Monica con l'amico del figlio

Ormai ci avevo preso gusto. Con "l'agendina magica" non ero più sola di giorno. Contattavo gente di continuo. Dopo la ragazza invitai a casa Paolo, un amico di Guido. Aveva l'aria un pò effemminata. Capì subito che tra i due c'era stato qualcosa. Ma Paolo era un pò chiuso, non voleva aprirsi. Dopo un selfie, ci pensai io a riscaldare la situazione offrendogli la figa in bocca da leccare. Si vedeva che non era esattamente portato per le donne ma lo coinvolsi con un lungo e godurioso bocchino che avrebbe eccitato anche un omosessuale incallito. E da lì cominciai a cavalcare il suo cazzo a candela, lasciandomi poi scopare in altre favolose posizioni. Fu a missionaria che finalmente Paolo si aprì e confermò i miei sospetti e cioè che lui e Guido avevano scopato. Quello che non sapevo era solo la modalità, ossia che se lo davano nel culo a vicenda (questo aspetto, in seguito, mi avrebbe fatto riflettere). Proprio quando Paolo giunse all'orgasmo, non copioso come quelli di Guido, gli rivelai, maliziosamente, i miei rapporti incestuosi. Di sicuro l'amplesso addolcì lo stupore che il ragazzo provò in quel momento. Il piatto forte doveva ancora venire.