lunedì 14 settembre 2020

Miranda e Sabrina forever

Mi chiamo Sabrina. Lavoro ormai da tanti anni in una importante società di marketing. Quando fui assunta ero appena una ventenne. Nello stesso periodo il direttore generale prese con sè a lavorare anche un'altra ragazza di nome Miranda. Avendo entrambe fame di carriera nonchè voglia di metterci in luce agli occhi del direttore, alimentammo una sorta di competizione che, col tempo, divenne insanabile. Non eravamo mai d'accordo su nulla, due poli opposti come l'acqua e l'olio. Ciò nonostante avevo sempre pensato che lei fosse una bella donna e di sicuro questa idea attraversava anche il suo cervello. Ma la rivalità soffocò per anni una nostra possibile reciproca attrazione finchè, un giono, tutto cambiò. Durante una noiosa e frustrante riunione con tutti gli altri soci iniziai a sclerare e a prendermela con lei più del solito. Per il nervosismo arrivai al punto da togliere una scarpa per dargliela in testa. Questa situazione 'bellicosa' scombussolò gli altri che lasciarono d'improvviso l'ufficio. E così io e lei restammo lì da sole, una di fronte all'altra. Pensavo che fossimo pronte a tirarci i capelli, a scannarci ma il suo sguardo mi ispirò ben altre cose. L'abbracciai e la baciai. Miranda non se l'aspettava proprio. Era tesa per le discussioni di poco prima ma iniziò a lasciarsi andare. La spogliai, lei si adagiò sul tavolo divaricando le gambe ed io mi fiondai a leccare la passera. Poi fu lei a contraccambiare. Non eravamo più giovinette ma due mature con le tette rifatte, per giunta, ma ero così eccitata che mi sembrò di essere tornata all'adolescenza e di sicuro fu emozionante anche per lei. Mi leccò la figa sul tavolo mentre sgrillettavo la sua. Poi mi misi sù di lei a cavalcioni e lasciai che mi leccasse perbene fino all'orgasmo che arrivò impetuoso ed appagante come non mai. Naturalmente volevo che anche lei venisse e così ripresi a leccarle la passerona fino a farla esplodere di piacere. Le sue carezze dopo gli orgasmi furono davvero da brividi. Ci abbracciamo e la baciai di nuovo con passione. Dopo tanti anni di guerre, incomprensioni e litigi mi resi conto di essere perdutamente innamorata di lei e glielo dissi. Miranda si commosse, evidentemente provava anche lei qualcosa di forte nei miei confronti. Peccato che, questo splendido momento romantico tra signore, fu letteralmente spezzato dal vocione cupo e minaccioso del direttore generale che ci beccò nude sulla scrivania in tenere effusioni. Cosa disse? Bhè, soltanto: "Siete due depravate! Vi licenzio in tronco cazzo! Fuori dalla mia Azienda!!! ". Poco male, in tanti anni di carriera abbiamo messo entrambe un bel pò gruzzolo da parte e ora possiamo goderci, in tutta tranquillità, la nostra storia d'amore.

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