfettamente conto che, a differenza sua, adoravo il cazzo e che ne avevo presi svariati nella vita, e così, in preda ad una sorta di raptus da lesbicona convinta, pensò bene di punirmi. Senza troppe cerimonie, infilò la sua mano nella mia vagina utilizzandola a mò di cazzo per scoparmi. Nella sua testa, non troppo normale, credeva di allargare la figa al punto che non avrei più provato piacere con gli uomini e nemmeno questi ultimi goduto, trovandola esageratamente dilatata. A parte il fatto che c'è sempre il buco del culo, e va bhè, ma poi avrebbe dovuto usare qualcosa in più delle mani per ottenere risultati del genere. Ad ogni modo, la maniaca del fisting, piazzò la mano dentro la mia vagina procurandomi piacere in svariate posizioni, non ultima quella a pecorina. Si sentì paga soltanto quando arrivai al profondo orgasmo. Solo allora sfilò la sua mano, intrisa di liquido, dalla mia tormentata vagina. Fortunatamente il Capo non ebbe nulla da ridire riguardo alla mia iniziativa personale sugli affari. Disse che infondo me l'ero meritata quella gratificazione assumendo una compartecipazione autonoma con un'altra società. L'unico problema è che, se frequento troppo Mary, rischio davvero che la figa, prima o poi, me la sfondi!

lesbiche

massaggio alle tette

martedì 5 aprile 2022

Caldaia rovente

Mi chiamo Claudia. Sono una donna prosperosa e appariscente che non passa inosservata. In ufficio ricevevo puntualmente le avances dei colleghi che, desiderosi di scopare, ci provavano spesso. La situazione cambiò radicalmente dopo la mia separazione da Guido. Dopo di ciò, infatti, decisi di adottare un ragazzino mulatto di nome Kim. Si domostrò subito dolce, gentile, disponibile. Ma ben presto mi resi conto che Kim palesava degli atteggiamenti tipici femminili e che le ragazze non lo attiravano per nulla. Il suo fascino non sfuggì agli occhi attenti di quei maialoni dei miei colleghi. A turno ci provarono praticamente tutti e Kim ci stette il più delle volte propinando bocchini a destra e a manca. Per tale motivo, decisi di portarlo sempre meno con me in ufficio in modo tale da evitare di incorrere in certe situazioni. Speravo che, rimanendo più tempo a casa, il ragazzo tenesse a freno i bollori ma mi sbagliavo. Dopo un periodo relativamente tranquillo, Kim riprese a 'dare spettacolo'. Quel giorno ero uscita per una commissione e gli lasciai l'incarico di badare al tecnico della caldaia che doveva venire a casa per una riparazione. Conoscevo l'operaio solo di vista, si chiamava Walter, un uomo maturo nemmeno di bell'aspetto. Per questo motivo ero tranquilla che non potesse interessare a Kim. Tuttavia, non considerai che, come si suol dire, la fame fa uscire il lupo dal bosco. In altre parole, una lunga astinenza sessuale può far desiderare il primo che capita. Quando rientrai a casa, il tecnico era già andato via. Ma, prima di andare via, era ovviamente venuto e a questo ci aveva pensato egregiamente Kim. Non bevvi certo la storiella del prezzo superscontato della riparazione! Evidentemente Kim aveva spompinato l'uomo a dovere prima di farselo infilare perbene dentro il culo. Per precauzione lascio sempre qualche microcamera nascosta in casa, compresa la zona della cucina. Quando andai a visionare le relative immagini con calma, ebbi la conferma di ciò che immaginavo. Quel porcello del tecnico, Walter, dopo una lunga trombata, aveva schizzato nel culo e perfino sulle palle del ragazzo in preda all'estasi profonda. Bhè, a quanto pare, con Kim in casa ho risolto il problema dei guasti agli elettrodomestici perchè sono sicura che il culo lo darebbe a tutti. E non vi nascondo che, a guardare quella sequenza, mi si è anche bagnata la fica!

