venerdì 9 giugno 2023

Cucina saffica

Mi chiamo Elisa. Da un po' di tempo ospitavo spesso a pranzo Ramona, la mia vicina. Lei è del tutto incapace ai fornelli e così le garantivo un pasto mentre ci facevamo compagnia. Per mesi intrattenemmo un rapporto di amicizia finché, un giorno, notai che lei mi guardava con una certa insistenza. Mi fece anche dei complimenti, a dire il vero. Ci trovavamo in cucina quando provò a baciarmi. Le nostre bocche giunsero a pochi centimetri di distanza l'una dall'altra, potevo sentire il suo alito e lei il mio. Mi fermai d'istinto perché non sono naturalmente lesbica e dunque non abituata a limonare con donne. Tuttavia la situazione mi intrigava non poco. Ramona tornò alla carica palpandomi il sedere. Ormai avevo capito la piega che avrebbe preso la situazione per cui la incoraggiai affermando che i miei non sarebbero tornati prima di sera. Era proprio ciò che voleva sentirsi dire. Ramona, sfilate le mutandine, allargò le cosce affinché io la leccassi perbene. Lo feci a lungo fino a procurarle un intenso orgasmo. Poi fui io a divaricare le gambe sul tavolo della cucina permettendole di leccarmi la fregna. Nell'eccitazione tirai fuori un dildo ma non so se fu una buona idea. In pratica le forni' un assist perfetto per spanarmi il buco del culo. Ci godeva a sfondarmi il sedere e a vedermi in preda all'orgasmo. Dopo quell'approccio focoso per me divenne più naturale baciarla in bocca. Se Ramona continua a pranzare a casa mia corro seriamente il rischio di diventare lesbica a tutti gli effetti!



















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