mercoledì 13 marzo 2024

Ninfomane in terapia

Mi chiamo Bianca. Sono laureata in psicologia. Ho contatti con tante persone, per via del lavoro. Sono una donna attraente per cui capita spesso che i pazienti maschi ci provino. Ma non era mai accaduto che una paziente donna avesse inoltrato delle avances. Barbara affermò di essere una ninfomane, una che pratica sesso con qualunque essere vivente in grado di respirare. Avrei dovuto curarla ma restai travolta. Mi ritrovai di colpo in reggiseno e con la sua lingua calda in bocca. Confesso che provai piacere nel baciarla. Del resto, anche lei era una gran bella donna. Mi leccò il seno, poi frugò con le dita nelle mie mutandine. Ormai ero in suo potere. Presi pure un bel dito nel culo che mi fece sentire particolarmente troia. E andai in estasi quando mi leccò la figa. Come non ricambiare con ditalino e leccata di capezzoli. Fu un breve break perché lei adorava condurre il gioco, tenere l'iniziativa. Si concentrò sulla mia passera leccandola divinamente. Il colpo di grazia arrivò quando tirò fuori dalla borsetta lo strap-on. Prima me lo diede a pecorina. Poi volle che stessi a cavalcioni su di lei, dove mi sfondò definitivamente. Sbrodolai come una porca urlando di piacere in preda all'orgasmo.














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