martedì 18 ottobre 2022

La figa allargata della vicina

Mi chiamo Alba. Abito in una zona periferica della città circondata dal verde. In realtà, si tratta di un'area piuttosto isolata. Accanto alla mia casa c'è soltanto quella di Rosalia, una signora matura di bell'aspetto. Premetto di essere fidanzata e che, fino a poco tempo fa, non consideravo particolarmente interessanti gli approcci sessuali tra donne. Ad ogni modo, notai subito un marcato interesse di Rosalia nei miei confronti. Si comportava in modo gentile, lo ammetto. Mi invitava spesso a prendere il caffè e poi le piaceva dialogare. Inizialmente stavo un pò sulle mie ma poi trovai piacevole conversare con lei. Tuttavia, col passare del tempo, il suo atteggiamento divenne asfissiante, al limite dello stalking. Mi cercava tutti i giorni, di continuo. Pretendeva che pranzassimo e cenassimo insieme. Qualche volta accettavo, altre declinavo gli inviti con delle scuse inventate lì per lì. Poi, una mattina, accadde ciò che mai avrei pensato. Mi bussò e disse: "Buongiorno dormigliona, dai vieni a prendere il caffè da me è ancora caldo. Ci sono pure degli ottimi biscotti vicino". Ci andai e notai che lei era particolarmente gasata. Alla fine, insistendo, riuscì a condurmi in camera da letto. Lì indossò della lingerie provocante chiedendomi un parere. Devo riconoscere che le stava davvero bene. Da una parola all'altra finì per sottolineare il suo interesse per le donne e per la sottoscritta in particolare. Era in evidente astinenza sessuale. Mi baciò sostenendo che non c'è nulla di male nelle effusioni tra donne. Cominciò ad incuriosirmi, nonostante fossi etero (almeno credo) e fidanzata. La sua figa era davvero spanata. Ci infilai la mano ed entrò tutta dentro facendola sussultare di piacere. Immaginai quante tonnellate di cazzi e falli da donne avesse preso negli anni per arrivare a certi livelli. Oltre ad usare la mano, gliela leccai anche un pò. Si rese conto che ci stavo e mi baciò con passione accarezzando la mia passerina (non allargata come la sua). Mi leccò i capezzoli e poi la figa. Provai piacere anche se mi resi conto che gradiva soprattutto essere spanata lei. Usai un grosso e lungo dildo della sua collezione per riempirle la figa. Poi tornai a utilizzare la mano. Gongolava come una matta sentendo la mano nella vagina. Nel contempo le leccavo il buco del culo. Provai un sublime perverso piacere a riempire la passerona di quella donna con la mia mano. Sentivo di essere la padrona dei suoi godimenti. Non tolsi la mano e mi acompagnavo con la lingua alternandola tra ano e fica. Rosalia sussultò e si allagò ma intanto disse di volermi insegnare un gioco. Si trattava della strofinata tra fighe, pratica a me del tutto sconosciuta fino a quel momento. La porcellona si muoveva su di me come una forsennata e le passere si frugavano a vicenda regalandoci inebrianti sensazioni di piacere. Ad un tratto lei si mise anche a leccarmi la pianta del piede. A quel punto chiusi gli occhi ed esplosi in un orgasmo pazzesco. Lei continuò a muoversi velocemente su di me per raggiungerlo a sua volta e se ne venne. I nostri liquidi intimi si mescolarono a sublimare quella colossale porcata. Diciamo che, dopo quell'esperienza intensa, sono io a cercare lei ed esigo essere invitata tutti i giorni a colazione, pranzo e cena!















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