giovane maturo gay

lunedì 4 aprile 2022

Le terapie saffiche della dottoressa

Bentrovati dalla vostra dottoressa Anita. Sono golosa di cazzo ma non perdo occasione di divertirmi con le donne ogniqualvolta si presenta l'occasione giusta. Marilena, oltre ad essere mia paziente, è una gran bella figa. In quel periodo diceva di esser depressa, stressata, ed io ne approfittai per sedurla. Non era certo scontato condurre una intenditrice di minchia come lei al lesbo. Per questo motivo, le dissi di conoscere una improbabile terapia giapponese che, ovviamente, ci avrebbe portate ad avere rapporti intimi. Le raccontai un sacco di frottole riguardo al deflusso delle energie negative. Intanto la baciai, le leccai le tette. Naturalmente non era del tutto convinta. Continuava a ripetermi che tutta questa pratica le sembrava roba da lesbiche. L'importante è esser convinti no? E dunque io mantenni il punto, anzi, rimarcai di adorare il cazzo, quasi per metterla a suo agio. Ad un certo punto riuscì finalmente a farle spalancare le cosce e a deliziarla con la lingua tra le gambe. Godette la troiona e se ne venne pure alla grande. Quando tirai fuori la verità, e cioè di essere una gran zoccola bisex, era ormai troppo tardi per tirarsi indietro. Pur preferendo il cazzo, restò affascinata dalla mia porcaggine e, fortunatamente, non mi fece mancare le sue dita nella fica. Ci congedammo tra baci e ditalini mentre avvertivo ancora in bocca il dolce sapore della sua passera. Prima di salutarla sottolineai che, col tempo, avrebbe apprezzato maggiormente il piacere dei rapporti saffici e lei sembrò condividere il mio pensiero. Sono sicura che, prima o poi, mi contatterà per provare il bis...

