lunedì 4 marzo 2024

Margareth la sciupafemmine

Mi chiamo Margareth e sono bionda. A un certo punto della vita, cominciai a provare sensazioni diverse dalle solite. Mi spiego: palesai una netta attrazione per le persone del mio sesso. La prima ad intrigarmi fu un'amica di nome Cristina. Avrei fatto carte false per finirci a letto ma non sapevo da dove cominciare. Per tale motivo, ricorsi all'aiuto di una ragazza più giovane di me di nome Carla. Abitiamo nello stesso palazzo. Qualche volta le davo un aiuto con i compiti ed entrammo in una certa sintonia. Le spiegai la questione di Cristina e lei disse che, molto probabilmente, avrei fatto un buco nell'acqua dato che non ha mai nascosto la sua passione per il cazzo. In realtà, dovevamo uscire con dei ragazzi e non mi andava per cui chiesi l'intervento di Carla. Quel genietto si inventò di essere la sorella di Cristina e chiamò questi ragazzi dicendo che sia io che la Cri stavamo a letto con la febbre a 39. Ciò mi avrebbe permesso di restare da sola con Cristina. Tuttavia, cominciai a manifestare un interesse anche per Carla. Sapevo, tuttavia, che non era il momento adatto. Intanto, Cristina si era scopata un ragazzo che l'aveva delusa. Quel porcello, nella loro intimità, non aveva fatto altro che parlare di me e di triangoli. Cristina mi raccontò tutto e capì che il ragazzo era fuori dai giochi. Ma lo erano anche i nuovi pretendenti, grazie alla mano provvidenziale di Carla. E pensare che Cristina, ignara, si preoccupò che mi annoiassi a restare a casa sua da sole: che inegnua! Non fu difficile portarla a letto con una inziale leccata di capezzoli. La convinsi che i nuovi corteggiatori erano spariti in quanto froci. La povera Cristina ci credette. La limonai perbene, sapevo che ormai era mia! Si fidava talmente di me che mi leccò la figa quasi in modo naturale. Spalancai le cosce per ricevere tutto il piacere. Mi detti anch'io da fare a slinguazzare la sua. Non mi sembrava vero stare a letto con lei senza che nessuno potesse minimamente disturbarci. Dai porno si apprende sempre qualcosa: mi misi sopra di lei strofinando la passera contro la sua: che libidine acuta! Pure lei volle provare a "guidare" e glielo lasciai fare: altro giro memorabile di strofinata! Il finale a 69 fu da brividi, stavo sopra, lei sotto: ci leccammo le passere allo sfiimento fino a sbrodolare una nella bocca dell'altra. Tuttavia, non vedevo l'ora di raccontarlo a Carla. Sapevo che quella troietta si sarebbe eccitata sapendo che ero riuscita a sedurre Cristina. Sembrava titubante ma io seppi come prenderla. Iniziai a sculacciarla con la scusa che meritava una punizione per lo scarso impegno scolastico. Gira e volta e le sfilai le mutandine! Carla non stava più nella pelle. Quando aprì le gambe me la leccò con una voglia indescrivibile ed io andai letteralmente in estasi! In una girandola di dita nella fica, strofinate, leccate varie, durante le quali le slinguazzai pure il culo, giungemmo beatamente all'orgasmo. E così ottenni anche Carla. Ma, proprio mentre assaporavamo la venuta, arrivò Adele, la madre di Carla. Con tono minaccioso le mostrai subito chi comandava, le dissi che doveva restarne fuori. Adele mi pregò di far studiare la figlia, almeno. Sapevo la storia di Carla, unica figlia con la madre separata. Ero sicura di poter sedurre anche la signora. Un giorno, mi presentai in camera della donna matura, le imposi quasi di amsturbarsi davanti a me. La troia, in raffinata lingerie, ubbidì. Non volevo ancora farmela ma cucinarla prima a fuoco lento. Le spiegai che me la sarei fatta in seguito e che poi l'avrei coinvolta in un triangolo assieme alla figlia. Le raccontai anche di avere una storia con un'altra ragazza, Cristina. Passarono i giorni. Entrai di nuovo in camera della signora ma stavolta non solo per guardare. Adele, in astinenza sessuale atavica, spalancò le cosce e si lasciò leccare a fondo la passera. Continuai per un pò a tenere le due situazioni separate. Aiutavo la figlia coi compiti e ci andavo a letto, poi, di tanto in tanto, entravo nella camera da letto della madre. Ad un certo punto, andai con Carla in camera di Adele e spinsi la figlia tra le braccia della madre. I tempi per il triangolo erano maturi: le due porcelline giocarono anche tra loro. Questo fu un bene. Quando cominciarono ad imparare a consolarsi tra di loro, io avevo più tempo per occuparmi di Cristina, ignara del tutto. Queste porcate andarono avanti a lungo. Praticamente, mi tenevo tre donne di età diverse ed era un autentico sballo!                







 

intanto Cristina è con un ragazzo...















 

Cristina e Margareth a letto insieme















 

Margareth e Carla


















 

Prossimo obiettivo, Adele, la madre di Carla







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