venerdì 31 luglio 2020

Sensuale gnocca

La sensuale signorina dal bel viso esibisce il suo corpo fantastico che include due tette da sogno.

sensuale

Carnosetta vogliosetta

Invitante fanciulla mora in carne mostra con orgoglio le tettone e il gran culo... mmm!!!


Gustando il gelatino

La bella signorina provocante degusta il gelato tutta nuda per la gioia di chi la osserva...

figa

Dottoressa Volume 5

Ancora lei la dottoressa mora sempre sorridente e vogliosa di mostrare il suo invidiabile corpo da superfiga!


lunedì 27 luglio 2020

Voglie estive di una signora matura

Tutta nuda e vogliosa: quanto le piace stare a gambe aperte a masturbarsi usando ogni mezzo a disposizione...

fica

Spolpato!

Vi piacciono molto le donne? Bene, ma fate attenzione con le dosi, non esagerate troppo! Perchè? Potreste essere ridotti allo sfinimento se incontraste, per caso, tre assatanate come loro che leccano e succhiano insieme un uomo senza lasciarlo respirare...

succhiato leccato

Il fascino del maschio maturo

Questo distinto e affascinante signore ama fare lo strip. Lentamente si spoglia mostrando davvero un bel fisico: il petto villoso e un bel cazzo duro di tutto rispetto. Steso sul divano si lascia ammirare ed è davvero una tentazione per donne vogliose e maschi omosessuali e bisessuali eccitati che glielo leccherebbero tutto senza troppi convenevoli. Il tipo conclude in bellezza l'esibizione con un primo piano del suo sederone... mmm! 

uomo maturo

Fumatrice matura porca

Alla mora matura dal gran corpo atletico piace provocare mostrando tette e figa. La signora usa ogni mezzo per godere, dalle dita ai toys del piacere.

