martedì 10 maggio 2022

Lo sperma caldo per il mio cornutello

Mi chiamo Valeria. Conobbi Davide su una chat. Quando lo incontrai da vicino, mi resi conto che era timido e impacciato. Forse proprio questa sua ingenuità mi colpì. E così diventò il mio fidanzatino. Nei primi giorni mi baciava a malapena. Con la troiaggine che mi contraddistingue, cercai di indirizzare l'intimità più in là ottenendo però scarsi risultati. Il ragazzo soffriva anche di eiaculaione precoce. Bastavano pochi colpi di mano per far venire il suo cazzo piuttosto piccolo. Con la lingua giungeva all'orgasmo in una manciata di secondi. Di fottere, manco a parlarne. Gli mancava la virilità per sfondare perbene e a lungo una figa vogliosa come la mia. Per tale motivo, cominciai a guardarmi intorno e posai lo sguardo su un bel tipo muscoloso, amico di mio padre, Ugo. L'uomo, più grande di me, era dotato. Cominciai a scopare piacevolmente con lui, di nascosto da Davide. Ametto di aver provato simpatia e tenerezza per quest'ultimo ma, per scopare alla grande, ci vogliono altri tipi di maschi, proprio come l'aitante Ugo. In questo andazzo, pensai bene di umiliare il povero Davide. Stufa di incontrare Ugo di nascosto, invitai entrambi a casa mia quando i miei stavano fuori per lavoro. Ugo cominciò a palparmi le tette senza pudore, proprio davanti a Davide che cadde dalle nuvole. Non immaginava proprio chi fosse quell'uomo muscoloso, più grande di me. Imposi a Davide di guardare mentre tenevo in mano il cazzo di Ugo. E, poco, dopo, non esitai a propinargli pure un bel bocchino. Davide non si aspettava proprio una situazione del genere, non credeva che l'avrei umiliato al punto di cornificarlo così sfacciatamente. Ugo mi leccò con gusto anche la figa. Ero tutta bagnata per essere giunta ad attuare una tale porcata. Davide era frastornato ma non scappò via, gli piaceva osservare. L'atmosfera diventò sempre più bollente, specialmente quando Ugo iniziò a chiavarmi con foga nella figa e perfino nel culo. Andai proprio in estasi. Ma quello che eccitava era anche il ruolo di guardone di Davide che, tendenzialmente, parlava poco. Ci pensammo io e Ugo a stimolarlo, ad indurlo ad aprirsi. Anch'io volevo capirci di più. Avevo iniziato quel gioco erotico per il gusto dell'umiliazione ma sentivo che c'era qualcos'altro e di sicuro lo percepì anche Ugo. Davide ammise i suoi limiti e l'incapacità di soddisfarmi. Intanto, non immaginavo affatto che Ugo fosse bisex, che con quel cazzone trapanasse pure i maschi oltre alle femmine. Forse, proprio per questo motivo, lo stallone intuì la propensione di Davide verso l'omosessualità e gli espose chiaramente e in modo diretto questo concetto. A quel punto, anche io cominciai a credere che le cose stessero effettivamente in quel modo. Non restava che provare praticamente. Ugo mi stava inculando magnificamente a pecorina. Sentì che stava per venire. Lo segai a ritmo veloce in modo che raggiungesse l'orgasmo. Ma, quando il cazzo cominciò ad eiaculare copiosamente, mi spostai prendendo in bocca solo una piccola parte del seme. Indirizzai la maggior parte dello schizzo in faccia a Davide. Quest'ultimo ricevette sul viso e in bocca un'autentica marea di sborra alla quale non potette sottrarsi dal momento che, con la mano, tenevo la sua testa vicina al cazzo che spruzzava. Se il piacere di guardare potrebbe dare adito a dubbi, prendere in faccia lo sperma di un altro maschio lascia poco spazio alle ambiguità. Mi resi perfettamente conto che Davide necessitava solo di un incoraggiamento per andare oltre. Il ragazzo ammise di esser venuto nei jeans, durante l'orgasmo di Ugo. Dopo questo primo approccio, chiesi al cornutello se, la volta successiva, avesse gradito succhiare l'uccello di Ugo oltre ad osservare mentre mi scopava. Davide accolse l'invito con entusiasmo. Ugo non avanzò alcuna obiezione in merito. A quel punto ebbi la certezza della bisessualità dello stallone che, probabilmente, non avrebbe voluto soltanto la bocca di Davide ma, presumibilmente, anche il suo invitante culetto vergine tutto da sfondare.

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