sabato 30 luglio 2022

Contesa in ufficio

Mi chiamo Ester, sono segretaria. Ho due colleghi in ufficio, Simone e Wanda. In realtà, non mi desidera solo Simone ma anche Wanda, dato che è lesbica. Per questo motivo tra loro c'è una sorta di rivalità. Simone si illudeva di scoparmi tagliando Wanda fuori dai giochi. Ma Wanda se ne accorse e si intromise. Lei sembrò disponibile a triangolare, complice anche con lui, ma era tutta una finta. L'uomo riuscì perfino a scoparmi un pò la figa ma, poco prima dell'eiaculazione, fu Wanda, abile stratega, a prendere la palla al balzo: sfilò il pene dalla vagina suggerendo all'uomo di menarselo da solo. Poi si fiondò con la lingua nella mia sorca leccandola in modo magistrale. Simone sborrò osservandoci ed io venni intensamente sotto gli implacabili e saettanti colpi di lingua prolungati dell'audace collega. La rivalità tra i due prosegue ma il primo round se l'è aggiudicato senza dubbio lei!


venerdì 29 luglio 2022

Ultima della classe

Mi chiamo Viviana. Non ho mai amato studiare e, dati i voti scarsi, stavo per perdere l'anno. Mi restava una sola carta da giocare sull'argomento dove sono più preparata, il sesso. Il professore continuava a ripetere che dovevo aprire i libri e studiare ed io, prontamente, aprì la borsa e gli mostrai la mia collezione di dildo. Lui naturalmente non se l'aspettava e restò sconvolto. Ne approfittai per propinargli un succulento bucchino. Tra l'altro il professore aveva pure un gran bel cazzo. Glielo segai anche per indurirlo maggiormente mentre lui mi leccava un pò la figa. Dopo di ciò lasciai che mi penetrasse la passera a lungo in tutte le posizioni. Godette ed iniziò a venire sulla fregna ma io spostai rapidamente il cazzo in modo da ricevere il grosso dell'eiaculazione in bocca. Gli svuotai perbene i coglioni assaporando appieno lo sperma. Dopo di ciò gli chiesi che voto meritassi per la prestazione e lui esclamò: "un bel 9!". Tutti si chiesero come mai fossi stata promossa senza trovare una spiegazione. Con una scopata rimediai alle insufficienze. Sono una frana in tutte le materie ma sul sesso non mi batte nessuno!


Cugine caldissime

Mi chiamo Diana. Sono una ragazza mora fidanzata. Ho una cugina bionda di nome Stefy. Non ci vedevamo spesso e dunque non la conoscevo in modo profondo. Andai a trovarla e notai che mi osservava con insistenza, in maniera quasi morbosa. In giardino mi spruzzò con la pompa per cui fui costretta ad andare in casa a cambiarmi. Lei piombò in camera trovandomi nuda e mi baciò focosamente in bocca. Fu talmente improvviso che non ebbi il tempo di pensare e godetti di quel bacio inaspettato. Pensai che Stefy fosse semplicemente eccitata e cercasse uno sfogo ma lei ammise di essere lesbica e di desiderarmi intensamente. Mi lecco figa e culo in modo impeccabile. Mi chiesi come, da ragazza etero fidanzata, potessi trovarmi in una situazione del genere. Ma Stefy si incollò ai miei buchi senza lasciare che respirassi e così io giunsi ad un orgasmo bollentissimo. Lusingata da tanta premura mi venne naturale ricambiare le attenzioni e cominciai a leccare la mia prima figa. Mi concentrai sulla bionda deliziandola anche con un bel dito nel culo. A furia di leccarla godette anche lei piuttosto intensamente ed io gustai la sua venuta. Credo che d'ora in poi verrò a trovare Stefy più spesso. Del resto, come si sa, l'appetito vien mangiando.