Prendendo spunto dai cuginetti

Sono di nuovo io Anna la mora. Vi ricordate il racconto sui cugini? Bhè, probabilmente gradirete ascoltare il seguito della storia. L'esperienza vissuta accanto ai cuginetti gay, che erroneamente io e Giuliana la bionda avevamo creduto i nostri ragazzi, ci cambiò profondamente. Durante quel rapporto omosessuale io e lei non avevamo solo guardato i ragazzi, eh no! Alcuni sguardi maliziosi e vogliosi erano intercorsi anche tra noi girls. Inizialmente pensai che fosse stata semplicemente l'eccitazione del momento ma ciò che accadde in seguito mi smentì ampiamente. Tra sigarette e drink piuttosto forti stavamo dialogando su quello che era accaduto qualche ora prima. Ricordo che nella stanza aleggiava ancora un odore piuttosto intenso dello sperma dei due tipetti. Non sò dirvi esattamente perchè provai certe pulsioni ma quel discorso con l'amica Giuliana si stava facendo sempre più intenso, coinvolgente, eccitante dato che toccammo, ovviamente, l'argomento 'amplessi tra sessi uguali'... eh già!. Forse entrambe ci stavamo rilassando e liberando pian piano di ogni tabù. Ho sempre pensato che alal bella Giuliana, sotto sotto, piacessero le donne, un pò lo aveva dimostrato anche durante quel "quartetto". Solo che lei è una tipa sempre sorridente a cui piace tanto scherzare e ironizzare per cui non sapevo esattamente quale fosse la verità riguardo al suo reale orientamento sessuale. Quanto alla sottoscritta, mi consideravo una etero convinta, una amante dei cazzi, per dirla facile. Ma quella giornata la libidine aveva superato ogni limite. I protagonisti erano stati quei ragazzi, i cuginetti, indubbiamente, ma è altrettanto vero che io e la bionda avevamo avuto, in qualeche modo, un coinvolgimento erotico fatto di sguardi, di allusioni, a distanza (neanche troppa distanza!). I drink mi resero davvero sciolta, disinibita molto più del solito. Per la prima volta, da quando la conoscevo, ebbi la pulsione incontenibile di volermi fare la mia amica, una donna! Una voglia irrefrenabile di conoscerla anche da quel punto di vista. Dopotutto, pensai: "Se possono farlo i ragazzi, perchè non dovrebbero provare le ragazze...". Dovevo trovare il modo di avvicinarmi intimamente a lei e così feci finta di volerle massaggiare un pò le gambe. Giuly non se l'aspettava e restò un pò sorpresa. Al contatto delle mani con la pelle liscia delle sue gambe provai un brivido di profondo piacere e sentì scorrere un pò di liquido dalla mia vagina. Giuliana non era una novellina del sesso e amava anche le donne, solo che lo avrei scoperto più tardi. Io invece ci sapevo fare con gli uomini ma con le donne non avevo la minima esperienza. Mi ritrovai abbracciata al palo della lapdance che tengo per fare eccitare i maschi di turno con Giuliana che adorava le mie scarpe e i miei piedi. Devo ammettere che il fetish tra donne mi ha sempre intrigato parecchio ma se per me rappresentava un qualcosa di bello ed eccitante, per lei era quasi un'ossessione. Tornammo sul divano e stavolta fu lei a massaggiare le mie gambe e poi i miei piedi più accuratamente dopo avermi sfilato le scarpe. Ricambiai il gesto: le leccai i piedi e pian piano le sfilai le scarpe a mia volta. La voglia aumentava sempre più: non resistetti dal praticarle un vero e proprio pompino al dito alluce del suo piede destro. Ci mettemmo comode sul divano una di fronte all'altra. Giuliana a quel punto mi fece aprire perbene le gambe e mi tormentò piacevolmente cone le dita del suo piede che carezzavano dolcemente il mio clitoride voglioso. Intrigata al massimo dalla situazione, volli provare anche io la stessa cosa e le strofinai la figa col mio piede. Mi sorrise come per dire: "Sei una dilettante" ma apprezzò il gesto e la buona volontà. Poi disse: "Anna ti mostro una bella cosa, mettiti sopra di me, avvicina la tua figa al mio piede...". La assecondai, mi misi sopra di lei con la figa all'altezza del suo piede. Mi impalai letteralmente sul suo alluce e la figa cominciò a spruzzare liquido all'impazzata per l'eccitazione. Lei, esperta, muoveva velocemente e a meraviglia il ditone scopandomi sapientemente la figa ormai in brodo. Che Giuliana fosse almeno bisex era palese a quel punto. Stavo godendo in modo smisurato e lei non aveva certo intenzione di fermarsi. Mi procurò orgasmi a raffica dato che continuò a stuzzicarmi, stavolta con la lingua. Da esperta leccapatate, muoveva la lingua nella fica da Dio ed io andai proprio in estasi. Ormai gli orgasmi non si contavano più, la passera mi faceva quasi male per quanto avevo goduto ma volevo regalarle anche io un pò di gioia. Lei aprì le gambe davanti al mio viso e così, rompendo anche l'ultimo tabù, mi misi a leccare, per la prima volta nella vita, la fica della mia amica. All'inizio mi faceva un pò strano, del resto ero abituata al sapore di cazzo ma non di una vagina. Cercai di non pensarci troppo e continuai a leccare abituandomi gradualmente a quel sapore per me totalmente nuovo. Intanto lei, per tutta risposta, mi leccava dolcemente il piede. Di sicuro non fui bravissima tecnicamente ma, in ogni caso, a un certo punto la sentì venire profondamente e la mia bocca si riempì del suo liquido che gustai a lungo prima di ingoiarlo. Temevo il suo giudizio ma disse che me l'ero cavata piuttosto bene per essere una 'troietta etero rinnegata', sue testuali parole. Bhè, se i ragazzi ci avevano dato buca, trovammo lo stesso il modo di fidanzarci perchè io e lei ci mettemmo insieme. I miei stavano ancora fuori, così ne approfittai per farla restare da me a dormire. Durante la notte mi svegliò all'improvviso e mi coinvolse in uno splendido 69. Ormai ero totalmente presa da lei e, di colpo, gli uomini non mi interessavano più. Purtroppo a un certo punto dovetti mandarla via prima che rientrassero i miei. Ma in qualche modo troviamo sempre il modo, il luogo e il tempo di vederci ora che siamo diventate molto più che semplici amiche, ora che siamo due grandissime scopamiche!

gambe tacchi

Lovense High Tech Toys

Prova i prodotti High Tech di Lovense, scegliendoli nell'ampia gamma disponibile sul sito, e raggiungi amplessi profondi sia da sola/o che in coppia. I giocattoli sessuali Lovense sono progettati per soddisfare le voglie erotiche sia della donna che dell'uomo. Scegli l'articolo che più ti piace, ordinalo e godi! 

toys piacere maschile e femminile

venerdì 24 luglio 2020

Amplessi tra biondine

Questa sensuale coppietta di biondine lesbiche piuttosto disinibite si gode una splendida strofinata di fiche (o forbice, come più vi aggrada) accompagnata da dolci e caldi baci prolungati... mmm!!!

lesbo dreams

Monella a gambe aperte gioca col cazzone

Splendida fanciulla mora esibizionista in calze a rete autoreggenti ama videoriprendersi con lo smartphone mentre si diverte a sgrillettare il clitoride con un grosso cazzo finto...

grosso fallo





Mature vogliosette

Due amiche mature piuttosto eccitate mostrano i loro corpi nudi vogliosi di godere...

mature

Infermiera esplosiva

Infermiera mora prosperosa in reggicalze mostra le sue abbondanti grazie...

