lunedì 16 maggio 2022

Dalla bocca giovane a quella matura

Mi chiamo Susy. Abito con mia zia Clelia. Io e lei siamo molto complici. Demmo ampia dimostrazione di questa intesa con un nostro vicino di casa, il sig. Renato. In realtà lui era separato dalla moglie e nutriva una certa ostilità nei confronti delle donne mature. Il suo sogno era di intraprendere una relazione sessuale con una ragazza della mia età, molto più giovane di lui. Clelia è in Ufficio per tre quarti della giornata e così io rimango spesso sola. Renato ne approfittò per effettuare visite piuttosto frequenti che arrivarono a diventare a cadenza giornaliera. In altre parole, con una scusa o l'altra, veniva a casa tutti i giorni sperando di rimediare qualcosa con la sottoscritta. Allungava costantemente le mani ed io dovevo rimuoverle dal mio corpo con la forza. Raccontai la situazione a mia zia e lei decise che lo avremmo simpaticamente punito. Un pomeriggio, si ripetette il solito copione. Renato bussò alla porta con la scusa di voler dialogare. Poi iniziò, come al solito, ad allungare le mani. Infondo è simpatico ma godevo troppo all'idea di punirlo. Sapendo che mia zia sarebbe rientrata prima del previsto, lo illusi facendogli credere che ci sarei stata. Gli dissi di tenere le mani a posto. E che ci avrei pensato io a soddisfarlo. In effetti, afferrai il suo cazzo (niente male devo dire!) poi mi inginocchiai e lo presi in bocca. Sentì Renato andare in estasi. Non si sarebbe mai sognato di ricevere le attenzioni della mia boccuccia. Voleva che continuassi ma io mi fermai. Contemporaneamente, sentì il rumore dei tacchi sul pavimento, procurato dall'incedere di mia zia. Lo prendemmo un pò in giro, gli facemmo credere che io avrei proseguito a spompinare. E invece no! Fu mia zia, avida di cazzi maturi, a prenderglielo in bocca. Non se l'aspettava proprio! Non voleva che lo spompinasse una donna, magari bellissima un tempo, ma con evidenti rughe in faccia, segno dell'avanzare implacabile del tempo. Eh già! Una donna matura che gli ricordasse inevitabilmente l'ex consorte e i litigi matrimoniali. In ogni caso, mia zia gli concesse poco per pensare. Si avventò sul pene e lo sbocchinò famelicamente. Dopo il mio 'antipasto' infondo andavano bene anche le labbra navigate di quella troiona di mia zia, nota pompinara incallita da Ufficio, con bocca e figa sempre al gusto di cazzo. E fu così che Renato esplose allagando la gola di mia zia di sborra bollente. Il sogno della giovincella rimase ma la 'gallina vecchia' seppe fare uscire bene il 'brodo' dai coglioni dell'uomo. Infondo gli andò bene lo stesso anche se puntava alla figa fresca. Comunque mai dire mai, noi donne, a volte, siamo volubili. Chissà che un giorno non decida di cavalcare l'asta di quel vecchio porco! Spero solo di non mandarlo all'altro Mondo prima del tempo. Sapete com'è, sono una cavallina frenetica tra le lenzuola...          

figa giovane
















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