martedì 16 aprile 2024

Tra classico e proibito

Mi chiamo Marika. Infondo sono sempre stata una gran troia anche se, in passato avevo alcune limitazioni. Ho sempre tradito mio marito che, a un certo punto, chiese la separazione. Non rinunciai al sesso, a volte scopavo pure con due maschi alla volta. L'unico cruccio era rappresentato da mia figlia Lucia. Lei i ragazzi non se li filava proprio, preferiva le donne e aveva iniziato una relazione con una ragazza bionda di nome Lavinia. Mia figlia cercava in tutti i modi di farmi comprendere e accettare il sesso tra donne ma io le chiudevo sempre la porta in faccia finchè, un bel giorno, si fece avanti insieme alla sua amica. Nonostante il mio scetticismo, mi convinsero a provare e fu un'esperienza davvero estasiante. Persi il controllo nel momento in cui mia figlia mi leccava le tette e la sua amica la figa. Lì capì che ero giunta ad un punto di non ritorno. Sembrava che in quel trio fossi in una posizione dominante visto che piazzavo il dildo in culo a Lavinia e scopavo la figa di mia figlia con lo strap-on. Forse mi vollero solo far credere di poterle gestire. Quando pensavo che avessimo finito, mi proposero un bollente seguito. A quel punto fui io ad essere scopata di brutto nel culo da mia figlia mentre la sua compare mi leccava la figa. Si divertirono a tormentarmi tutto il pomeriggio ma non fu affatto sgradevole. Volevano assicurarsi che cambiassi parrocchia e forse ci riuscirono, almeno in parte. Nella mia attività di parrucchiera cominciai a guardare le clienti con occhi diversi. Quella porcella di Brunella si presentò al negozio in autoreggenti e si sditalinava mentre le lavavo i capelli. Fu un'altra occasione incredibile di sesso tra donne. Le leccai la figa poi lei ricambiò andandoci dentro pesante con le dita e la lingua. Credevo fosse finita lì ma, all'improvviso, comparve il fidanzato della tipa tutto arrapato. Lei lo sbocchinò e si fece scopare ma lui voleva trombare pure me. Ero indecisa data la lunga pausa dagli uomini ma, infondo, un ritorno al classico fa sempre piacere. Brunella lo tenne in caldo con un pompino finchè lui, a cazzo duro, me lo sbattette dentro al culo! E così riprovai l'ebrezza smarrita della minchia. Ero un lago e godetti come una troia. Poi, ovviamente, io e Brunella, bevemmo assieme la sborra calda e copiosa di quell'uomo in preda a violenta eiaculazione. Insomma, una bella parentesi di cazzo, quello vero, di carne. Però, mi raccomando, non ditelo a mia figlia, lei pensa che io, ormai, sia solo vegetariana.    































 
In seguito, al negozio...












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