hot nursery





Riunione tra donzelle

Quattro belle amiche si riuniscono a casa di una di loro. Non sembrano certo le classiche ragazze che, tra una chiacchiera e l'altra, prendono semplicemente il tè in compagnia. Le tipe si annoiano un pò e le  loro voglie, la loro sensualità e femminilità venogno fuori in modo prorompente soprattutto quando iniziano a giocare con un grosso fallo...

ammucchiata fighe




La bionda e la rossa si stuzzicano a vicenda

Queste due giovani monelle sembrano piuttosto vogliose e pronte ad intraprendere una bella lesbicata...

lesbiche

lunedì 20 luglio 2020

Inganno fatale seconda parte

Salve, sono sempre io il vostro amico Gianni. Spero che la prima parte sia stata di vostro gradimento ed eccolo, puntuale, il secondo capitolo della storia... Come avete letto, la "cara e amorevole" collega di lavoro Adriana non solo respinse le avances ma mi schernì facendo sesso con il suo compagno a tre metri dal sottoscritto. Fin lì sarebbe stata quasi una passeggiata l'umiliazione ricevuta dato che infondo, messa da parte la delusione amorosa per la cotta non corrisposta, avevo ripreso incredibilmente entusiasmo con una magnifica sega live.


Ciò che accadde dopo la scopata della coppietta fu del tutto inaspettato. Adriana sorrideva e continuava a ripetere: "Non sai cosa ti aspetta...". Ma che cavolo mi doveva aspettare ancora, che il marito geloso mi sparasse? Per fortuna no. Adriana cominciò a spiegare di avere un cugino ansioso di conoscermi. Fu proprio lui a comparire all'improvviso tutto nudo sulla scena saltando letteralmente fuori dalla toilette (evidentemente si era nascosto lì d'accordo con lei). Approfittò del fatto che ero spogliato e del fattore sorpresa per balzarmi addosso. Si chiamava Manolo ed era ovviamente gay. Molto legato alla cugina aveva tutte le intenzioni di 'punirmi' per l'affronto subito da lei. In altre parole, una bella scusa per fottermi. In realtà Manolo fu troppo repentino perchè io potessi oppormi in qualche modo. Mi ritrovai steso mentre venivo sapientemente leccato in culo da lui! Da sempre amante delle donne, nella fattispecie di Adriana, non mi era mai passato per la testa di trovarmi in una situazione del genere con una persona del mio stesso sesso. La dinamica fu talmente veloce che dovetti subire il suo cazzone duro nel mio culetto ancora vergine! Se all'inizio apparì titubante, in seguito la situazione cominciò a piacermi. Manolo ci sapeva davvero fare e cominciò ad eccitarmi. Il compagno di Adriana andò alla toilette mentre lei, tra un commento ironico e l'altro, rimase a guardare mentre Manolo mi scopava. Proseguì ad incularmi a candela ed io non trattenni l'eccitazione venendo copiosamente. Il cugino di Adriana, non pago, prese a succhiarmi per assaporare ogni goccia di sperma che fuoriusciva dal mio pene. Godetti profondamente e pensai fosse finita lì ma quella strega della mia collega aveva in serbo ben altre cose per me. Mi disse che la casa era piena di spycam e che aveva fotografato ogni attimo del rapporto gay tra me e Manolo. Avrebbe portato tali scatti al nostro direttore d'ufficio, un tipo di vecchio stampo amante delle sole relazioni etero, nel caso in cui mi fossi rifiutato di ricambiare oralmente il cugino. Ammetto che Manolo ci sapeva fare ma non avevo mai succhiato cazzi fino ad allora ed ero piuttosto restio ad effettuare tali pratiche. Ma non avevo scelta e così avvicinai la bocca al cazzone duro di Manolo che non aspettava altro. Dopo essermi fatto rompere il culo cadde un altro tabù, quello di fare bocchini, eh già! Devo confessarvi che pian piano la mia titubanza a praticare pompini svanì nel nulla. Ricordo che provai un piacere enorme a sbocchinare, amplificato dal godimento evidentissimo di Manolo. Come potrete immaginare mi spruzzò il seme caldo e abbondante in bocca ed io lo accolsi tutto. Poi ci baciammo anche. Adriana sembrava sempre più soddisfatta di maniolarmi come desiderava in una sorta di mix tra punizione, perversione e godimento irrefrenabile. Ma il fondo lo toccai poco dopo, se così si può dire. Il compagno di Adriana era tornato dal bagno già da un pò e mi aveva visto sbocchinare Manolo. Adriana spiegò che il compagno si era eccitato e che io, ormai sulla strada della troiaggine gay, avrei dovuto succhiargli il cazzo. A questa proposta sbiancai in volto per la vergogna anche se ammetto di aver guardato anche lui durante la scopata con Adriana di un'oretta prima. E così presi anche il secondo cazzo del giorno...e che cazzo! Ormai mi ero sciolto del tutto e spompinai quel grosso e gustoso palo fino a ricevere la crema caldissima in bocca. Intanto Adriana, tutta nuda, si muoveva da porca pensando di provocare e azzerare del tutto i miei freni inibitori ma, in realtà, non pensavo più alla figa ormai. Adriana è proprio una gran bastarda vendicativa, per così dire, ma in realtà devo ringraziarla perchè mi ha fatto scoprire di preferire di gran lunga gli uomini alle donne. Adesso in ufficio io e lei andiamo d'amore e d'accordo. Ogni tanto mi sussurra un bel pò di fantasie erotiche che, secondo lei, potrei decisamente mettere in pratica...


