martedì 19 settembre 2023

Purché sia matura

Mi chiamo Giovanni. Ho un'ossessione per le donne mature. Non vi nascondo che, tra queste, adoro anche mia madre Amalia. Ma, fino a un certo punto, restò solo una fantasia perversa. In realtà, in questa vicenda, fu determinante il rapporto con Enrica, la mia datrice di lavoro. Un giorno si presentò a casa per chiedermi aiuto su una pratica ma io ne approfittai per sedurla e scoparla in camera mia. Dopo i preliminari, a base di pompino e leccata di fica, la trombai alla grande facendola godere a pecorina. Le schizzai a fiume in bocca dandole della troia. Un autentico mare di sborra annaffiò il suo viso. Non sapevo che, nel frattempo, mia madre, gelosissima per natura ci aveva spiati. Quando la datrice andò via, corsi da mia madre e lei ebbe da ridire sul mio comportamento. La calmai spiegando che avevo scopato Enrica solo per la certezza di tenere il lavoro. Ma lei andò fuori di testa, si mise in competizione con le altre donne, si sentiva trascurata. A quel punto la baciai in bocca dopo una leccata di capezzoli. Le slinguazzai il culo a pecorina e poi la fica. Estasiato, le infilai l'uccello nella patata a pecorina. Ma ero talmente eccitato dalla situazione, da lei e dalle arrapanti calze che indossava, che eiaculai rapidamente nella vagina. Amalia disse che una venuta veloce, una tantum, non rappresentava un problema e godette a sua volta toccandosi. Quello fu l'inizio di un lungo rapporto incestuoso. Ma continuai a scopare Enrica, solo in ufficio, per evitare che mia madre alimentasse gelosie. Con due fiche disponibili, una a lavoro e l'altra a casa, me la spassavo alla grande. E questa meravigliosa giostra prosegue tutt'ora.





































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