venerdì 2 settembre 2022

Ricattata sul posto di lavoro

Il mio nome è Mary. Mi occupo di sistemare scatoloni in un magazzino di indumenti. In realtà si tratta di un lavoro di merda logorante ma almeno riesco a racimolare una somma sufficiente a tirare avanti, specie in tempi difficili come questi. Un venerdì, alla fine del turno di lavoro, si presentò una ghiotta occasione che però, in seguito, si sarebbe rivelata la mia condanna. Trovai una bella quantità di soldi su una sedia nascosti da uno strofinaccio. Pensai di lasciarli lì per un po' e attendere il momento giusto per metterli nello zaino e squagliarmela con la grana. Ma non avevo fatto i conti con l'addetto alla sicurezza, Adriano, intimo amico del proprietario della ditta. Mi beccò mentre tentavo di imboscare i soldi. Cercai di negare l'evidenza ma lui non abboccò. Ero fottuta, rischiavo grosso, di perdere il lavoro oltre a una denuncia per tentato furto. Ma tutto ciò non sarebbe accaduto se fossi stata carina con lui. Quell'uomo mi faceva schifo ma mi dovetti spogliare e permettergli di scoparmi la figa a pecorina come una puttana. Provai un senso di disgusto ma godevo anche mentre quel porco mi abusava a pecorina. Pretese che lo aiutassi a venire con la lingua. Inginocchiata leccai il suo cazzo per farlo venire. Mi sborrò sulle tette e volle che lo smanettassi perbene per svuotarsi completamente i coglioni. Lo accontentai perché ormai ero eccitata e anche perché così avrei chiuso la storia del ricatto. Ma mi sbagliavo! Il porco pretese quelle attenzioni tutti i giorni. Ci stetti per paura di essere cacciata. Dopo un po' di giorni si aggiunse pure il Capo, suo degno amico. E ora mi chiavano in due. Durante le doppie penetrazioni mi danno della ladra e della puttana e mi riempiono di sborra. Infondo non ho toccato un centesimo per cui mi sento più puttana che ladra.





















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