La segretaria si adatta al lavoro

Mi chiamo Marina. Sono una mora matura che non passa inosservata (giudicate voi!). Fin dall'età di 18 anni ho sempre svolto il lavoro di segretaria ma senza entusiasmo e impegno eccessivi. Puntavo semplicemente allo stipendio, ai soldi, non altro ad altro. In genere venivo assunta per l'aspetto esteriore avvenente, non di certo per le mie competenze specifiche piuttosto discutibili. Ma veniamo all'ultimo datore di lavoro di nome Alfio. Ammetto che lui con me ebbe fin troppa pazienza. Tutta la mattina stavo a leggere riviste di gossip, a questa pratica 'molto faticosa' alternavo videochiamate erotiche col mio partner, Franco. Era inevitabile che, prima o poi, Alfio perdesse la pazienza. Una pratica d'ufficio che non revisionai a tempo diventò la classica goccia che fà traboccare il vaso. Dopo l'inevitabile figura di merda col cliente di turno, Alfio venne da me inviperito. A piena ragione mi fece notare quanto fossi inutile a lavoro. Sapevo di rischiare il licenziamento in tronco ma avevo le carte giuste da giocare per salvarmi. Essendo legata ad un altro uomo non gliel'avevo mai data ma, in quel momento, aprire le gambe avrebbe rappresentato l'unica saggia decisione. Alfio, un aitante ragazzone più giovane di me, aveva sempre guardato il mio corpo con interesse. Sapevo bene che mi desiderava ma le inibizioni, la paura di ricevere un no, lo frenavano totalmente. Stavo seduta sul divano mezza nuda, in lingerie provocante e tacchi, tutta bagnata dopo aver chiuso da pochi minuti una videochiamata con Franco. L'incazzatura di Alfio si trasformò molto presto in piacere quando mi fiondai con la bocca sul suo cazzone già bello duro. Non gli parve vero che il suo notevole tarello (molto più grosso di quello del mio compagno) ricevesse le amorevoli attenzioni della mia calda bocca. L'idea di salvare il lavoro concedendomi in natura mi fece sentire più troia che mai! Alfio restò sorpreso inzialmente ma poi prese, come si suol dire, la palla al balzo: si mise a cavalcioni sopra di me piazzandomi l'uccello in bocca. In ufficio sono sempre stata una frana, del tutto negata al pc, ma i lavoretti di bocca, bhè, quelli li sò fare a meraviglia! Alfio, gasatissimo, mi leccò il buco del culo ed io andai in estasi. Poi continuai a sbocchinarlo a lungo, volevo mostrargli quanto fossi brava in modo che non avesse dubbi a confermare il mio incarico in azienda. Finì ben presto a pecorina sul divano e lui fu pronto a riempire la figa gocciolante con quell'asta durissima e meravigliosa regalandomi momenti di sublime piacere. Ma Alfio non si accontentò, voleva il pacchetto completo e così si prese anche il secondo canale: mentre stavo a candela sopra di lui me lo infilò tutto quanto dentro al culo. E quando dico tutto intendo davvero tutto quel missile rovente fino alle palle! Venni urlando di piacere. Poi ci baciammo con passione mentre lui scaricò tutta la 'panna montata' dentro al mio culetto: che delizia! Volete sapere come andò a finire? Il posto lo mantenni ma le regole cambiarono radicalmente a suo favore: tanto per cominciare un minimo di lavoro dovevo farlo; niente più videochiamate col mio partner (ormai stra-cornuto); dose giornaliera di bocchini al capo e libera concessione di figa e culo a tempo indeterminato in base alle sue voglie del momento. Bhè, cosa non si fà pur di lavorare, vero? :)


lunedì 13 luglio 2020

Quei cuginetti curiosi e viziosi

Il mio nome è Anna. Agli occhi della maggioranza degli uomini sono una sensuale ragazza mora. Adesso sono diventata ormai una donna matura più saggia e diligente rispetto al passato, per così dire. In gioventù ho vissuto un gran numero di avventure, tra queste ce n'è una molto particolare che non ho mai raccontato a nessuno fino ad ora. In quel periodo avevo un'amica del cuore bionda di nome Giuliana. Tutto ebbe inizio per caso ad una festa durante la quale conoscemmo due ragazzi, uno di nome Stefano e l'altro Simone, cugini di primo grado tra loro.