mature

Antonella e Nunzia: l'approccio

Mi chiamo Antonella. Posso sicuramente affermare che Nunzia è la mia migliore amica. Non avrei mai immaginato che, a un certo punto della vita, il nostro rapporto prendesse una piega del tutto particolare e inaspettata. A volte gli eventi si combinano in una maniera tale da favorire certi sviluppi impensabili. Ma entriamo nei dettagli della vicenda in questione. In quel periodo, circa due anni fa, io e Nunzia ci incontravamo meno spesso del solito e ci sentivamo poco. Tuttavia, conoscevo la sua anomala situazione familiare. Sapevo del figlio omosessuale e che lei, per fare accettare tutto ciò al marito, aveva spinto quest'ultimo tra le braccia di un uomo. Intanto io credevo, erroneamente, di aver trovato il fidanzato giusto. Ma un bel giorno, quando iniziammo a scopare, restai profondamente delusa. L'atmosfera sembrava perfetta. Gli leccai il cazzo con dedizione e poi lui me lo infilò dentro la figa. Ero al settimo Cielo se lui non avesse proferito le parole sbagliate al momento sbagliato che pesarono dentro di me come un macigno. Cominciò a fare apprezzamenti su Nunzia insistendo sulla possibilità di un rapporto a tre. Pensate un po' che porcellino! Sono cose da dirsi ad una donna innamorata? In quel frangente godevo troppo per smettere di colpo di fare sesso. Continuai ma provai un senso di schifo profondo affiancato al piacere. Avevo riposto in lui tutte le attenzioni, come poteva pensare alla mia migliore amica durante la nostra intimità e ripagarmi in tal modo? È vero, Nunzia è stupenda, però non si doveva assolutamente permettere! Continuava a ripetere il suo nome... Bastardo! Diceva: "Se ci fosse Nunzia", "Che bella Nunzia", "Lo darei anche a lei...", frasi del genere, del tutto a sproposito. La conosceva di vista e già aveva in mente di farsela! Porco! Raggiunsi un orgasmo amaro. Quando ricevetti la sua sborra copiosa in faccia, mi senti' virtualmente cornuta e sporca per avergli consentito di trattarmi in quel modo irrispettoso. Non diedi luogo ad una scenata ma sparì rapidamente dalla sua vita. Ero delusa, amareggiata da tutto ciò, e perfino un po' depressa. Mi vergognavo di raccontare l'accaduto a Nunzia. Anzi, per un po' di giorni la odiai, anche se non era colpa sua. Lei, ignara di tutto, non aveva fatto nulla. Il Natale si avvicinava e con esso la prospettiva poco allettante di trascorrerlo da sola. Mi feci coraggio, presi in mano il telefono, e la contattai. Fu lei a confidarsi per prima. Ribadì la sua situazione familiare con marito e figlio gay e lei che si concedeva al datore di lavoro. Ma era un po' triste, insoddisfatta, orfana di un vero amore. Senza entrare nei dettagli, le accennai che avevo rotto col fidanzato. Lei, quasi sempre ottimista di carattere, propose subito: "Bhe, visto che siamo entrambe da sole, vieni a casa mia durante i giorni di Natale, così almeno ci faremo compagnia". Ci pensai su qualche secondo, poi le risposi di si. Infondo Nunzia rappresentava, inconsapevolmente, l'origine dei miei problemi e la fine della storia che intrattenevo con quell'uomo. Probabilmente vedendola, standole a contatto, avrei metabolizzato i dispiaceri realizzando finalmente che quel tipo era solo un coglione e che Nunzia era esente da colpe. Alla vigilia andai a casa sua. Bussai alla porta. Mi accolse con il suo tipico sorriso raggiante e ci abbracciammo calorosamente. Mi disse: "Stai benissimo, come sei bella!". Le risposi, quasi d'istinto, "tu di più". Ci sedemmo sul divano, lei preparò il caffè e iniziammo a dialogare. Ribadì per l'ennesima volta la sua situazione familiare. Poi, finalmente, trovai il coraggio di parlare anch'io, spiegando che, involontariamente, c'entrava lei con la rottura del mio fidanzamento. Rimase sorpresa e cercò di rincuorarmi sostenendo che quell'uomo era stato uno stupido a non aver considerato di avere accanto una bellissima donna come me e che ciò gli sarebbe potuto senz'altro bastare. Mi senti' notevolmente gratificata sentendo proferire da lei quelle parole, ossia di venir considerata bella. Si creò un'atmosfera incantevole tra di noi. Improvvisamente percepì di non esser più sola e notai anche lei di ottimo umore. Si delinearono così le premesse per una situazione proibita. D'altra parte, non è detto che l'anima gemella debba necessariamente corrispondere ad una persona di sesso opposto al proprio. Nunzia stava sfornando dei biscotti quando cominciò a stuzzicarmi. Diceva di non esser più ferma nelle sue convinzioni sessuali come in passato. Il figlio le aveva involontariamente mostrato la realtà sotto una luce differente, quella dell'attrazione erotica tra persone simili. Una prospettiva alla quale anche il marito era finito per adeguarsi. Nunzia affermò che tra donne poteva succedere la stessa identica cosa. Si sà come vanno queste cose: una casa libera, due persone sole, la possibilità di lasciarsi andare... Ci ritrovammo ben presto a limonare, poi lei mi leccò i capezzoli. Proseguì infilandomi due dita nella figa ed io raggiunsi l'orgasmo bollente in men che non si dica. A quel punto fremevo dal desiderio di ricambiare. Le leccai la figa depilatissima e poi infilai, a mia volta, due dita dentro la sua vagina sugosa. Se ne venne dolcemente mentre mi stringeva con forza una tetta. Ci baciammo con passione dichiarando ognuna l'amore verso l'altra. Quella notte, ed altre, avrei condiviso il letto con lei... e non certo per dormire, naturalmente. Guardate un pò.     

