martedì 21 maggio 2024

Zia e nipote saldano la multa in natura

Mi chiamo Virna. Di solito, quando prendo una multa con l'auto, riesco sempre a sedurre i vigili di turno e a pagarla "in natura". Quel giorno mi trovavo in auto con mio nipote omosessuale Marco. Stavamo percorrendo, a velocità sostenuta, una strada collinare un pò sperduta. Non credevo che, ad un tratto, ci trovassimo di fronte ad un impavido vigile di una certa età, di nome Fausto, pronto a mostrare la paletta. Era pronto a comminare una multa per eccesso di velocità ma io gli diedi subito libero accesso alle tette. Io e mio nipote scendemmo dall'auto. Cominciai a spompinare l'uomo che si meravigliava del fatto che Marco guardasse così da vicino. Intuì dell'omosessualità del ragazzo e Marco, ad ogni modo, glielo fece intendere. Ormai il vigile era nudo e Marco ne approfittò per fargli un pompino. L'uomo riconobbe le abilità orali di mio nipote e si godette la succhiata. Poi me lo infilò a pecora mentre Marco gli leccava sapientemente il culo. Quando l'uomo si girò dall'altro lato, Marco lo sbocchinò nuovamente. Fausto mi scopò a candela, poi lo tenni in caldo con un pompino. Quando il suo pisello diventò durissimo, non fece nemmeno troppe obiezioni a scopare, sempre a candela, con mio nipote penetrando a fondo il culo stretto del giovane. In quella campagna solitaria, nessuno si sarebbe mai accorto di tali porcate. Fausto, ormai al culmine del piacere, schizzò copiosamente. Io ripulì la cappella con la lingua mentre mio nipote si premunì di asciugare la sborra dalla pancia del maturo. Io e Marco ci rimettemmo serenamente in viaggio senza rifondere nulla dal portafoglio.

porco



















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