venerdì 17 maggio 2024

Parrucchiera per porcate

Mi chiamo Claudia. Mia cugina mi indirizzò da una sua amica parrucchiera che aveva appena aperto un nuovo locale. Mi recai al negozio verso le tre del pomeriggio. Entrai e mi sedetti. Poi chiesi un taglio. La ragazza si chiamava Tiziana. Cominciò a maneggiare i miei capelli e, poco dopo, disse che non era il caso che li accorciassi. Credetti di essere andata lì per nulla. Stavo per alzarmi dalla sedia, quando lei mi passò una mano sul seno da sopra alla magliettina. Poi la infilò addirittura dentro. Diceva che potevamo conoscerci meglio. Non me l'aspettavo e le suggerì di fermarsi, precisando di essere fidanzata. Ero titubante anche perché, fino a quel momento, non annoveravo esperienze con femmine. Ma Tiziana era decisa e continuò. Mi piaceva il suo atteggiamento convinto, tipico di una persona che non ammette di ricevere rifiuti. Disse pure di alzare la gonna e io, ipnotizzata, ubbidì. Scoprì il mio seno apprezzandolo e finì per farmi togliere pure le mutandine. Con le dita, mi teneva la fica aperta complimentandosi per le mie labbra. Naturalmente, non si riferiva alla bocca! Si inginocchiò, mi sgrilletto' la passera, poi prese il dildo per esplorarmela in due posizioni, a missionaria e pure a pecorina. Venni di brutto. Mi sgrilletto' ancora da dietro ed io godetti nuovamente. Contai almeno tre intensi orgasmi. Gasata, ricambiai leccandole ardentemente la passera fino a condurla all'amplesso. Le leccai le tette, mentre ancora assaporava la venuta. Ci baciammo e quello fu un momento cruciale. Durante le limonate, insistette affinché ci rivedessimo, nonostante la mia ritrosia. Addirittura, affermò di voler venire a trovarmi a casa. A quel punto, fui tentata di darle una lezione. Quando Tiziana si presentò a casa, nei giorni seguenti, andò ad aprirle la porta Flavio, il mio ragazzo e io mi nascosi. Lui è molto focoso, dotato, e il suo sogno è sempre stato quello di "castigare" una lesbica. Tiziana non si aspettava di venire palpata e baciata da lui con tale passione. Alla vista di quel cazzo da urlo, poi, finì per cedere clamorosamente! Prima lo ciucciò, dopodiché lui se la sbattette sopra al letto facendola urlare di piacere e anche un po' di dolore, data la prestanza dell'arnese. La spano' perbene: di fianco, a candela e a missionaria, concludendo con una copiosa sborrata sulla pancia. In quel momento, io appari' sulla scena spiegandole di non aver resistito alla tentazione di farla sbattere dal mio boyfriend. Lei ammise di aver goduto, dandomi però, giustamente, della bastarda. Flavio, soddisfatto della scopata, dette invece ad entrambe delle troie.















































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