Doppiamente corteggiata

Mi chiamo Elena. Al lavoro mi corteggiavano contemporaneamente due colleghi, Luca e Franco. L'aspetto particolare di questa situazione era che tra loro non c'era gelosia, ossia, nessuno dei due mi voleva tutta per sé. Tale vicenda mi incuriosiva e così decisi di darla ad entrambi dando vita ad un triangolo sessuale che loro accettarono di buon grado. Fu proprio nell'intimità che scoprì che tra loro c'era più di una semplice amicizia e che una volta, complice qualche drink di troppo, avevano perfino fatto l'amore. Solo che non riuscivano a superare in pieno questo tabù e si sentivano confortati dalla presenza di una donna. Ma, quando frugai le cappelle tra loro nella mia bocca, percepì tutta la loro eccitazione profonda e la voglia incontenibile di stare vicini, a contatto. Dopo aver concesso ognuno dei miei buchi, li svuotai perbene con la bocca uno dopo l'altro gustando i loro intimi sughetti bianchi. Credo che per loro sia stato una sorta di coming out velato. Magari dopo qualche triangolo riusciranno a farlo da soli ma, nel frattempo, io mi godo i loro cazzi duri, vogliosi e ricchi di seme.


Patrigno severo

Mi chiamo Francine. Dopo la separazione con mio padre Alfredo, la mamma, di nome Laura, instaurò una relazione con Massimo. Notai subito i suoi modi prepotenti da padrone ma cercai di abbozzare per non mettermi contro mia madre. A Massimo dava molto fastidio che fumassi. Un giorno, mentre stavamo in cucina, si risentì particolarmente per via delle sigarette. Mi dette della troia, della viziata. E spiegò che lo faceva per il mio bene. Dovevo uscire con gli amici ma lui me lo impedi. Sentenziò che meritavo una punizione esemplare. Tira e molla, finì che mi ritrovai come una puttana a cavalcare sopra di lui. Lo odiavo ma godevo. Me lo sbattette nella sorca senza pietà ed io divenni la sua zoccola e presi il cazzo duro a candela, a missionaria e pure a pecorina. Per venire preferì segarsi guardandomi nuda. Quando eiaculò spruzzando copiosamente sulla vagina mi senti davvero appagata. Ma, sfortunatamente, proprio in quel momento, entrò mia madre e ci colse in flagrante. Avrei voluto morire. Turbata scappò via la poverina. Chissà che, una volta passato il dispiacere, e sbollita la rabbia, non le venga voglia di provare una cosetta a tre. Non si sa mai nella vita!




giovedì 28 luglio 2022

Torbide raccomandazioni

Mi chiamo Ileana. Sono una studentessa universitaria fidanzata. Non avrei mai immaginato di scoprire un torbido giro di sesso quando andai a cercare una raccomandazione a Walter, un mio ex professore. Con lui avevo precedentemente superato un esame senza particolari problemi. Notai solo che mi fissava le gambe con insistenza ma nulla di più. Walter conosceva bene Enrico, il prof. del nuovo esame ma, per mettere una buona parola, diciamo così, pretese di stare con me sessualmente. Inoltre avrei dovuto inviare mie foto sexy ad Enrico. Inizialmente mi faceva schifo l'idea di un rapporto intimo con un uomo molto più grande di me. Ma, al tempo stesso, mi faceva comodo per l'Università per cui lo sbocchinai a dovere e mi lasciai chiavare perbene. La situazione, in realtà, era ancora più viziosa: tra Walter (attivo) ed Enrico (passivo) intercorrevano rapporti intimi gay osservando le foto delle studentesse raccomandate. Insomma un bello schifo dove ognuno ci guadagnava qualcosa. La ciliegina sulla torta fu quando Walter, poco prima di sborrarmi sulla figa, mi chiese addirittura le foto hot del mio ragazzo! In tal caso avrei preso anche la lode. Ingolosita, accettai pure questa richiesta e, di nascosto, fotografai accuratamente il mio ragazzo evidenziando le parti del suo corpo, soffermandomi su quelle intime, mentre si trovava in doccia e in bagno. Ovviamente presi 30 e lode all'esame. Probabilmente i professori si sono fatti una bella chiavata sulle foto mie e del mio ragazzo. Alla fine, tutto ha un prezzo!   



