lunedì 17 aprile 2023

Una checca per godere

Mi chiamo Luigi. Avevo difficoltà ad approcciare con le compagne di classe e una voglia irrefrenabile di scopare. L'unico che mi stava sempre incollato era Manolo, un ragazzo effemminato che adorava essere chiamato Manuela. Cominciai a pensare di poter sfogare con lui le mie pulsioni sessuali inappagate. E così lo invitai a casa con la scusa dello studio. Come immaginavo, alla prima occasione, lo stronzetto si spogliò. Gli feci succhiare il dildo di mia sorella e poi glielo sparai nel culo. Intanto mi segavo. Manolo, a quel punto, mi succhiò il cazzo. A pene duro, glielo infilai dritto nel culo. Nella foga, gli sfondai il sedere e lo feci urlare di piacere. Anch'io godetti intensamente e, alla fine, gli schizzai copiosamente in bocca. Mi sentì davvero rilassato, felice di aver trovato una persona con cui trovare l'appagamento intimo. Purtroppo, nell'impeto sessuale, non capì subito che mia sorella Rossana aveva spiato tutta la scena e tratto le sue prevedibili conclusioni. Pochi giorni dopo, infatti, riferì ai nostri genitori della mia presunta omosessualità. Morale della favola, mia madre, bigotta, disse che, per il mio bene, non dovevo più invitare Manolo a casa. E così ritornai alle seghe solitarie. Per fortuna, nei bagni della scuola, Manolo qualche bocchino me lo fa ancora!





















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