martedì 6 giugno 2023

Comoda soluzione casalinga

Sono sempre io, il vostro amico Tommy. Probabilmente mi avrete invidiato, per il racconto precedente, ma nella vita tutto cambia all'improvviso. Terminati gli studi, non vidi più le tre donne. Inoltre, la fidanzata venne a sapere di quelle porcate e mi mollò all'istante. Mi ritrovai di colpo senza passera. Ero in totale panico quando ebbi un'idea tanto perversa quanto geniale, una fantasia accarezzata da tempo e che avvertì ripresentarsi impellente durante il rapporto con la Preside (solo con la dirigente mi ero confidato in tal senso, lasciandola peraltro di stucco). Avevo una bella matura a disposizione proprio davanti agli occhi, dentro casa: mia madre! Si, lo so che è una porcata, ma tutto fa brodo quando si tratta di godere. Marica non è una santarellina, anche per una così è dura stare con il figlio intimamente. Ci dovetti lavorare un po', neanche tanto, in fin dei conti, ma poi godetti del beneficio di avere la figa comodamente in casa H24, non so se mi spiego! Entrai all'improvviso nella sua camera da letto senza bussare. La trovai con tanto di sandali col tacco, calze e reggicalze. La palpai subito tra le cosce. Marica non si aspettava certo un approccio del genere. Le leccai pure i capezzoli. Chiese spiegazioni, ovviamente, io risposi che desideravo da tempo una situazione del genere e che, in quel frangente, non avevo altre donne. Le accarezzai lo stupendo culo, poi, pian piano, sfilate le mutande, passai a leccarle la patata. In pratica le proposi di separarsi da mio padre. I loro rapporti non erano buoni già da tempo. In tal modo avrei potuto scoparla a piacimento, dormirci perfino insieme. Desideravo che mi succhiasse il cazzo. Esitò un po', all'inizio, poi però imboccò la fava che si ingrossò sempre più tra le sue labbra. Ormai era fatta, mia madre ci stava! Succhiò il pene e anche le palle. Ad un certo punto, gasato, iniziai a scoparla in figa ma anche nel culo. Avevo goduto a inculare la Preside ma metterlo indietro a mia madre fu una profonda estasi. Dopo averle spanato in alternanza fica e culo le sborrai copiosamente sulle natiche. Continuai a trombarla clandestinamente finché chiese la separazione a mio padre affermando di essere innamorata di un altro. A quel punto ebbi campo libero al 100 per 100. Davanti ad altre persone fingevamo un normale rapporto tra madre e figlio ma appena stavamo da soli la castigavo. Lei ogni tanto si sente in colpa, da un lato vorrebbe che mi trovassi un'altra, per non continuare a incestare ma io proseguo a godere con lei e soprattutto dentro di lei. Adoro gustare la mela proibita dell'albero, l'unica che non andrebbe mai mangiata.

























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