sabato 30 settembre 2023

In trasferta con la collega intraprendente

Mi chiamo Sara (quella a destra nella prima foto, per intenderci). Lavoro per conto di una grossa Azienda che si occupa di pubblicità. Può accadere che il Capo, periodicamente, mi invii in trasferta per presenziare eventi nel settore dell'advertising di una certa rilevanza. Di solito, in queste circostanze, faccio coppia fissa con Miranda, una ragazza tranquilla che conosco da tempo. Combinazione volle che, alla fine dell'estate, Miranda si ammalò proprio in concomitanza della settimana dedicata all'ADV, uno dei maggiori eventi, a livello nazionale, riguardanti la pubblicità. Il direttore decise così di affiancarmi una nuova segretaria, giunta da poco in ditta, di nome Jessica. La conoscevo appena e, inizialmente, mi seccò un pò andare in trasferta con una semisconosciuta. Ma gli ordini del sig. Smith non si discutono e dovetti accettare l'incarico mio malgrado senza immaginare minimamente a quali situazioni sarei andata incontro. Il viaggio per raggiungere la destinazione fu abbastanza lungo e stressante. Quando arrivammo in Hotel, non vedevo l'ora di stendermi un pò sul letto. In realtà, non riposai affatto! Stavamo in camera da pochi minuti quando, all'improvviso, sentì la mano di Jessica accarezzarmi il culo sotto la lunga gonna che portavo. Mi sembrò davvero pazzesco che lei potesse avere un atteggiamento del genere. Inoltre, dato il caldo, in quel giorno, non tenevo nemmeno le mutandine. Questo favorì la ragazza che mi accarezzò le natiche concedendosi la licenza di baciarle pure. Disse che quello era il posto ideale per un relax, per trasgredire, per vivere momenti di piacere alternativo lontano dallo stress lavorativo. Con disinvoltura, mi leccò il buco del culo. Non ero convinta ma non sono certo di legno, i suoi modi finirono per scaldarmi, per coinvolgermi. Spiegò di non essere lesbica e di avere il ragazzo. In realtà, anch'io stavo con un uomo. Jessica mi parve la porca giusta con cui provare nuove sensazioni. Ispirata, le leccai i capezzoli. Il ghiaccio ormai si era rotto! Ci baciammo, mentre mi sgrillettava la fica da dietro. Ci sdraiammo. Le leccai nuovamente i capezzoli. Poi, ingolosita dalla situazione, mi fiondai sulla passera quasi come a volerla mangiare. Per me si trattava del primo rapporto lesbo. In seguito scoprì che lei, invece, era una veterana del genere. Seppur inesperta, leccai la fregna come una matta e lei, ad un certo punto, arrivò all'orgasmo. Poi mi tolse le scarpe con calma e maliziosa puttaneria prima di fiondarsi sulla mia vagina. Apprezzò la passera "boscosa" e la leccò con dedizione ed esperienza procurandomi un amplesso inebriante. Mi propose il bis ed io accettai. Alla fine, andammo avanti per tutta la notte e gli orgasmi non si contarono. La mattina seguente, la prima dell'Evento, eravamo sfinite. Per recarci lì senza riscuotere dubbi nei presenti, dovemmo utilizzare entrambe le lenti da sole per nascondere le evidenti occhiaie. Questa vicenda andò avanti allo stesso modo per tutta la settimana. Quando salimmo sul treno di ritorno, russammo per tutta la durata del viaggio. Al momento della relazione da sottoporre al Capo, avevamo in mano solo una pagina bianca. Non seguimmo una beneamata minchia dell'evento perchè, ogni volta che gli imprenditori designati inanellavano discorsi, dormivamo puntualmente sulle sedie. Per fortuna ho un amico che lavora in una azienda concorrente della nostra al quale chiesi la cortesia di sintetizzare quello di cui si era parlato all'Evento, su uno stile di copia copiella. E così riuscimmo a portare al Capo un report valido. Bhè, le trasferte di lavoro rimangono tali soltanto con Miranda mentre con Jessica sono ideali per fottere!





















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