Erano dei tipi simpatici e così la mia amica lasciò il suo numero di cellulare ad entrambi in modo da potersi sentire ed eventualmente rivedere in seguito. Cominciammo così delle piacevoli uscite a quattro. Andavamo al cinema, a ballare, nelle pizzerie, nei pub e a girovagare in auto a zonzo chiacchierando del più e del meno. Trascorrevamo piacevoli serate spensierate in compagnia senza avallare troppe pretese. Questo fino ad un certo punto. Poi, una sera, sul lungomare, mi appartai a dialogare con Stefano e lo stesso fece Giuliana con Simone. Quei ragazzi erano davvero timidi sicchè fummo noi ragazze a prendere l'iniziativa e a baciarli. E cosi, alla fine, si crearono due coppiette, io con Stefano e Giuliana con Simone. Passarono alcune settimane senza che quei due provassero in alcun modo ad andare al sodo con noi ragazze. Con Giuliana convenimmo, in un primo tempo, che eravamo di fronte a due perfetti gentlemen ma, in realtà, non era esattamente così. Alla lunga, infatti, ci rendemmo conto che qualcosa non andava. Io e Giuliana cercammo di soprassedere sul loro atteggiamento poco intraprendete e virile. Ma, come si suol dire, prima o poi tutti i nodi vengono al pettine e un giorno dovemmo tener conto dell'evidenza dei fatti. Stavamo tranquillamente mangiando il gelato seduti al tavolino di un bar quando Stefano, all'improvviso, disse all'altro ragazzo... "Hey, mi fai assaggiare la tua noccciola?", poi immerse il cucchiaino nella coppa gelato di Simone e gustò il boccone sottolineando "Mmm che buono!" fissando intensamente il cuginetto negli occhi. Quest'ultimo arrossì tremendamente. Il mio sguardo pensieroso incrociò quello di Giuliana come per comunicarle: "Che significa tutto ciò?". Ma la bionda, attraverso una sorta di messaggio telepatico, accompagnato da un'aria sorridente, mi rispose come per dire... "Staranno scherzando, infondo sono cugini". Ma le strane allusioni proseguirono. Stefano immerse nuovamente il cucchiaino nel gelato, stavolta nella sua coppa, raccolse una dose di crema abbondante e letteralmente imboccò Simone asserendo: "Prova questa quanto è squisita Simo". Simone aprì la bocca, mangiò la crema e rispose: "Mmm hai ragione è proprio deliziosa". Durante questo insolito siparietto i cuginetti sembravano quasi incuranti della nostra presenza femminile. Più passavano i giorni, più le situazioni insolite aumentavano. La complicità tra quei due cominciava ad essere troppo morbosa al punto che anche Giuliana iniziò ad alimentare dubbi leciti. La tipica goccia che fece traboccare il vaso fu qualche sera dopo. Avevamo appena finito di cenare e stavamo osservando il mare. Non mi sfuggì il gesto dai toni romantici di Stefano che sfiorò con le dita la mano di Simone esclamando: "Che splendida notte stellata!". Io e Giuliana volevamo vederci chiaro e così provammo a provocarli in tutti i modi uscendo con loro vestite 'da paura': sempre in minigonna mozzafiato, tacchi alti, profumo abbondante e camicette mezze sbottonate. Si può dire che gliela mettemmo praticamente in faccia ma non vi fù reazione da parte loro, non mossero un dito di fronte a tanta inebriante grazia femminile. A quel punto, in accordo con Giuliana, pensai che dovevamo chiarire la situazione. Presi Stefano sotto braccio e gli dissi: "Mi sembra evidente che a te e al tuo cuginetto le ragazze non ispirano troppo, se non come amiche e che, probabilmente, vi attrae qualcos'altro, non lo sò...". Lo stesso, più  meno, disse la bionda a Simone. Ci ricongiungemmo poi tutti e quattro. A questo punto proposi al gruppetto: "Ho Casa libera, i miei non ci sono fino a dopodomani. Perchè non ci andiamo un pò in modo da poter parlare più comodamente, piuttosto che farlo per strada?". Infondo si sà che un clima più riservato e rilassato consente maggiormente di lasciarsi andare a confidenze e quant'altro. Una volta a casa bevemmo qualche drink. Poi io chiesi ai due di dire la verità. Stefano finalmente si decise a vuotare il sacco. Raccontò