giovedì 9 maggio 2024

Pizza infuocata a domicilio

Mi chiamo Sara. Mi accingo a raccontarvi una vicenda intrisa di zozzerie che risale al periodo in cui effettuavo le consegne a domicilio per conto di una pizzeria. Al locale ero l'unica donna per cui, spesso, soddisfavo le voglie del cameriere e del pizzaiolo. Poi, un giorno, consegnai la pizza ad un'avvenente signora mora che abitava in una palazzina elegante. Non mi aspettavo che la donna, di nome Luciana, mi chiedesse di farle compagnia. Non voleva consumare la pizza da sola e così insistette affinché restassi a consumarla con lei. Dovevo effettuare altre consegne ma, di fronte alla sua allettante offerta, di ben 100 euro, che copriva giorni di mance, accettai. Dopo aver mangiato, infilò una mano nelle mie mutandine e mi esortò a spogliarmi. Per 100 euro, questo ed altro! Ci baciammo, poi, sedute sul letto, mi raccontò un po' la sua storia. In pratica, il suo ex desiderava che lei sperimentasse il sesso saffico e fece in modo che accadesse. Dopo di ciò, Luciana era rimasta decisamente affascinata dalle femmine. Da parte mia, le raccontai della situazione del locale. Poco le importava dei maschi, gradiva le mie coccole. Mi piace il cazzo ma come non accarezzare le sue belle tettone da dietro. Le leccai anche i capezzoli. Poi, lei mi tolse le mutandine e mi leccò la passerina. Feci con lei la stessa cosa, dopo averle sfilato le mutande rosse. C'era chimica tra noi, strofinammo divinamente le fiche. Poi finimmo divinamente a 69. Gli orgasmi bollenti si susseguivano. Dopo, ci demmo dentro con il dildo che lei tirò fuori all'improvviso. Lo usò prima nella mia topa, poi io penetrai lei che se ne stava a pecorina e poi, con due falli, ci stuzzicammo a vicenda. Giocammo per tutta la notte, fino all'alba. Luciana si raccomando' di tenere la vicenda segreta. Gli incontri proseguirono: facevamo sesso ogni qualvolta le consegnavo la pizza. Ma saltavo troppe consegne e I ragazzi della pizzeria si insospettirono. Vuotai il sacco e quei due, eccitati, si misero in testa di accompagnarmi a casa della donna. A quel punto, il pizzaiolo si fiondò sulla signora, mentre io lo prendevo nel culo dal cameriere. Per Luciana l'uomo non è il massimo ma si lasciò scopare lo stesso. Dopotutto, un bravo pizzaiolo merita un adeguato riconoscimento. Nella libidine, ci si può lasciare andare oltre ogni limite. Il cameriere esaltò la pratica del sesso anale. A quel punto, maliziosamente, gli chiesi se gli piacesse solo metterlo nel culo o anche eventualmente riceverlo. Il ragazzo spiegò di essere talmente eccitato da poterci stare perfino col pizzaiolo. Quelle esternazioni non furono altro che uno splendido assist per la signora che, seppur stimolata dal cazzo, non vedeva l'ora di restare da sola con me. In effetti, li spingemmo, con sottile malizia sul lettone uno tra le braccia dell'altro, in modo che interagissero. E così il pizzaiolo lo piazzò in culo all'altro a candela. Non li avevo mai visti accoppiarsi tra loro e devo ammettere che fu una trasgressione davvero eccitante. I due si fecero una bella chiavata alla "boscaiola", per restare in tema, mentre io e Luciana limonavamo divertite. Il pizzaiolo riempì di seme l'ano del collega. Dopodiché, il cameriere, estasiato, mi sborrò in bocca liberando definitivamente i coglioni. Per fortuna, il proprietario della pizzeria non seppe mai delle menate a casa della cliente, altrimenti ci avrebbe cacciati, tutti e tre, a calci nel sedere dal locale.

pizza











































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