lunedì 11 marzo 2024

Gay workers

Mi chiamo Eveline. Ognuno di noi ha delle fantasie erotiche. Sono una ragazza disinibita a cui piace visionare anche i porno, di tanto in tanto. Ma si sa che, le situazioni che accadono in reale possono essere decisamente più stimolanti. Lavoro come operaia in una fabbrica. In quel periodo estivo ero di turno insieme a due miei colleghi, Mark e Anthony. Si tratta di due tipi palestrati ma con scarso interesse per le donne. Stavano sempre lì a parlare di allenamento, di muscoli e via dicendo. Ai loro occhi sembravo trasparente. Bhè, non avevo dubbi che fossero entrambi gay. Tuttavia, non avrei mai immaginato che si spingessero così oltre senza tener conto di trovarsi in un ambito lavorativo, dove certe situazioni non dovrebbero accadere. Dovevo sistemare delle strutture e necessitavo di aiuto ma loro non rispondevano. Poco dopo, andai a cercarli e constatai il motivo di persona. Si erano spogliati nudi e Anthony stava ciucciando il megapisello di Mark, l'uomo di colore. Sicuri di essere da soli, poco dopo si misero pure a scopare ed io ebbi una fantastica "prima visione" davanti agli occhi. Oh quanto mi bagnai e quanto mi toccai nel vedere l'inculata sublime tra i due "bronzi di Riace" che documentai con ampio "servizio fotografico". Manifestai la mia presenza solo quando Mark sborrò nel culo dell'altro. Dissi loro di vestirsi al rallentatore per ammirarli completamente nudi. Gli feci alzare i pantaloni dopo oltre mezz'ora. Si lamentarono mai io gli ricordai che avrei potuto mostrare le foto "scottanti" al Capo che, di sicuro, non sarebbe saltato di gioia. Da quel giorno li tengo per le palle, per così dire... Devono avvertirmi quando intendono scopare e non possono rivestirsi senza il mio consenso: per fornicare sul posto di lavoro, c'è un prezzo da pagare!    

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