martedì 4 ottobre 2022

Piacevolmente sequestrata

Mi chiamo Mara. Lavoro in ufficio. Essendo una bella donna, ricevevo gli sguardi maliziosi di molti colleghi. Gran parte di questi ci provavano a proporre appuntamenti. In realtà, rispondevo sempre di no perchè stavo con una persona. Tra gli spasimanti più insistenti figurava un certo Harold. Mi corteggiava da mesi ricevendo puntualmente il due di picche come risposta. Un bel giorno, nel tardo pomeriggio, all'uscita dal lavoro, mi beccò in un vicolo buio e mi sequestrò con un furgoncino. Mi ritrovai in un luogo strano. Al principio pensai che Harold fosse un serial killer, uno psicopatico. Probabilmente un pò lo era, fuori di testa, ma non in maniera così preoccupante. Ad ogni modo, sembrava che fossi la protagonista di un film horror. Mi rinfacciò che l'avevo trattato male, rifiutato. Mi fece stare all'impiedi davanti a uno specchio mentre si segava. Poi mi spogliò nuda e mi bendò. Voleva che mi pentissi di come l'avevo trattato, di non essere stata gentile. Tutta quella stranissima situazione cominciò ad eccitarmi. Intanto, gli dissi che, se mi avesse lasciata stare subito, non avrei sporto denuncia. Mi ordinò di scattare un selfie con un suo telefonino e poi di rivestirmi. Poi me lo ritrovai alle spalle. Mi teneva come un cane al guinzaglio. Gli dissi che, se mi avesse stuprato, sarebbe stato un uomo di merda. A quel punto mi liberò dal guinzaglio. Gasata dalla situazione anomala, lo spinsi contro lo specchio. Gli leccai il collo mentre segavo il suo uccello decisamente duro. Gli dissi di dimostrarmi di essere uomo. Lui, di punto in bianco, mi inculò a pecorina. Fortunatamente non sono vergine dietro, anche se quell'asta era notevole. Mi piacque il suo modo deciso ma non cattivo di possedermi. Mi sciolsi! Continuammo piacevolmente. Finì a candela sopra di lui. Tornò alla carica, disse che dovevo lasciare l'attuale fidanzato e mettermi con lui. Indubbiamente stavo godendo parecchio. Mi spinse la testa sul suo cazzone enorme. Lo imboccai a fatica propinandogli un grandissimo pompino. Harold venne e schizzò nella mia bocca un fiume di sborra calda che sembrava inarrestabile. Dopo quella estasiante esperienza, mi pentì quasi di averlo snobbato in passato. Non sò se è il caso di instaurare una relazione con Harold, ma di scoparci assieme sen'zaltro!           




















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