domenica 22 maggio 2022

Classe maschile

Mi chiamo Carla. Sono una insegnante bisex di inglese. Una delle mie classi era composta soltanto da maschi. Gli studenti, tutti carini, manifestarono, col passare dei mesi, evidenti sintomi di astinenza da sesso. Mi guardavano come fossi una Dea e alcuni di loro, opportunamente nascosti agli ultimi banchi, si scambiavano carezze intime da sopra ai pantaloni. Insomma, in poche parole, io avevo già capito l'andazzo da un po'. Un bel giorno Claudia, la madre di uno di loro, scoprì il proprio figlio in compagnia di altri tre ragazzi, nel bel mezzo di un bollente menage a quattro. Quando venne a raccontarmelo, sperando che io potessi tenere a freno l'eventuale scandalo che sarebbe venuto fuori negli ambiti familiari e in quello scolastico, non restai affatto sorpresa. Mi aspettavo una situazione del genere, d'altra parte questi ragazzi avrebbero dovuto sfogare in qualche modo. Avrei messo tutto a tacere ma esigevo qualcosa in cambio. Lorena, la figlia di Claudia, era proprio un bel bocconcino. Suggerì a quest'ultima di mandare la figlia a casa mia il giorno seguente. La donna si rese perfettamente conto della sorta di ricatto a sfondo sessuale imposto con malizia e di sicuro non pensò tanto bene di me in quel momento. Ma aveva poca scelta per salvare il figlio maschio dallo scandalo che, a breve, l'avrebbe travolto. Intanto andai a far visita a quel viscidone del Preside e lo scopai perbene per assicurarmi che non desse credito alle voci sui ragazzi. Poi mi rilassai in attesa che arrivasse quella gran gnocca bionda di Lorena. Ero pronta a sedurla e a godermela fino in fondo. Non fu affatto facile creare la giusta chimica con una ragazza teoricamente etero e pure fidanzata. Ma due elementi giocarono a mio favore: ciò che rappresentavo, ossia una persona in grado di aiutare il fratello e poi le mie arti da seduttrice. Stabilì subito un contatto con lei, la palpai, la massaggiai. Alla fine, quando le palpai sapientemente le tette, si eccitò come una matta e perse ogni freno inibitorio. Mi leccò i capezzoli, le palpai il culo energicamente. Ormai ci stava! A turno ci leccammo la figa. Presa dalla foga, e forte dell'esperienza di genere, riuscì a farla venire leccandole con gusto la patata. Volevo soddisfarmi appieno e così la coinvolsi in una bollente strofinata di fiche in cui guidavo io il gioco e i movimenti. La frugata insistita tra bernarde mi portò ad un'ardente orgasmo che assaporai fino in fondo mentre lei mi succhiava i capezzoli.   

Un pomeriggio, dopo Scuola, quattro studenti non trovano di meglio da fare che sfogare tra loro l'eccitazione... 

amici
















La madre di uno dei boys ha assistito al quartetto gay e spera nell'aiuto della professoressa di Inglese. Ma, alla fine, c'è sempre un prezzo da pagare...




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