martedì 20 settembre 2022

Succhiando il figlio dell'amica

Mi chiamo Sveva. Sono una donna piuttosto disinibita. Quando mi prude la fica sono capace di qualsiasi cosa anche a costo di lasciare perplesse persone a me care. La mia migliore amica si chiama Carla. Mi aveva sempre parlato di suo figlio Raffaele, ancor vergine, e della sua timidezza con le ragazze. Un giorno andai a casa di Carla ma lei era uscita. Restai da sola col figlio e pensai bene che fosse l'occasione giusta per stuzzicarlo. Ci spogliammo e gli feci un pompino coi fiocchi. Aveva proprio un bel cazzo e mi schizzò tanta bella sborra calda in bocca. Poi lo stuzzicai mentre mi rivestivo lentamente in una sorta di 'vestirello'. Il ragazzo, stupito dal mio corpo, ritrovoò l'eccitazione e mi omaggiò segandosi. Ipotizzai una scopata in tempi successivi. Giorni dopo incontrai Carla e mi disse: "Sai vedo Lello molto più sicuro, più sciolto, forse ha conosciuto una ragazza". Risposi: "Probabile, sai certe femmine fanno miracoli con la bocca". Chiese: "Ma secondo te chi è? Una compagna di studi?". Risposi: "Chissà, magari è una più vicina a te di quanto tu possa pensare". A quel punto Carla capì e disse: "Nooo, non ci credo che sei stata tu! Come hai potuto?". Le spiegai: "Allora a cosa servono le amiche? A proposito, tuo figlio ha proprio un buon sapore". Carla arrossì di brutto e non potette far altro che accettare la situazione. Inoltre, sapeva bene che, prima o poi, il figlio me lo sarei proprio scopato. Era solo questione di tempo, mi piace tenere gli uomini sulla corda prima di aprire le gambe... 




















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