mercoledì 22 dicembre 2021

Chiavai con l'avvocato per uscire dalla galera

Mi chiamo Delia. Frequento malviventi per condurre una bella vita. E' inevitabile che, con questo andazzo, prima o poi ci si trovi nei guai. Queste persone amano i festini a base di droghe. Con quelle sostanze si eccitano da morire, inoltre così le ragazze cedono più facilmente, anche le meno disinibite. Và sempre a finire a orge, a chiavate d'ogni genere. Gli uomini fottono le ragazze ma anche i ragazzi, e, spesso, le donne, rincoglionite dagli stupefacenti, stanno anche tra di loro. Insomma un vero schifo, o un gran piacere, dipende dai punti di vista. Il punto saliente è che, durante una di queste orge in una villa, la polizia fece irruzione e sbattette tutti dietro le sbarre, compresa la sottoscritta. Era frustrante stare in cella, mi sentivo di impazzire già dopo meno di un mese. L'avvocato Baldi, un uomo non certo giovanissimo, sembrava incapace di farmi uscire di prigione. E così, un bel giorno, stufa della situazione, decisi che me lo sarei scopato durante un colloquio nella speranza di stimolarlo a tirarmi fuori da lì. Bastò mettergli la lingua in bocca per cominciare a scioglierlo. Diceva che avvocato e cliente non possono avere rapporti intimi ma gli piacevo parecchio e cedette. Aprì le gambe e lui mi leccò la figa. Poi lo sbocchinai in modo estenuante per farlo eccitare di più. Non aveva un gran cazzo, non uno di quelli a cui sono abituata. Ma lavorandolo di bocca e di lingua lo portai a una discreta erezione. Si mise sopra di me, mi scopò a missionaria, poi andai io sopra di lui. Mi scopò anche a pecorina. Durante il sesso cercai di conoscerlo meglio. Disse di avere la moglie malata e di non scopare da tempo con lei. Lo stuzzicai per scoprire come appagava le sue voglie. Non voleva confidarsi inizialmente. Poi però si sbottonò e seppi che aveva rapporti con un nipote. Il ragazzo succhiava il cazzo all'avvocato e poi si faceva sbattere. Quando me lo rivelò stavamo scopando a pecorina ed ebbi un bollente orgasmo. Poi glielo succhiai e feci venire anche lui. L'avvocato mi schizzò in bocca e sulle tette. Quando gli chiesi se preferisse la mia bocca o quella del nipote, rispose che gli piacevano entrambe ma che io, ovviamente, avevo un corpo da sballo. Insistetti affinchè mi facesse uscire di prigione promettendogli un'altra scopata in caso di esito positivo e lui mi assicurò che molto presto avrei ottenuto la libertà. La vita mi attendeva.  



























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