Pazza del fratello

Mi chiamo Ilaria. Tommaso è mio fratello. Lui è biondo, molto carino e dotato di un gran cazzo. Non gli era difficile scopare con le ragazze ed io sono sempre stata gelosa di quelle che si sbatteva. Sono la sorella, è vero, ma lui mi piace da matti. Per un pò tenni nascosto questo desiderio incestuoso ma poi, un bel giorno, mentre stavamo da soli a casa gli feci capire che lo volevo con tutta me stessa e lui, da bravo maschio arrapato, non si tirò indietro. Mi accarezzò tutta, io gli feci un bel bocchino prima che ci mettessimo a scopare focosamente. Mi penetrò anche con le dita e finimmo amorevolmente a 69. Fu a quel punto che godette e mi schizzò in bocca a fiume ed io, naturalmente, assaporai fino all'ultima goccia di sborra. Lui è sempre un pò titubante per via del legame stretto di parentela che intercorre tra noi ma è anche vero che gli fa comodo avere una figa in casa sempre disponibile per il sesso. Ogni volta che pensa di flirtare con ragazze io lo tengo impegnato. Gli sarà sempre più difficile andare in giro a scopare con altre finchè gli resterò incollata addosso in questo modo... 


Controllo approfondito del paziente

Mi chiamo Marina, sono una dottoressa. Io e la mia assistente Rosa siamo due belle troie e ci piace giocare con i pazienti. Una mattina ce ne capitò uno palestrato che manifestò il suo interesse per i compagni d'allenamento ed espresse dubbi sull'erezione con le donne e dunque sul suo orientamento sessuale. Io e Rosa capimmo subito che era gay ma non resistemmo alla tentazione di segarlo comunque. Dopo averlo fatto spogliare e accomodare sul lettino, ottenemmo subito la conferma del suo scarso interesse per le donne, dal momento che non volle nemmeno guardarci un pò le tette. Dopo di ciò, menzionando discorsi bollenti sui maschi, il suo argomento preferito, ce lo segammo a turno finchè lui raggiunse l'eiaculazione, peraltro precoce. Il paziente temeva di ammettere a sè stesso di essere gay ma il nostro accurato test non lasciò certo spazio ai dubbi.  



