martedì 13 ottobre 2020

Chi trova un'amica trova un tesoro

Mi chiamo Lara. Sara è la mia migliore amica anche se in quel periodo ci eravamo un pò perse di vista. Lei era fidanzata con Mark mentre io stavo con Bob, un industriale solo per soldi. Purtroppo però feci male i conti. A Bob le donne non piacevano, mi teneva con sè solo per la facciata ma questo non rappresentava un problema. Lo divenne quando scoprì che lo prendeva nel culo dal nipote al quale aveva promesso tutti i suoi beni. Li colsi in flagrante mentre fottevano senza pudore in una sorta di rapporto omosessuale incestuoso. Quel maiale, dopo aver scopato, si fece sborrare in faccia, perfino sulle lenti, come la peggiore delle troie. Ero decisamente sconvolta e non sapevo cosa fare. Decisi di contattare Sara, l'amica del cuore, per ricevere conforto. Quest'ultima disse che il giorno dopo ci sarebbe stata una festa e che potevo passare a farle visita. Una volta lì incrociai il suo ragazzo, Mark. Gli dissi che avevo bisogno di parlare con Sara di un mio problema personale. Mark alla fine acconsentì, e ci ritrovammo finalmente da sole appartate in una stanza della casa. Non sò esattamente cosa accadde. Ero furiosa ma Sara sembrava volermi confortare ad ogni costo. Del resto siamo amiche da tanti anni. Restai sorpresa quando, quasi per gioco, mi mostrò la figa sostenendo di avere 'solo' quella come conforto. Lo accolsi come un invito pur non essendo mai stata fisicamente con una donna prima di quel momento. La monella Indossava anche le autoreggenti. Presa da un raptus di eccitazione le saltai addosso, la baciai, le leccai i capezzoli infilandole le dita nella figa sugosa. Sara non si tirò affatto indietro, accolse con gusto quelle attenzioni. Un pò le slinguazzavo la fica, un altro pò le raccontavo ciò che avevo visto. Leccai con tale foga che la feci venire intensamente assaporando i suoi liquidi intimi. Poi fui io a godere, messa a candela con la fessura sulla sua bocca. Mi leccò divinamente portandomi ad un favoloso orgasmo. Non si trattava solo di sesso, pensammo entrambe ad una storia saffica. Proprio sul più bello però, mentre assaporavo ancora il gusto pieno dell'amplesso, sentì la voce del suo ragazzo fuori la porta che chiedeva se stessimo bene. Ci vestimmo in fretta e furia e tornammo alla festa come se niente fosse successo. Nei giorni seguenti fu difficile tenere a freno la voglia di rivedersi e la passione. Alla fine il ragazzo se ne accorse e la mollò. Non poteva farmi regalo migliore! L'eredità l'ho persa ma ho trovato l'amore.

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