mercoledì 8 maggio 2024

La madre del mio amichetto

Mi chiamo Nadia. Le amicizie che intrattengo con i ragazzi mi servono all'unico scopo di arrivare a conoscere le madre e, il più delle volte, riesco pure a farmele. Accadde così anche con Maria, la madre di Mario. Sapevo dell'omosessualità del ragazzo ma lui non immaginava che fossi lesbica. Questo mi permise di avvicinarmi più facilmente alla madre Maria, senza alimentare sospetti. Quel pomeriggio Mario doveva sistemare degli scatoloni nella cantina e io mi offrì di far compagnia a Maria, un'avvenente mora matura. Con lei entrai subito in confidenza. Le raccontai dell'orientamento del figlio, rimase un pò sconvolta. Quella donna era molto premurosa. La spinsi a massaggiarmi il collo con la scusa di avvertire una fitta dolorosa. Poi, a corta distanza, fu facile giungere ad un lingua a lingua al quale lei non si sottrasse affatto. Si pentì subito dopo e si giustificò affermando di sentirsi sola in quel periodo e spiazzata dalla rivelazione sul figlio. Ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro. Dovevo lavorarmela finchè era calda e così la coinvolsi di nuovo nel lingua a lingua carezzandola da sopra alle mutandine. Poi le piazzai una proverbiale lingua sul viso e sul collo per sioglierla del tutto. Eccitata, spalancò le cosce e io la slinguazzai perbene sul divano. Poi continuai il servizietto a pecorina facendola urlare in preda all'orgasmo. Quando il figlio tornò, ci trovò intente a fare sesso. Ironicamente gli dissi che, mentre lui sistemava la cantina, io "sistemavo" la madre... 

calda













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