venerdì 15 settembre 2023

Focose assunzioni anali

Mi chiamo Caterina. Sono segretaria in un'importante azienda di import-export. Il mio capo si chiama Peter Stone ed è un gay attivo incallito. In realtà mi chiede di ricercare giovani candidati succulenti per appagare la sua sete insaziabile di maschi. I colloqui di assunzione sono un'autentica farsa: gli aspiranti, pur di ottenere il lavoro, cedono al ricatto sessuale. Peter è così coinvolgente e convincente che finisce per soddisfare realmente i "malcapitati". I suoi non sono stupri ma autentiche seduzioni. Non importa di che orientamento originario siano i ragazzi, dall'ufficio del Capo escono sfondati e froci. Ed io sono una persona di fiducia, la segretaria che si rende complice e che alimenta queste porcate. Le prime volte mi sembrò davvero assurdo ma l'abitudine è una seconda natura. Adesso quasi ci godo a vedere quei tipi sfondati, rotti in culo in tutto e per tutto, sottomessi alla volontà del maschio dominante. Spesso mi riscopro bagnata nelle mutandine, lo ammetto. E poi non posso che assecondare tale situazione dal momento che, grazie a Peter, porto a casa un cospicuo stipendio, ogni mese. Forse vi sembrerò una porca arrivista senza scrupoli ma, se Peter lo chiedesse, gli darei "in pasto" pure il mio fidanzato, che ovviamente è all'oscuro delle torbide vicende dell'ufficio. Quello che vedete nelle foto è l'ultima "vittima" del Boss, Kim, un ragazzo che si è piegato subito alla volontà di chi comanda. Prima di effettuare il colloquio aveva precisato di essere fidanzato con una ragazza. Figuriamoci! Le sue deboli pulsioni eterosessuali sono state spazzate via in un attimo dalla foga di Peter. Kim ha succhiato il pene del padrone, si è fatto leccare e poi sfondare il culo a fondo. A parte le palle, il cazzo è entrato dentro completamente. Dopo una chiavata interminabile, la sborra ha riempito il sedere del giovane che, a sua volta, ha schizzato all'impazzata bagnando il corpo del suo aitante seduttore. Dopo una trombata del genere, sarebbe più giusto chiamare il ragazzo Kimberly, piuttosto che Kim, dato che si è lasciato sbattere come una puttanella in calore. In quell'occasione dovetti dar sfogo a tutta la libidine accumulata rilassandomi con un ditalino mentre il Capo era ancora intento a ripulire con cura, usando la bocca, la venuta del giovanotto.






















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