martedì 20 febbraio 2024

Lavoretti di bocca al vicino rompiscatole

Mi chiamo Magda. Condivido l'appartamento con una ragazza di nome Teresa. L'idea di farmela mi stuzzicava da un pò ma cercavo lo spunto adatto. Tommaso, un vicino, si lamentava con entrambe riguardo al parcheggio approssimativo dell'auto. Per questo inconveniente lui ritardava per fare manovra e subiva penalizzazioni dal suo Capo al lavoro. Probabilmente, Tommaso credeva che fosse principalmente colpa mia. In realtà, era Teresa a parcheggiare la macchina in modo improbabile. Pensai che questa fosse l'occasione buona per divertirmi un pò. All'ennesimo richiamo da parte di Tommaso, mi recai a casa sua per definire la situazione. Di fronte ad una richiesta economica per rimediare al danno, feci presente di non disporre di danaro e offrì una soluzione decisamente più pratica. A quell'impacciato segaiolo, non parve vero ricevere le attenzioni di una donzella sexy come la sottoscritta. Mi palpò dapprima le tette, poi mi chinai e gli propinai un favoloso bocchino. Quel tipo aveva un cazzo niente male, devo riconoscerlo. Alternando tra leccate e succhiate, non ci volle poi tanto a farlo eiaculare copiosamente nella mia bocca. Sapevo che, dopo un servizietto del genere, non ci avrebbe più disturbate per il problema del parcheggio. Dopo di ciò andai a lavorare. Il giorno seguente, mi alzai presto. Teresa stava ancora dormendo. Vogliosa, mi infilai nel suo letto. Quando spiegai di aver risolto la questione col vicino, la ragazza mi baciò in segno di riconoscenza. Ne approfittai per coinvolgerla nel gioco erotico. Le leccai prima le tette, poi la figa a pecorina. Intanto le raccontavo del pompino a Tommaso. La smenazzai anche con le dita, poi fu lei a ricambiare, prima che arrivassimo alla strusciata di fiche. Lei, gagliarda, teneva il ritmo affermando che avevo voluto la bicicletta e dunque mi toccava pedalare. Perfetto! Non cercavo altro! Nella strofinata raggiunse un favoloso orgasmo. Per appagare Teresa, invece, dovetti lavorare un altro pò la sua passera con la lingua e le dita. Finalmente giunse anche lei all'amplesso. Soddisfatte, ci baciammo a lungo in bocca. Ormai avevo rotto il ghiaccio con Teresa per cui a letto non dormivamo soltanto come semplici coinquiline. Riguardo a Tommaso, ogni tanto tenevo a freno le sue lamentele coi pompini.      

pompino




















 
tra coinquiline...













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