giovedì 8 giugno 2023

La compagna focosa di mio padre

Mi chiamo Alessandra. Mio padre Paolo è un bell'uomo. Dopo la morte prematura di mia madre si è sempre scopato belle donne. Probabilmente, però, nessuna di queste aveva un fascino particolare. Poi, all'improvviso, arrivò Fiorenza. Di solito mio padre si recava a casa sua dove evidentemente facevano sesso. Mi meravigliai quando, un bel giorno, Fiorenza bussò alla porta di casa. Paolo era al lavoro. Quella donna sprizzava puttaneria da tutti i pori. Rimasi a dir poco sorpresa quando si mise ad annusare le mie mutandine raccolte dal cesto dei panni da lavare. Pensai che fosse roba da malai e così cercai di sdrammatizzare chiedendole se le servissero delle mutande di ricambio. In realtà le misure nemmeno corrispondevano. Dopo di ciò feci finta di uscire e decisi di nascondermi opportunamente dietro la porta della stanza dove c'è la lavatrice per vedere lei cosa combinava. Quella troiona, parlando a voce alta, con apprezzamenti espliciti nei miei confronti, prese a masturbarsi con un giocattolo erotico. Da quel che diceva mi resi conto che le piacevano le ragazze. La lasciai fare per un pò, poi uscì da dietro alla porta e sfogai sulla donna la mia rabbia. Mi faceva incazzare che fosse piombata in casa all'improvviso per fare la troia con la sottoscritta. Colta sul fatto non sapeva come uscirne e tentava invano di arrampicarsi sugli specchi cercando impossibili giustificazioni. In un impulso di ira, mista a perversione, tolsi le mutandine e gliele feci masticare come a voler rimarcare e sottolineare le sue fantasie porche. Gliele feci anche annusare. Le diedi anche della "lesbica del cazzo" ma quella maiala mi stava facendo eccitare. E così, mentre annusava le mutande, inziai a leccarle la fica. Mi bastò poco per farla venire, dal momento che si stava già masturbando per conto proprio da un pò. Fiorenza voleva ricambiare a tutti i costi ed io ci stetti. Me la leccò divinamente, si vedeva che per lei la patata non presentava segreti. Fiorenza si stese ed io me ne stavo a cosce aperte a farmela slinguazzare perbene. Venni intensamente. Dopo di ciò bevemmo del vino rosso, dovevamo brindare al nostro incontro. I miei amici maschi dicevano sempre che, incontrando la troia giusta, ci si sballa. A quanto pare, Fiorenza era proprio la tipa adatta. Volevamo continuare quel bel rapporto ma senza destare sospetti. Fiorenza avrebbe soddisfatto regolarmente mio padre ed io sarei uscita saltuariamente col mio ragazzo. Ma la maggior parte delle ore potevamo trascorrerle tranquillamente io e lei insieme dando vita alle migliori lesbicate.







 
Alessandra e Fiorenza si conoscono


















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