mercoledì 15 dicembre 2021

Un elettricista di troppo

Mi chiamo Cinzia. Claudio, il mio ragazzo, nonchè convivente, è molto geloso. In realtà ha i suoi buoni motivi per esserlo dal momento che sono una bella bruna intrigante. Una mattina Claudio era uscito per lavoro. Mi trovavo da sola a casa quando suonò alla porta l'elettricista di nome Giacomo. L'operaio doveva sistemare un problema all'impianto di casa. Dopo aver risolto il guasto, Giacomo cominciò a fissarmi in modo insistente. Era evidente che volesse scopare ed io, da gran troia, non mi sarei certo tirata indietro. Ma gli imprevisti, nella vita, sono sempre in agguato. Proprio nel momento in cui ero pronta a dargliela, rientrò Claudio all'improvviso. Accorgendosi degli sguardi che l'elettricista mi rivolgeva, stava per partire con una scenata di gelosia. Fu allora che mi si accese la lampadina e, con disinvoltura, spiegai che Giacomo, in realtà, era omosessuale. E che, anzi, attendeva ansioso il ritorno di Claudio per conoscerlo. La tensione cominciò a stemperarsi ed io, con maestria, iniziai a sbocchinare Claudio. L'elettricista assecondò la mia scenata. Non voleva di certo avere problemi con Claudio. Ma tutto ciò gli sarebbe costato caro. Eh si, perchè Claudio non era del tutto convinto delle mie spiegazioni. Si rassicurò solo quando Giacomo gli fece un pompino. Poi ci fu un tandem sbocchinatorio: lo succhiai io a Claudio mentre l'elettricista gli leccava con cura le palle. Il ragazzo mi fottette a pecora mentre smanettavo e succhiavo il cazzo di Giacomo. Claudio era curioso, voleva sapere con quanti ragazzi era stato Giacomo. Quest'ultimo rispose in modo vago. Il piatto forte arrivò quando Claudio impalò Giacomo a candela. Si meraviglio trovando il buco del culo piuttosto stretto. Era normale dato che Giacomo, fino ad allora, non lo aveva mai preso nel culo. Anche lì improvvisai sostenendo che l'elettricista non scopava da molto. Claudio sembrò convincersi e intanto ci pensò lui ad allargare il culo dell'ospite a suon di colpi di cazzo. Mi sorpresi nel notare che, tutto questo, a Giacomo sembrava piacere parecchio. Claudio proseguì ad inculare Giacomo a pecora mentre quest'ultimo mi leccava la figa. E così mi fece venire. Claudio, colto da un raptus di altruismo, concesse a Giacomo di scoparmi a pecorina. Non temeva più l'elettricista, convinto della sua omosessualità. E così, finalmente, il povero Giacomo potette realizzare il suo desiderio di scoparmi ma solo dopo averlo preso abbondantemente nel culo. Intanto succhiava il cazzo a Claudio che, in preda all'amplesso, gli sborrò in bocca. Ci pensai io a far godere l'elettricista, succhiandogli il cazzo fino all'orgasmo. Fu davvero una bellissima chiavata in tre e il mio ragazzo non ha mai saputo la verità. E' un bene perchè, casomai avessi di nuovo bisogno dell'elettricista, potremmo ripetere l'esperienza.            















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