martedì 25 ottobre 2022

Una ditta seria

Salve da Monica. Avete appena letto di quando beccai i miei colleghi a praticare sesso gay in camera da letto dell'albergo dove alloggiavano per la conduzione di un'importante e urgente trattativa aziendale. Io ero stata inviata in loro supporto e mai avrei avrei immaginato lontanamente di trovarli nel pieno di un amplesso. Fui costretta a seguire la procedura. Avvisai telefonicamente il Capo, mr. Frank, che licenziò quei due poveracci e mi diede pieni poteri. Portai in porto l'affare in modo egregio (soprattutto grazie ad un paio di decisivi lavoretti di bocca che sbloccarono di colpo alcune controversie) dopodichè tornai alla sede centrale della ditta per il resoconto. Una voltà in ufficio, ricevetti i complimenti del Capo ma mi toccò fare i conti con la dura realtà, nella quale, per andare avanti, specie per quanto concerne una donna, le capacità professionali possono non bastare. Il Capo, con una serie di allusioni, mi fece capire di volere sesso. Non gli bastava che giovassi alla produttività aziendale, esigeva il suo rendiconto personale a base di sesso. Altro che società seria! Il porco mi spogliò in fretta palpando le cosce e leccando i capezzoli, poi pretese un succulento bocchino che gli propinai inginocchiata in autoreggenti come la peggiore delle zoccole. A quel punto, però, provai dispiacere per aver contribuito al licenziamento dei colleghi. Dopotutto si erano solo lasciati guidare dai sensi, dal desiderio, senza secondi fini. Io, invece, usavo il corpo per fare carriera. Non era la prima volta che mi concedevo a dei clienti facoltosi. Ma, starci anche col Capo, mi fece sentire come una completa puttana. Non potevo raggiungere il successo a scapito di quei due stronzetti e così, nell'intimità, cercai di convincere il Datore di lavoro a riassumerli. Ma la richiesta doveva essere plausibile. Intanto Frank mi leccò la figa e mi scopò a candela e a pecorina di brutto. Durante la penetrazione, gli spiegai che Nando e Corrado potevano rientrare come specialisti per le trattative con clienti omosessuali. Frank mi chiese conferma del loro orientamento e io gliela diedi. Il suo cazzo, intanto, eiaculò copiosamente nella mia bocca. Frank riprese fiato ed ordinò di riassumere i colleghi. Mi sentì sollevata e meno stronza, sapendo di aver compiuto finalmente una buona azione. Contattai Corrado e gli dissi: "Ciao, avverti il tuo amichetto che la ditta ha ancora bisogno di voi. Siete reintegrati per le trattative tra finocchi!". Certo che questa è proprio una ditta seria, non trovate? Leggi dal principio.












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