martedì 26 luglio 2022

Il mio ex sta con papà e io con mamma

Mi chiamo Lory. A mio padre Elio non sono mai piaciuti i ragazzi che frequentavo per cui mi sembrò strano che fosse così ben disposto verso Dario, un adolescente conosciuto in chat. Chiudeva un occhio quando rientravo tardi, addirittura mi spingeva affinché continuassi ad uscire con lui. Sentivo che avrei pagato a caro prezzo questo apparente stato di armonia idilliaca. Ben presto dovetti ingoiare un boccone amaro ma per mia madre fu ancor più indigesto. Elio, con la scusa dei discorsi sullo sport, ronzava sempre più attorno a Dario che sembrava affascinato dal mio genitore finché arrivò il patatrac. Convinsi mia madre Elena, scettica, a spiarli. Li beccammo in camera da letto a scopare: che doccia fredda! La mia delusione era ben poca cosa rispetto a quella di mia madre: mandare a puttane il matrimonio per trasgredire col ragazzo, peraltro giovanissimo, della figlia, che porcata! Elena pensò di chiudere un occhio credendo che si trattasse di un flirt passeggero, un'avventura. Macché! Mio padre perse proprio la testa per quel ragazzo che lo ricambiava in pieno offrendo culo e bocca senza esitazioni. Elena andò in crisi profonda. Provai ad aiutarla spingendola a conoscere altri uomini ma lei non voleva proprio saperne, era depressa. Non sapevo come scuoterla finché un bel giorno la beccai a masturbarsi in autoreggenti. Da lì si accese la lampadina: presa dall'istinto, ebbi un impulso folle, molto sbagliato. Dopotutto lei aveva bisogno di provare emozioni forti e pure io. Entrai nella sua camera da letto e le dissi: "Basta piangersi addosso, fai la donna!". Rispose: "Il mio matrimonio va a puttane!". Replicai: "Allora falla anche tu la troia e vedi che succede" e la coinvolsi al lesbo con disinvoltura. Non avevo mai provato con una donna prima di quel momento, figuriamoci poi con mia madre. Prima provò lei timidamente a leccarmi i capezzoli, poi passai io all'azione. La baciai in bocca, le accarezzai le tette. Mi disse: "Sei una porca!". Si ribellò un pò a quella porcata, inizialmente. Ma, quando cominciai a leccarle la figa, finalmente si rilassò e cedette del tutto. Aveva tanto bisogno di attenzioni, di sesso e pure io. Ci prese gusto e lesbicammo per ore. Dimenticammo quasi il legame di sangue stretto che ci univa. Eravamo solo due donne vogliose di godere, due corpi in calore. La leccai allo sfinimento procurandole orgasmi ripetuti e bollentissimi. Mi disse: "Mi hai massacrata sai, ma non sono mai stata così felice". Anche lei riuscì a condurmi all'orgasmo: leccava in modo grezzo ma efficace. Mio padre, a un tratto, entrò in camera. Ci trovo nude e abbracciate, rilassate da innumerevoli orgasmi. Elena gli disse: "Caro devo ringraziarti, ho riscoperto l'amore profondo per mia figlia". Dopodichè Dario venne a vivere a casa nostra. Dormiva nel letto con mio padre e io invece in camera con mia madre. Tutti sapevano che Dario era il mio ragazzo, ignoravano la torbida verità familiare. Elena diventò la mia fidanzata più che mia madre e Dario il ragazzo di mio padre. Una situazione decisamente insolita che però riportò l'armonia in casa. Chissà, un giorno potremmo realizzare una bella orgia tutti e 4 insieme, perché no! Per ora Elena non se la sente proprio di giocare in gruppo e allora andiamo avanti cosi anche se, ogni tanto, mi piacerebbe prendere un po' di cazzo, lo ammetto, magari quello di mio padre visto che il ragazzino è più dedito a riceverlo.

anale

lunedì 25 luglio 2022

In terapia dalla dottoressa

Sono Lucia. Nel post precedente avete visto come fui resa cornuta e umiliata dal mio ex che scopò pesantemente mia madre perfino nel culo. La mia compagna di studi Francesca aveva appena scoperto che il ragazzo la tradiva con una sua cara amica. Trovandoci in una condizione simile, decidemmo di recarci insieme da una dottoressa di nome Ginevra per beneficiare di un supporto psicologico. Non immaginavamo certo che Ginevra fosse un'amante incallita della fica. Approfittando delle nostre delusioni con gli uomini ci spinse alla complicità più intima tra donne. Io e Francesca eravamo scettiche, in quanto da sempre protese verso i piaceri del cazzo. Ma la donna, poco più grande di noi, fu brava a smontare abbastanza le nostre convinzioni eterosessuali. Iniziammo a giocare in tre. Notai che Francesca piaceva da matti a Ginevra. Leccai la figa della mia amica mentre la dottoressa le slinguazzò il culo senza esitazioni. Vidi Francesca letteralmente in estasi per le doppie attenzioni orali ricevute. La dottoressa aveva un debole per Francesca e le leccò a lungo la figa mentre io le osservavo con interesse. Poi Ginevra tirò fuori un giocattolo erotico con cui portò la bionda all'orgasmo. Intanto Francesca mi sditalinò conducendo anche me all'amplesso. A quel punto afferrai il giocattolo erotico poggiandolo sul clitoride della dottoressa mentre Francesca le leccava le tette. E così anche la dottoressa se ne venne. La terapeuta, desiderosa di ripetere l'esperienza, ci propose nuovi allettanti appuntamenti che accettammo volentieri. Intanto si lasciò andare a bollenti confidenze dimostrando di essere davvero una gran porca. Ci disse che faceva sesso con la maggior parte delle sue pazienti. Curava anche i maschi ma a modo suo. Cercava di spingere questi soggetti confusi o in difficoltà verso altri uomini rendendoli di fatto gay in modo da poter poi consolare con calma fidanzate e mogli deluse dai partner. Insomma una vera stratega divoratrice di passere alla quale poche femmine sfuggivano. Pensate che chiese perfino di poter conoscere mia madre per farci sesso. Bhè, credo proprio che due troie così si troverebbero molto bene tra loro. Tuttavia, per mia madre la figa è solo un contorno mentre per la dottoressa rappresenta decisamente il piatto principale. Infondo sono contenta che sia andata così, le terapie saffiche mi fanno davvero bene al corpo e allo spirito...           

