martedì 16 aprile 2024

Zucchine per le cameriere impiccione

Mi chiamo Irina. Lavoravo come cameriera, insieme alla collega Maria, a casa di una signora benestante di nome Sandra. La padrona di casa aveva un viso da porca sadica. Io e Maria fummo delle cretine a metterci in condizione tale che lei ci punisse. Eh si, eravamo troppo curiose. Un giorno, rassettando il letto, frugai nel cassetto del comodino e pescai un grosso dildo. Anche Maria restò affascinata dall'oggetto. Quando consigliai di riporlo nel cassetto, era ormai troppo tardi. Sandra ci beccò e ci tirò entrambe per i capelli. Disse che dovevamo essere punite. Sandra obbligò Maria ad inginocchiarsi e a leccarmi le fessure. A nulla servì affermare che fossi etero. Poi dovetti ricambiare la collega che portava i collant, così leccai da sopra alle calze. Ma quello fu solol'antipasto perchè il piatto forte del giorno furono le zucchine. Il nobile ortaggio, ricco di minerali, venne destinato ad un diverso uso. La sadica me ne piazzò uno in bocca costringendomi a collocare l'altra estremità tra le chiappe di Maria. Poi ci pensò lei a giostrare con le zucchine dentro i nostri culi. La troiona andò avanti così tutta la mattinata e intanto rammentava che dovevamo farci i cazzi nostri. Bhè, posso dirvi che fu più un piacere che una punizione dal momento che, alla fine, con quelle anomale penetrazioni ce ne venimmo tutte e due. Se frugavamo in casa, o esternavamo pettegolezzi, sapevamo bene dopo che cosa ci toccava subire: inserzioni anali! Dopotutto la padrona era lei!  













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