mercoledì 29 marzo 2023

La calda fica della nera

Mi chiamo Runa. Lavoravo come domestica presso l'abitazione di un uomo di origine asiatica, mister Han. Per i primi tempi pulivo semplicemente casa e la situazione sembrava tranquilla. Tuttavia, la moglie di Han era molto impegnata in ufficio e, nell'abitazione, restavo spesso da sola con Han. Ad un certo punto, lui mi fece capire chiaramente che desiderava sesso. Così, su due piedi, fui scettica rispetto a tale proposta. Ma lui seppe ben indorare la pillola. Spiegò che mi avrebbe dato più soldi, che ciò avrebbe reso felice mio marito. Per cui, alla fine, decisi di stare al gioco. Lui cominciò a palparmi le tettone, io gli segai un pò il cazzo che apparve moscio, inizialmente. Han mi spogliò, l'uccello divenne improvvisamente duro, e così mi prese a missionaria con foga. Mi sentì sporca ma dannatamente troia. Han era un vero toro, continuò a chiavarmi a pecorina come una sgualdrina: venni intensamente! Lui, al culmine del piacere, puntò il cazzo sulle tettone e le ricoprì di calda e densa sborra. Fu solo l'inizio di una torbida e focosa relazione sessuale tra cameriera e datore di lavoro.       

scopata interraziale















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