venerdì 15 marzo 2024

La maestra di Yoga

Mi chiamo Manila. Sono una mestra di Yoga. Esercito la professione in un Centro. Diana era una mia allieva. Non la vedevo troppa presa dalle pratiche della disciplina. Spesso la vedevo davanti alle macchinette a prendere il caffè. Rimasi meravigliata nel constatare la sua insistenza per ricevere lezioni private. La prima volta che me lo chiese, risposi di essere troppo impegnata. La seconda volta, le affermò di esser disposta a pagare le lezioni il doppio della tariffa fissata dal Centro. A quel punto accettai e le diedi appuntamento per la sera stessa alle 20. Diana non si presentò. Poi, bussò alla mia porta la mattina seguente. Si scusò spiegando di aver avuto dei dubbi. Poi, chiarì di non essere da me per imparare lo Yoga. Compresi ben presto che Diana, in realtà, è una lesbicona incallita! Mi leccò il collo come antipasto. Dopo di ciò, con i suoi modi sensuali di corteggiamento, riuscì a coinvolgermi. Addentò le mie natiche, poi ficcò la lingua nel buco del culo con decisione. Non ero mai stata con una donna, prima d'allora, ma quella porca mi intrigò. Sapeva bene come slinguazzare la figa e spolverò tutta la sua arte in questa deliziosa pratica. L'orgasmo arrivò profondo e intenso. Bhè, per una che aveva avuto esperienza solo con i cazzi, mi toccò ricambiare leccandole assiduamente la vagina. Titubante inizialmente, finì per sciogliermi succhiando e leccando a meraviglia la patata. Con sommo piacere, riuscì a far godere quella sgualdrina che lanciò un urlo mentre arrivava all'amplesso. Ad oggi, questa resta l'unica bollente avventura con una donna. Chissà, in giro c'è sempre una Diana di turno...    

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