venerdì 22 gennaio 2021

Omaggiando il professore

Mi chiamo Rosalba, o Rosy, se preferite. Studiare non mi è mai piaciuto ma, per accontentare i genitori, mi iscrissi alla facoltà, tra l'altro difficile, di medicina. Anche mia sorella Anna non ama studiare e pure lei si iscrisse con me. Superammo alcuni esami con difficoltà accontentandoci di voti bassi. Poi, però, incappammo in uno davvero ostico. Franco Olmi bocciava con facilità anche se girava voce che fosse corruttibile. Lo chiamavano Don Franco 'O Professore ed era un gran bastardo. Io e mia sorella fummo bocciate due volte di seguito. Anna cominciò a pensare che l'unico modo di passare quell'esame era provare ad andare a letto con lui. Sul prinicipio ero molto scettica. Non si può dire che fosse brutto ma era pur sempre un uomo di una certa età. Non si trattava certo di andare a scopare con Brad Pitt. Io e lei eravamo all'oscuro di ciò che accadeva nell'ambiente e lo scoprimmo solo in seguito perchè lui ne parlò durante il sesso. Ci presentammo a casa sua vestite come due mignotte. Tacchi, minigonna, ed io misi perfino delle belle calze autoreggenti sapendo che di solito piacciono agli uomini. Ci disse chiaramente che non studiavamo, che non valevamo un cazzo ma noi eravamo disposte a tutto pur di passare l'esame e così evidenziammo le nostri doti migliori. Del resto il fisico non ci manca e la troiaggine nemmeno. Il maialone iniziò a leccare i nostri culi a turno, poi ci dedicammo a slinguazzare il suo notevole cazzone. Fu mia sorella ad essere scopata per prima. Notai subito che 'O Professore aveva una gran foga. Anna non è una verginella eppure la fece godere parecchio. Nel frattempo non mi toglieva gli occhi di dosso e sottolineò con piacere il fatto che indossassi le autoreggenti. Dopo aver trombato Anna, il porcone passò a me. Era eccitatissimo e me lo sbattette tutto nella fica. Ma non si accontentò solo di quella. Mi fece sentire il suo cazzone duro anche nel culo. I miei preconcetti sugli uomini maturi si sciolsero come neve al sole dato che quello stallone mi stava sfondando e facendo godere meglio di un ragazzo. Durante questa intensa scopata, con mia sorella accanto che si ditalinava, il professore sentì il bisogno di confidarsi. Chiaramente disse che non eravamo le sole a cedere il corpo per passare l'esame. Fin qui non ci trovai nulla di strano. Pensai subito che altre ragazze facessero lo stesso. Ma il mio pensiero era piuttosto banale, ingenuo e riduttivo. A quanto pare Don Franco si approfittava quasi di tutti. Ragazze ma anche ragazzi disposti a succhiare l'uccello e a farselo mettere nel culo pur di raggiungere lo scopo. Ma non solo! Anche i genitori dei ragazzi si prestavano a questo 'gioco': madri e anche padri disposti a tutto purchè i figli strappassero un buon voto a quel maledetto esame. Don Franco non faceva distinzioni di sesso. Probabilmente preferiva le donne ma quello che lo eccitava maggiormente era il potere che aveva in mano. Sapere che qualsiasi femmina o maschio avrebbe ceduto, sapere che chiunque sarebbe diventato una sorta di prostituta per ottenere o far ottenere un fottuto voto positivo. Pensai subito ad amici, amiche e ai loro genitori. Probabilmente molti di questi erano stati già castigati dall'implacabile cazzo di Don Franco, un uomo senza scrupoli ma fottutamente figo nella sua malignità. Mia sorella pensò più o meno le stesse cose. Intanto continuavo a prendere il suo cazzo instancabile davanti e dietro finchè il porco eiaculò schizzandomi copiosamente nel culo sotto lo sguardo supereccitato di Anna. Ero sfinita ed appagata. Dopo quel triangolo io ed Anna, come previsto, passammo l'esame a pieni voti (io pure con la lode grazie alle autoreggenti). Sarà che mi piacciono i porci e gli stronzi e forse non dovrei dirlo ma... con quell'uomo scoperei anche senza ricevere nulla in cambio e credo che lo farebbe volentieri anche la mia amata sorellina di avventure.

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