di non essere mai stato con una ragazza e di avere come idoli i divi del cinema nonchè di essersi spesso toccato dinanzi ad immagini di famose sexy star maschili. Quelle parole risultarono e risuonarono nelle mie orecchie e in quelle dell'amica bionda, come un'inequivocabile confessione. Anche Simone si sbottonò ammettendo il suo scarso feeling col gentil sesso. Tutto divenne estremamente chiaro ma Giuliana, giustamente, volle approfondire il discorso e chiese a Stefano: "Voi due non sarete star del cinema ma ho notato che vi piacete, potreste iniziare da questo". Stefano rispose: "Magari! Ci piaciamo ma... siamo cugini, ci blocca questo!". Entrai nel discorso spiegando con aria puttanesca: "Ma no figurati, quando c'è attrazione non contano differenze di età, legami di parentela etc...". Stefano titubante replicò: "No no, e se poi i rispettivi genitori lo scoprono? Le nostre madri sono sorelle tra loro...". Giuliana intervenne rassicurandoli: "Tranquilli io e la mia amica siamo due tombe, e saremo liete di essere vostre complici in questa singolare avventura...". Stefano accennò: "Ma veramente non saprei se è il luogo adatto...". Giuliana mi fece l'occhiolino e così contemporaneamente passammo all'azione: io spogliai Stefano, lei Simone, e facemmo in modo che si trovassero nudi l'uno di fronte all'altro. A quel punto il desiderio a lungo represso tra i cugini venne fuori all'improvviso in modo impellente e furono pronti a rompere il ghiaccio con un reciproco smanettamento di aste accompagnato, di lì a poco, da un languido bacio omosex lingua a lingua. Era prevedibile che da questo si passasse, qualche istante dopo, all'estenuante pompino che Simone propinò all'amato cugino Stefano. Io e Giuly non eravamo certo di ghiaccio e le nostre fighe cominciarono letteralmente a bollire osservando quell'insolita coppietta di maschietti imparentati che, fino a poco tempo prima, avevamo considerato erroneamente i nostri fidanzatini. L'atmosfera si fece ancor più calda quando Stefano si mise a leccare con perizia il buchetto del culo del cugino. Intuì subito che la leccata non era semplicemente fine a sè stessa ma che sapeva più di lubrificazione. Evidentemente voleva proprio farselo tanto è vero che iniziò a tastare l'ano anche con le dita... Giuliana non stava più nella pelle e cominciò a darsi piacere individuale col dildo che di solito teneva nella borsa (lo chiamava "il salvatutto" quando mancano i cazzi"). Il cazzo di Stefano era ormai durissimo, pronto a invadere l'intimità anale di Simone, il passivo tra i due. Stefano violò e sverginò il cugino inculandolo a fondo a pecorina. Fu una lunga ed estenuante trombata durante la quale io mi sgrillettai piuttosto furiosamente e non di meno fece la bionda, coadiuvata pure dal dildo sparato in fregna senza esitazioni. Ma quei due erano assorti nel piacere della trombata e nemmeno si accorsero lontanamente che noi ragazze, poco distanti da loro, ci stavamo masturbando. Al culmine di una goduriosa trombata, Simone arrivò all'orgasmo smanettandosi il pisello, poi subì un fiume di sborra in faccia da parte del focoso cugino che gli allagò letteralmente il viso e la bocca. Stimolata dalla scena mi sgrillettai più velocemente e venni piuttosto intensamente godendomi la venuta ad occhi chiusi. Questo però non mi impedì di sentire i gemiti di Giuliana, a sua volta in preda all'amplesso. Quando aprì gli occhi notai che il suo giocattolo era inzuppato di liquido vaginale e il suo viso sorridente sembrava molto più disteso di prima. Stefano invece stava sopra Simone e lo limonava teneramente dopo che entrambi erano venuti. Io e Giuliana li osservammo esprimendo alcuni pensieri a riguardo. I ragazzi si rivestirono salutandoci a malapena (che ingrati!) ed andarono via. Restai così a casa in compagnia dell'amica Giuliana. Bevemmo un drink, fumammo una sigaretta, ci mettemmo a dialogare e poi... bhè siete curiosi? Questa è un'altra storia, magari ve la racconterò la prossima volta.


