domenica 2 ottobre 2022

Sottomessa nel carcere femminile

Mi chiamo Sabrina. Provenendo da una famiglia disagiata, non potevo beneficiare granchè dell'aiuto dei genitori. A corto di soldi, e senza uno straccio di lavoro, cominciai a cercare strade alternative per ottenere danaro intrattenendo frequentazioni con personaggi poco raccomandabili della malavita che mi spinsero a compiere azioni illecite. La polizia mi arrestò durante un tentativo di rapina ai danni di un negozio di liquori. Di conseguenza finì nel carcere femminile dove, ovviamente, esistono determinate gerarchie tra le detenute. L'impatto dietro le sbarre risultò decisamente brusco dal momento che feci subito la conoscenza di Donna Carmela, una detenuta di indubbia bellezza e fascino ma con un atteggiamento predominante da camorrista. Non le importava che mi piacessero i maschi, avrei dovuto appagare, in ogni caso, i suoi bollenti desideri erotici. Mi costrinse a leccarle il seno, poi la figa. Ma mi resi presto conto che la sua passione erano i piedi. Mi offrì i suoi da succhiare e leccare. Anche lei adorò i miei. Poi mi invitò ad assumere una posizione tale che consentisse di masturbarci reciprocamente utilizzando il piede dell'una nella fica dell'altra. Devo ammettere che quella porcata mi piacque particolarmente. In tal modo raggiungemmo entrambe l'orgasmo. Godemmo intensamente. Dovendo scontare un po' di mesi dentro, capì che donna Carmela sarebbe stata, volente o nolente, la mia compagna di giochi. Le piaceva comandare, sottomettere, ma imparai ad apprezzare anche quello perché, alla fine, godevamo entrambe e così le giornate in carcere apparivano decisamente più piacevoli.















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