sabato 6 aprile 2024

Ladro anomalo

Mi chiamo Elena. Da tempo temevo possibili furti nell'appartamento e ne parlavo con Davide, il mio ragazzo. Una notte accadde dell'incredibile. Un uomo con la maglia rossa e il volto coperto dal passamontagna si intrufolò in casa mentre io e Davide stavamo dormendo. L'ospite indesiderato non raccolse refurtiva per cui pensai che, per rabbia, ci avrebbe fatto del male. Invece notai il suo interesse nei confronti del mio ragazzo. Tra loro ci fu uno sguardo complice, dopodichè cominciarono a segarsi a vicenda. Davide non parve per nulla turbato, anzi, notai che corrispondeva con piacere. E fu ancora più disponibile a prendere il cazzo del ladro in bocca. Eh si, gli fece proprio un prolungato pompino che indurì a mille il pisello del delinquente. Io diedi l'ultimo colpo con le mani e il nostro ospite, per l'eccitazione, mi schizzò addirittura in faccia. A Davide quel gioco era piaciuto troppo ma io speravo che lo avesse fatto solo per tenere calmo l'intruso. Ma, nei giorni seguenti, ebbi la bruciante conferma della sua omosessualità. Il mio ragazzo non faceva altro che parlare di quell'uomo. Nell'intimità si eccitava scopandomi il culo con un oggetto, immaginando che quello fosse il bastone del ladro e solo così riusciva realmente a sborrare. Sconcertata mi rivolsi ad Angela, la madre del giovane, e le raccontai cosa era accaduto. La donna cominciò a parlare della natura ambigua dell'amore e disse che solo se ci fossimo spogliate avrei capito. Mi ritrovai lingua a lingua con la donna matura e, nell'impeto del desiderio, le leccai la succulenta spacca figale. La donna andò letteralmente in estasi, specie quando spostai la lingua nel buco del culo e raggiunse l'orgasmo. Poi, affermò che dovevo provare anche io certe emozioni e mi ficcò, con gusto, la lingua dentro al sedere. Arrivai come una fontana in preda ad un amplesso intensissimo. E' proprio così, la natura dell'amore è davvero ambigua!    




























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