Inganno fatale prima parte

Salve, mi chiamo Gianni e ho appena compiuto 18 anni. Da pochi mesi sono stato assunto in un'agenzia immobiliare. Non amo particolarmente questo incarico ma la mattina raggiungo volentieri il posto di lavoro da quando mi hanno affiancato Adriana come collega, una splendida ragazza più grande di me. Osservando le foto potete constatare da soli quanto lei sia sexy ed affascinante. Diciamo la verità, per lei ho proprio perso la testa, mi basta sentire il suo profumo inebriante per andare subito in escandescenza. Tuttavia, quando si segue troppo l'istinto, si finisce per ragionare meno o per non farlo affatto e lì sorgono i casini. Dopo questa premessa veniamo al racconto vero e proprio. Ammetto che ero diventato fin troppo insistente con lei. Non mi bastava vederla durante le ore lavorative, starle accanto. Il mio intento era di uscirci fuori dal lavoro, ovviamente. Ma purtroppo feci male i conti. Le ripetevo praticamente ogni giorno di venire a cena con me ma lei glissava con un sorriso. Proseguì a corteggiarla imperterrito finchè arrivò, finalmente, una sua risposta secca e non certo positiva, disse: "Diamine Gianni! Finora ho cercato di soprassedere ma sei un pò troppo insistente per i miei gusti. E poi sono già impegnata, è meglio che lasci perdere". Replicai da idiota, come spesso fanno gli uomini:"Ma io ti amo, non posso stare senza di te!". Lei rispose:"Mi vedi tutti i giorni, puoi avermi come amica, accontentati!". La discussione terminò lì. Quel suo no mi aveva frenato relativamente, tornai alla carica alcuni giorni dopo, le dissi:"Senti Adriana, per me possiamo frequentarci lo stesso, anche di nascosto, visto che sei fidanzata". Adriana mi guardò stupita, poi replicò:"Non molli tu eh? Sei intraprendente, lo ammetto, ma come ti ho già spiegato che ho un uomo e non lo tradirei mai, fattene una ragione!". Passarono altri giorni di relativa quiete. Poi tornai di nuovo alla carica, insistevo perchè non riuscivo a schiodarmela dalla testa, purtroppo. Da sfigato le proposi:"E dai una volta sola, non lo saprà nessuno, mi tolgo lo sfizio così non ti disturbo più...". Adriana mi guardò e rispose:"Ma dico, sei proprio fuori di testa? Ci sono tante donne cazzo! Trovatene un'altra". Ma io nn accettavo il suo no. Divenni quasi un bavoso maniaco sessuale. Le palpavo le cosce in ufficio e lei mi toglieva puntualmente la mano. Questa situazione morbosa si protrasse ancora per mesi finchè un giorno, inaspettatamente, Adriana mi fece una proposta incredibile che mai mi sarei aspettato di sentire lontanamente: "Senti Gianni, sono veramente stufa di questa situazione, mi capisci? Dai, è roba da ragazzini! Siamo in un ufficio, non puoi fare queste cose, insidiarmi di continuo. E poi... se il capo ci becca sai come finisce? Che un giorno o l'altro ci sbatte fuori a tutti e due. E io non voglio perdere il lavoro per una stronzata. E allora ho pensato una cosa... Domani è Domenica, non si lavora. Ci vediamo a casa mia, così ti darò ciò che desideri una volta per tutte. Ma una e una sola volta, e poi mi lascerai in pace". Mi sembrò di aver vinto il superenalotto e così risposi:"Ma è fantastico!". Tuttavia avrei dovuto capire che mi stava ingannando dal modo in cui sorrideva. Ad ogni modo, l'occasione era troppo ghiotta per farsela sfuggire. Non feci spuntare nemmeno le 9 e mi presentai a casa di Adriana sicuro di raccogliere finalmente un bella "ricompensa" a tutti i miei sforzi di corteggiamento. Ma mi sbagliavo di grosso! Anche se devo ammettere che l'inizio fu molto promettente. Si tolse subito la vestaglia e si mostrò come mai avrei potuto osservarla in ufficio: reggiseno, calze nere sorrette da reggicalze rosso, perizoma e tacchi neri. Il rosso si mescolava magnificamente con il nero per offrire una seduzione a dir poco estasiante, specie per uno come me che, in tutta onestà, non scopava da un secolo. Avevo l'acquolina in bocca ma il sogno erotico fu spezzato di colpo dal sopraggiungere, sulla scena, del suo uomo! Pensai subito: "Dannazione! E questo che diavolo ci fa qui?". Purtroppo quei due erano d'accordo. Lei voleva vendicarsi del fatto che le avevo rotto le scatole così a lungo ed a aveva evidentemente raccontato tutto al partner Insieme volevano umiliarmi. Lei si inginocchiò e cominciò a spompinare con gusto il compagno, un tipo piuttosto dotato, tra l'altro. Rimasi interdetto per un pò, non sapevo cosa fare, cosa dire. Pensai di scappare, tanto ormai avevo fatto solo una gran figura di merda da sfigato. Se fossi stato furbo lasciato perdere quando lei mi disse di essere fidanzata e invece io no, testardo, a insistere come un coglione in una situazione difficile. Questo è ciò che pensai in quel frangente. Ero sul punto di lasciare l'appartamento ma i loro commenti beffardi, lo sguardo da troia di lei mi convinsero a restare ad osservare la scena che si fece sempre più interessante. Tirai fuori il cazzo che divenne bello duro guardando lei che spompinava e lui che le leccava la figa. Quando si misero a scopare mi umiliarono ancora una volta ma io ero troppo eccitato per fermarmi. Mentre lei veniva e lui le sborrava tutto sul culo, non potetti fare a meno di smanettarmi sempre più velocemente e schizzare a mia volta. Fin qui devo dire che non fu affatto male, ebbi l'impressione di aver guardato un bel film porno dal vivo con la mia protagonista preferita. Avevo quasi messo da parte il mio amore per lei ed avevo goduto il momento. Ma a quanto pare quei due erano più maliziosi e bastardi di quanto potessi immaginare e volevano, in qualche modo, farmela pagare. Mi avevano dato una sorta di "carota", come si suol dire, ma, di lì a poco, mi avrebbero offerto l'altro lato della medaglia: il bastone! (nel vero senso della parola!).


