giovedì 4 agosto 2022

Oscene complicità familiari

Mi chiamo Nadia. Ho un marito decisamente più grande di me che, da tempo, palesava grosse difficoltà a scoparmi. D'altra parte, a casa, mio figlio Nicola, sempre a cazzo duro, mi spiava spesso in bagno con libidine. Quando lo raccontai a mio marito, lui disse che non c'era nulla di strano e minimizzò asserendo: "E' un ragazzo, ha voglia!". Anzi, suggerì che avrei dovuto lasciarlo fare, assecondarlo del tutto. Ciò incoraggiò Nicola al punto che, un giorno, mi mise le mani addosso. Fui palpata ovunque. Mio marito Sandro assistette alla scena, tirò fuori l'uccello e si sego' freneticamente. A quel punto mi resi conto che lui desiderava fortemente che intrattenessi rapporti intimi con mio figlio. Entrai anch'io in questa ottica perversa e così, un giorno, con una scusa, portai mio figlio in camera da letto per farci sesso. Intanto mio marito ci spiava dietro la porta e se lo smanettava di brutto. Presi il cazzo di Nicola dappertutto e mi senti' davvero una grandissima troia. Ma poi ripetemmo l'esperienza rendendola ancora più bollente. Mentre interagivo con mio figlio sul divano, Sandro ci stava proprio accanto da perfetto Cuckold. Godemmo tutti intensamente violando ogni tabù. Raccontai queste esperienze alla mia amica Luisa. Anche per una troia come lei è difficile accettare l'idea di un tale torbido triangolo familiare incestuoso ma credo che, sotto sotto, le piacerebbe provare una porcata del genere.












Confidenze tra amiche...



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