giovedì 5 maggio 2022

Senza alcun pudore

Un bacio da Cristina. L'esperienza con Alba era stata stupenda ma quelle sensazioni meravigliose furono bruscamente interrotte dal sopraggiungere improvviso di Oreste, il proprietario dell'abitazione. L'uomo aveva anche filmato la parte finale della lesbicata e ci teneva in pugno. La collega, suo malgrado, fu espressamente invitata a lasciare l'appartamento. Mi ritrovai da sola con Oreste e dovetti dapprima spogliarmi per mostrare il corpo. Poi fui condotta in camera da letto. Una volta lì, Oreste ordinò di indossare le mutande che aveva lasciato lì una delle sue conquiste. Ubbidì senza fiatare. Oreste era curioso di sapere cosa avevo fatto poco prima con Alba. Iniziai a raccontarglielo e lui si eccitò. Mi faceva schifo l'idea di 'prostituirmi' per salvare il lavoro. Se lui avesse mostrato il video registrato, la società da cui dipendevo mi avrebbe scaricata immediatamente insieme ad Alba. Dunque, non avevo scelta. Oreste era un porco, un viscido, anche se a letto ci sapeva fare. Mi leccò la figa con tanto di ditalino. Poi gli succhiai il cazzo. Mi chiavò in svariate posizioni. Lo eccitava sentirmi dire di essere una puttana ed io lo accontentai. Poi, però, avanzò domande personali. Voleva sapere se stessi con qualcuno. Risposi di avere il ragazzo. Voleva sentir dire che Massimo era un cornuto, constatazione peraltro veritiera. Nell'intimità, nel torbido gioco del love talking, è noto che si dicono tante porcate per favorire l'eccitazione. Oltre ad affermare che Massimo è un cornuto, rincarai la dose dandogli anche del frocio. Oreste andò leggermente in confusione. Non capì subito se stessi solo giocando o meno. Colta da troiaggine affermai che quel cazzo duro probabilmente sarebbe piaciuto anche a Massimo. In qualche modo avevo colpito nel segno. Oreste, donnaiolo incallito, nascondeva una curiosità verso i maschi mai appagata. Provando vergogna, cercò di chiudere il discorso spiegando che non sarebbe mai accaduta una situazione del genere. Ma io gli risposi subito che magari, un eventuale flirt tra loro mi avrebbe aiutata a capire l'orientamento del mio ragazzo. Oreste, visibilmente eccitato, dopo avermi scopata a lungo, schizzò sulla figa. Dopo di ciò ci rilassammo un pò ed io cercai rassicurazioni sul lavoro. Rispose che potevo stare tranquilla. Mi rivestì. Stavo per andare via quando fu lui a lanciare la proposta indecente. Disse che, volendo, sarei potuta tornare a fargli visita in compagnia di Massimo. A quel punto compresi che voleva provare con un maschio. Ed ero quasi certa che il mio ragazzo desiderasse la stessa cosa. Qualche giorno dopo, portai Massimo a casa di Oreste. Provai a lasciarli da soli in modo che si potessero conoscere meglio ma vollero che fossi presente anch'io. Si baciarono in bocca in men che non si dica. E poi cominciarono con palpeggiamenti reciproci. Tolsero rapidamente i vestiti e Massimo lasciò che Oreste lo ingroppasse perbene. Il proprietario della casa si vantava di avermi scopata e sollazzava all'idea di penetrare anche il buco intimo di Massimo ormai in estasi. La scopata fu breve ma molto intensa. Restai colpita dalla quantità di sperma che Oreste schizzò dritto sul culo di Massimo. La sborra sembrava non terminare mai di fuoriuscire, segno che al proprietario la trombata era piaciuta tantissimo. Con me l'eiaculazione era stata decisamente meno abbondante. La situazione era troppo eccitante per non spararsi un bel ditalino. E così me ne venni anch'io. Li lasciai da soli, mi rivestì ed andai subito a casa di Alba per darle la buona notizia riguardo al lavoro, oltre a raccontarle nei dettagli quel che avevo vissuto in prima persona. La donna fu estremamente contenta e sottolineò che Oreste, impegnato a 'prendersi cura' di Massimo, probabilmente avrebbe distolto notevolmente le attenzioni da noi donne, a quel punto libere di poter lesbicare in santa pace. Torna all'inizio.

cazzo


Cristina resta sola con  l'uomo...





















E così...







1 commenti:

Franco1958 ha detto...

Sempre bellissime storie.

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