Con la spacca al vento

La signorina ama stare nuda a gambe aperte sempre con qualche gingillo infilato nella passera...






Sexy tra le lenzuola

Scommetto che una bella figliola bionda come lei ve la vorreste ritrovare accanto tra le lenzuola di buon mattino per farle un servizietto coi fiocchi...





Dottoressa capitolo tre: più porca che mai!

La nostra amata dottoressa succhiacazzi, più eccitata che mai, torna in azione per la terza volta con questo lungo photo book porno da urlo tutto da gustare... 


Biondina pepata ama grossi falli

La splendida ragazza bionda con gli occhi da cerbiatta provoca tutta nuda leccando e succhiando un grosso fallo...


mercoledì 8 luglio 2020

L'asta nera anche per il mio ragazzo

Mi chiamo Adriana. Sono una bionda che non passa inosservata con un bel paio di tettone. Walter, il mio ragazzo, a letto non è esattamente un toro da monta, a dire il vero è un pochino effemminato. Così pensai bene di combinare la mia voglia irrefrenabile di prendere un gran cazzone duro con il desiderio di coinvolgere anche lui e farglielo provare una volta per tutte. Avevo in mente una sorta di triangolo ma chi sarebbe stato adatto come terzo elemento? Notai Giuseppe, il barista sotto casa, parlare con un aitante giovanotto di colore. Qualche giorno dopo chiesi al proprietario del bar chi fosse quel nero e lui mi rispose che era lì da alcuni giorni per dare una mano sia nel locale che con le consegne esterne e così ne approfittai. Il giorno seguente contattai il bar telefonicamente chiedendo cornetti e cappuccini a domicilio. Il giovane di colore non tardò a bussare alla porta di casa mia con in mano un contenitore. Si chiamava Larry ed aveva davvero un bel fisico. Fece la consegna prese i soldi e stava per andare via ma io lo trattenni per un braccio chiedendogli di restare. Gli dissi pressapoco: "Ti vuoi divertire un pò?" e abbassai la maglia mostrandogli con orgoglio le mie tettone. Larry non si fece certo sfuggire l'occasione di trombare una bella donna bianca tettona dai capelli biondi. In men che non si dica si spogliò e infilò il suo tarello duro nella fregna. Ebbi un sussulto mentre quel gran cazzo duro si adagiava dentro la fica procurandomi enorme piacere. Feci sdraiare Walter a terra mentre l'ospite inzuppava pienamente e sapientemente il "biscotto" duro nella mia patata calda e umida. Walter, intanto, ammirava con libidine quel cazzo favoloso. L'eccitazione è sempre il momento migliore per trasgredire e così approfittai del frangente di euforia generale per proporre a Larry una bella porcata, gli suggerì:"Hey caro, mica ti dispiace cambiare buco? Sai non vorrei che il mio ragazzo si sentisse troppo solo e trascurato...". Larry non fece alcun problema, anzi, non vedeva l'ora che una bocca, non per forza femminile, glielo ciucciasse a dovere. Quel che accadde lo potete certamente immaginare ma anche vedere con i vostri occhi: la cappella di Larry finì per ricevere le amorevoli attenzioni di lingua da parte di Walter. Una splendida leccata alla quale seguì il profondo imbocco. Si, avete capito proprio bene: il buon Walter succhiò l'uccello nero e lo fece con tanto gusto e dedizione che il nostro voglioso e dotato ospite, in preda alla profonda eccitazione, gli sborrò direttamente in faccia e in bocca a fiume. Bhè, che dire, i cornetti del bar sono proprio buoni ma la crema che c'è dentro è davvero squisita e il mio ragazzo ne sà qualcosa...    


La dottoressa seduce in rosso

L'abbiamo conosciuta nel ruolo fatale di dottoressa, tutta in bianco. Stavolta la signora si presenta vestita di rosso. Cambiano gli indumenti ma non la sostanza poichè la porcaggine resta la medesima. La mora sexy mostra le sue invidiabili grazie nonchè la spiccata propensione a succhiare e leccare dildo di ogni genere. Chissà com'è brava a ciucciare un cazzo vero...


mercoledì 1 luglio 2020

Mistress seducente

La mistress sexy in minigonna e calze con la riga dietro, provoca gli schiavi mostrando il suo seducente corpo...