giovedì 23 dicembre 2021

Nella vecchia fattoria

Sono Delia. L'avvocato, motivato dalla scopata, si gasò e riuscì a tirarmi fuori dalla galera come aveva promesso. Il ritrovato gusto della fregna, dopo i contentini col nipote, gli sembrò come il caviale e lo champagne al posto del riso in bianco. Lo ringraziai nuovamente congedandomi con una seconda trombata prima di lasciare il penitenziario. Finalmente ero libera! Ma nessuno mi attendeva all'uscita. Non sapevo dove andare ed ero senza un soldo. Quando le cose vanno male, molte persone tendono a sparire, figuriamoci poi nell'ambito di ambienti poco raccomandabili. Però non mi persi di coraggio. Camminai a piedi per un lungo tratto di strada, poi mi addentrai in una zona di campagna e scorsi una fattoria. Entrai in un capannone e vidi un uomo. Si trattava sicuramente del contadino. Lo colsi di sorpresa da dietro e gli intimai di fare silenzio. Gli piegai il braccio in modo che non potesse reagire più di tanto. Non volevo fargli del male ma avevo bisogno di restare lì per un pò. Il contadino non era giovane e nemmeno bello, ma avevo voglia di fare sesso e così gli calai i calzoni e leccai palle e punta del cazzo. Si eccitò naturalmente, anche se il suo uccello non era molto grande. Lo cavalcai avvisandolo di abbassare la voce. Godeva come una cagnetta in calore. Era sposato e con la moglie non scopava granchè. Mi dava l'idea di un viscido e infatti capì che si sfogava sessualmente con gli animali. Impiegò un pò ad ammetterlo ma era proprio così. Adesso però c'era una nuova capretta, la sottoscritta. Mi chiavò a missionaria arrivando quasi subito all'orgasmo. Cazzo piccolo ed eiaculazione precoce, il peggio che può capitare ad una donna. La stessa situazione di merda che può avere un automobilista a guidare di notte nella nebbia. Ma c'è sempre una soluzione. Lui aveva goduto ed io non ancora, per cui spalancai le cosce in modo che potesse leccarmela. Cazzo modesto e non era un portento nemmeno con la lingua. Però il porco tirò fuori un dildo che usava anche con la moglie e me lo pose nel culo. Finalmente si comincia a ragionare! Pensai. Mi divertiva che dovesse ricorrere a quello per far godere la consorte. Ad ogni modo, col dildo in culo e le sue mani che mi sditalinavano, raggiunsi finalmente l'agognato orgasmo. Il contadino si era invaghito di me. Stavo nascosta lì dentro per non farmi vedere dalla sua famiglia e lui mi portava da mangiare e da bere. Latte fresco, carne buona e frutta squisita. Almeno da quel punto di vista non potevo proprio lamentarmi. Mi dette anche dei soldi e voleva elargirmene ancora, pur di trattenermi lì. Ma, dopo una settimana, decisi di andar via. Col denaro in tasca ci si può muovere decisamente meglio. Finalmente potetti pagare i mezzi pubblici e comprare dei vestiti. E così andai a far visita a Vanessa, una cara amica che si trovava piuttosto lontano dalla fattoria.          

















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