sabato 17 giugno 2023

Roventi esperienze extraconiugali

Mi chiamo Carlo. Il matrimonio con Diana fu splendido all'inizio ma poi, col tempo, cominciò a spegnersi l'entusiasmo. Ormai regnava la noia nel nostro rapporto ed io cercavo nuove situazioni stimolanti. Combinazione volle che, nel frattempo, Massimo, un caro collega d'ufficio si separò dalla consorte. A quanto pare, lei lo tradiva con un altro uomo. Massimo entrò in depressione ed io cercai di stargli vicino. Ma, pian piano, ebbi la tentazione perversa di arrivare a consolarlo intimamente. Le mie premure nei suoi confronti si mescolavano, torbidamente, ad un lento corteggiamento. Trascurai parecchio mia moglie per stare il più possibile vicino a Massimo. Finché, una sera, dopo aver bevuto qualche bicchiere in più, approcciai intimamente il mio amico. Lo baciai, dissi che mi sarei preso cura di lui e gli feci un bocchino. Per quanto sorpreso, Massimo godette di quel piacere che gli veniva negato ormai da tempo. Lo spinsi a ricambiarmi e così anche lui me lo succhiò. Gli sborrai in bocca senza esitazioni costringendolo a bere il mio seme caldo e abbondante. Ci limitammo al sesso orale quella sera. Ma si sa che l'appetito Vien mangiando. In seguito approfondimmo la conoscenza intima e me lo scopai. Fu stupendo metterglielo nel culo. Ritrovai quell'entusiasmo ormai perduto nel matrimonio. Approfittai del periodo di difficoltà di Massimo per farmelo e non mi pentì affatto. Ma non potevo tenere questo segreto dentro per cui, a un certo punto, lo raccontai a mia moglie con tutti i dettagli. Diana è una donna intelligente, non si arrabbiò per le corna, anzi, mi spinse a continuare. Si creò una torbida complicità dal momento che raccontavo a mia moglie le giornate trascorse con Massimo. Questa libidine riaccese di colpo il desiderio di coppia e così ricominciai a scopare con Diana senza tralasciare Massimo. Non potevo lamentarmi visto che trombavo con due persone senza che mia moglie fosse gelosa. A Massimo però non confidai nulla della ritrovata armonia con la mia consorte, illudendolo del rapporto esclusivo. Intanto Diana apprezzò sempre più i benefici di una coppia aperta e cominciò a parlarmi di una sua amica. Voleva anche lei i suoi spazi, visto che io mi dedicavo parecchio a Massimo. E così io la incoraggiai ad approfondire la conoscenza intima con l'amica single. Diana cominciò a lesbicare con Roberta inculandola perfino con lo strap-on. Di giorno ci dedicavamo alle esperienze extraconiugali poi, la sera, ci ritrovavamo a scopare raccontandoci i dettagli sessuali vissuti con i nostri rispettivi "amanti". Devo dire che adesso il matrimonio va a gonfie vele e Diana mi chiede puntualmente di prenderlo nel culo, cosa che non accadeva spesso prima che diventassimo una coppia aperta. Bhe, in tal caso posso senz'altro affermare che le corna sono afrodisiache per il matrimonio.













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