mercoledì 12 ottobre 2022

Dipinta a sperma

Mi chiamo Laura. Ormai sono una donna sposata di quarant'anni ma, quando ero una giovincella, combinavo diverse porcate. All'epoca, presi la fissazione per l'arte, specialmente i quadri. Ricordo ancora, come fosse oggi, quell'affascinante artista amico di mio padre di nome Vittorio. Andavo a casa sua nella speranza di imparare a dipingere ma ero totalmente negata. Tuttavia mi intrigavano i racconti di quell'uomo che, stando alle sue parole, aveva girato tutto il mondo. Mi intrigò sapere che avesse conosciuto tante donne e presi una cotta per quel tipo molto più grande di me. In men che non si dica, mi ritrovai con le sue dita nella figa! Le mie amiche di allora non ammettevano relazioni con uomini più grandi ma io ho sempre seguito l'istinto. Casomai avessi una minima perplessità a riguardo, si annullò totalmente quando lui mi infilò, sapientemente, due dita nella figa. Poi, persi completamente i sensi quando me la leccò. Accarezzai il suo cazzo già umido e lo leccai. Vittorio non vedeva l'ora di scopare e così me lo infilò dentro la figa a pecorina. L'uomo non aveva un cazzo enorme ma era piuttosto resistente. Dopo una lunga pecorina, proseguimmo favolosamente a candela e a missionaria. Eccitatissimo mi sborrò sulla pancia. Non sarei mai stata una brava pittrice ma continuai a fargli visita, ad essere la sua amica, la sua musa ispiratrice, la sua compagna di scopate per almeno tre anni. Eh si, continuai a dargliela finchè, ahimè, Vittorio passò a miglior vita. Che tocco d'artista che aveva quell'uomo!     





















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