Nunzia



venerdì 1 aprile 2022

Dopopranzo bollente per mio marito

Il triangolo, condito da una splendida doppia penetrazione, fu davvero eccitante, lo devo ammettere! Dopodichè ci mettemmo a tavola. Ormai mio marito Enrico era rimasto incuriosito e affascinato dal nostro ospite. Roger seppe rendere i discorsi particolarmente stimolanti mentre gustavamo la pasta alla puttanesca. Il feeling tra i due era buono ma ci voleva un aiutino affinchè diventassero più intimi. E così, pensai bene di versare delle gocce di afrodisiaco nel caffè che servì dopo pranzo. Dopo di ciò, li lasciai soli affermando di andare sotto la doccia. Mi lavai con calma in modo che i due restassero da soli per un tempo sufficiente a creare l'intimità. E credo proprio che la trovarono, dal momento che, quando tornai, li trovai avvinghiati a scopare con passione. Li osservai semplicemente, senza manifestare la mia presenza. Enrico cavalcava su Roger prendendosi il cazzone duro dritto nel culo. Evidentemente stavano trombando già da un bel pò perchè Roger eiaculò nel sedere di mio marito nel giro di qualche minuto. Mi sentì particolarmente troia e soddisfatta per la piega che aveva preso la situazione e 'festeggiai' subito con un giro di dildo in vagina. A quel punto sarebbe stato facile parlare ad Enrico dell'omosessualità di mio figlio. Ma non volevo che sospettasse della sottoscritta Nunzia in alcun modo. Lasciai passare del tempo prima di introdurre quell'argomento in modo tale da far sembrare gli eventi del tutto casuali. Dopo mesi, durante i quali Enrico frequentò vari uomini oltre a Roger, tirai fuori il discorso riguardo all'orientamento di nostro figlio e lui, ovviamente, lo accolse di buon grado. Mi bastò solo esclamare: "Nostro figlio preferisce gli amici alle ragazze" affinchè lui capisse e accettasse il tutto senza muovere polemiche. Sembrava tutto sistemato ma altre novità mi attendevano all'orizzonte.

autoreggenti


Spaghetti alla puttanesca

Dopo l'esperienza con i colleghi gay dell'ufficio, presi consapevolezza di gradire, tutto sommato, questo genere e di poter far breccia perfino nelle ferme convinzioni eterosessuali di mio marito Enrico. Dopo l'ennessimo confronto con il capo, ebbi un'altra 'dritta' da parte sua. Roger, un aitante collega bisessuale dalla carnagione scura, che conoscevo solo di vista, sembrava la persona adatta per raggiungere il mio scopo. Scardinare le convinzioni di un etero non è facile nè immediato ma Roger, sapendo a cosa mirassi, mi avrebbe 'spalleggiata' egregiamente. Dopo la mattinata lavorativa, lo portai a casa per pranzo. Mio figlio era uscito per cui ci ritrovammo in tre: io, Roger e mio marito. Enrico si sorprese parecchio nel vedere quel ragazzo affascinante e profumato che avevo invitato. Dopo un aperitivo fui pronta ad assumere il magico ruolo della troia. Enrico si chiedeva se avessi una relazione con Roger. Non ce l'avevo ma, volutamente, glielo lasciai credere in modo tale che 'fermentasse' nel dubbio. Intanto lo segai e gli succhiai il cazzo spiegandogli che c'era bisogno di una ventata di novità e di freschezza nel nostro opaco rapporto di coppia. Intanto Roger si avvicinò e mi spogliò mentre Enrico, ormai già piuttosto eccitato, si toccava da solo. Sfacciatamente, Roger mi calò le mutandine chiedendo ad Enrico se gli piacesse. Mio marito rispose di si dando all'ospite del porco. In men che non si dica, stavo già cavalcando il cazzo di Enrico e, allo stesso tempo, succhiavo il gustoso pene di Roger. Poi, l'ospite mi prese a pecorina e intanto sbocchinavo mio marito che se ne stava comodamente seduto sul divano letto. Dopodichè si invertirono i ruoli: cavalcai mio marito, succhiando l'uccello di Roger. La situazione si surriscaldò ulteriormente quando arrivammo alla mitica doppia penetrazione. Ero splendidamente riempita dall'asta di Roger nel culo e, nel contempo, da quella di mio marito nella figa. Quella 'vicinanza' intima a tre parve il momento adatto per stuzzicare mio marito. Accesi la scintilla della curiosità in Enrico sottolineando quanto fosse figo Roger. Da lì nacquero una serie di discorsi, tra il serio e lo scherzo, fino ad evidenziare, dinanzi a mio marito, l'orientamento bisessuale di Roger. Questo scatenò una curiosità sempre maggiore da parte di Enrico. Intanto succhiai e segai gli uccelli con gusto facendo sborrare entrambi. Dopo di ciò, maliziosamente, proposi per pranzo gli 'spaghetti alla puttanesca', specificando che loro due avrebbero potuto continuare quel discorso a tavola...

triangolo