lesbo

Lui preferisce la madre della fidanzata

Mi chiamo Lucia. Probabilmente la mia storia è un pò umiliante, almeno nella prima parte. Sono una bella ragazza ma non riscuotevo alcun interesse nel mio ex fidanzato Giuseppe. Non si andava oltre il bacio, il suo cazzo rimaneva clamorosamente moscio ed io non riuscivo a spiegarmi il perchè. Ipotizzai anche che fosse gay. A quel punto decisi di effettuare un ultimo tentativo provando a sbattergli la figa in faccia. In realtà, non potevo mai immaginare che, nel frattempo, mia madre gliela stava concedendo. A quanto pare Giuseppe andava matto per le donne mature e quella gran troia di mia madre Teresa non si era fatta troppi scrupoli. Quando li beccai, mia mamma si stava facendo pesantemente sbattere nel culo. Mi fece schifo, inizialmente. Ma la mamma quasi si vantava di aver eccitato il mio boyfriend, di aver reso il suo cazzo di marmo laddove io avevo miseramente fallito. Teresa pretese che rimanessi lì a guardare come una sfigata mentre lei fotteva intensamente con lui. Quel porco, dopo averle pesantemente sfondato il sedere, la inondò di seme in bocca e lei accolse tutta quella marea di sperma senza batter ciglio. Delusa, cornificata ed umiliata al massimo, tolsi il disturbo sentendo tutto il peso di una sonora sconfitta.    

fica


martedì 5 luglio 2022

Fottuta sbirra!

Mi chiamo Amanda, sono una criminale spietata. Insieme al mio compagno Franco gestisco un traffico di stupefacenti. Tutto filava liscio finché una poliziotta ficcanaso, di nome Sonia, ci beccò e convinse il suo capitano ad emettere un mandato di arresto nei nostri confronti. Per fortuna mi accorsi subito che era lesbica e riuscì a coinvolgerla in un bollente gioco tra donne. Ci leccammo a turno. La troia adorava leccarmi il culo e fottermi la figa con le dita. Godetti notevolmente, lo ammetto. Poi finimmo a 69 e, in seguito, ci lanciammo in una favolosa strusciata tra passere che ci regalò orgasmi da paura. Intanto il mio compagno sopraggiunse armato di pistola, pronto a freddarla. Inizialmente pensai che l'avremmo solo legata ma Franco sembrava deciso a farla fuori. La poverina cercò di salvarsi la vita offrendosi al mio uomo e lui accettò. Franco se la chiavò perbene in fica e pure nel culo, godeva a fottersi una lesbica, per di più sbirra e godeva pure lei, la stronza. Le schizzò a fiume in bocca. Pensai che dovesse crepare in modo che saremmo scappati indisturbati prima dell'arrivo di altri poliziotti. Franco la legò e iniziò a seviziarla con un coltello, solo piccole ferite. Intanto io mi masturbavo focosamente guardando la scena a tinte sadiche. Quando lui le mise la canna della pistola in bocca costrigendola a succhiare, a mò di pompino, le squirtai abbondantemente sulle tettone. Lei si cagò letteralmente addosso dalla paura pensando di poter morire a breve. L'odore di merda si propagò nella stanza. A quel punto cambiai idea, pensai che potesse bastare e così decidemmo di risparmiarle la vita lasciandola soltanto legata e imbavagliata. Fottuta sbirra, ti andò bene!