martedì 9 maggio 2023

Morbose attenzioni materne

Mi chiamo Lea. Qualche anno fa mi capitò una situazione davvero torbida. Frequentavo un bel ragazzo di nome Marco. Tutto filava liscio e continuò alla grande finchè lui, disgraziatamente, decise di presentarmi la madre Amalia. Era una donna affascinante, lo riconosco, ma molto zozza al punto che, con la presunta scusa di verificare se fossi adatta al figlio, mi coinvolse in una lesbicata da paura. La stronza tirò fuori un dildo e lasciò che cominciassi io a soddisfarla. Non sono mai andata matta per le donne ma si sa che, in certe situazioni porche, prevale l'adrenalina. Le sparai il dildo nella figa e pure nel culo senza pietà. Godeva la maiala, eccome se godeva! In certi frangenti ci si lascia andare a confessioni. Fu in quei momenti che confessò il suo amore morboso per il figlio. Non riteneva nessuna ragazza all'altezza, voleva essere lei la donna del figlio ma si manteneva per via del legame strettissimo di sangue e dunque per non sconfinare nell'incesto. Intanto prese lei il dildo in mano e me lo sparò nella figa. Da un lato sperava che potessi essere io la ragazza adatta al figlio. Mi resi conto che, se mi fossi tirata indietro, l'avrebbe data lei al figlio e, non so perchè, quest'idea porca mi eccitava, probabilmente perchè quei due erano uno degno dell'altra. Ad ogni modo, arrivai all'orgasmo, dopodichè Marco ci sorprese nude e capì che avevamo appena lesbicato. Tolsi il disturbo e spiegai che dovevano chiarirsi tra loro. Dopotutto non volevo un compagno succube della madre. Ma la curiosità era troppa e così finsi di lasciare l'abitazione e restai a spiare per vedere cosa combinavano quei due. Amalia, con tanto di cosce spalancate, ci mise poco a coinvolgere il figlio. In men che non si dica cominciò a spompinarlo da paura e il povero Marco cedette al piacere dispensato da quella donna diabolica. Dopo di ciò, lei saltò addosso a lui e i due cominciarono a scopare magistralmente a candela. Poi lui se la chiavò a pecorina. La troia stava realizzando il suo sogno, anche grazie alla sottoscritta. La figa mi grondava a vedere madre e figlio fottere con passione. Lui continuò a castigarla a missionaria, poi esplose copiosamente nella bocca della madre. Compresi che quello sarebbe stato solo l'inizio di una serie interminabile di scopate incestuose. Quando andai via, lei stava ancora messa nuda a pecorina a provocarlo sperando magari di prenderlo, di lì a poco, pure dentro al culo. Solo alla fine mi resi conto del perchè nessuna ragazza rimanesse con un bel tipo come Marco. La presenza di una femmina alfa come Amalia oscura tutte le giovincelle. Bisogna riconoscere che quella donna perversa è capace di dare tutto al figlio, ma proprio tutto, specialmente i suoi roventi buchi!      























C'è sempre una soluzione alternativa, per quanto torbida!













0 commenti:

Posta un commento